Recensione di Anastasia Frollo
Autore: Daniel Cole
Traduzione: Michele Fiume
Editore: Longanesi
Genere: thriller
Pagine: 388
Anno pubblicazione: 2017
Se, come me, siete alla costante ricerca di un bel thriller che vi faccia trascorrere notti insonni e che vi faccia trattenere il respiro fino all’ultima pagina, “Ragdoll” fa sicuramente al caso vostro.
Siamo nella Londra del 2014 e in questo primo capitolo della trilogia di Cole, il detective William Fawkes detto “Wolf” vive tormentato dalla vecchia indagine del “Cremation Killer”, un fantasma che aleggia nella vita del detective nonostante si tratti di un caso chiuso ormai da anni.
Una notte, proprio nel palazzo vicino all’appartamento di Wolf, viene rinvenuto un cadavere formato da membra di sei diverse persone cucite insieme. Il corpo è presto soprannominato dagli investigatori “Ragdoll”, la bambola di pezza.
Ed è proprio Ragdoll il titolo del romanzo che riesce perfettamente a incarnare la trama mozzafiato che probabilmente Daniel Cole aveva in mente.
Era da tempo che non mi imbattevo in una storia così avvincente, un thriller così “creepy”. Crudo e violento al punto giusto, soddisfa gli amanti delle scene sanguinose ma allo stesso tempo può essere letto anche dai più sensibili.
Nonostante questa caratteristica, però, l’autore è in grado di stupire con un’ironia pungente che emerge qua e là, quando meno te lo aspetti, tra sangue e carne bruciata, creando un mix esplosivo.
Tuttavia, ammetto che il detective Wolf non risulta un personaggio particolarmente intrigante, specie se rapportato a molti altri che ho incontrato nelle serie thriller.
Da tenere d’occhio in futuro, invece, è sicuramente l’acuto Edmunds, giovane recluta di Emily Baxter, collega di Wolf, che si dimostrerà sempre un passo più avanti degli altri.
Daniel Cole
Daniel Cole (Inghilterra, 1983) ha lavorato in passato come paramedico. Ragdoll è il suo primo romanzo e il primo capitolo della trilogia legata al detective Wolf. Vive a Bournemouth.