1973 Rock’n’roll, nazisti e Monty Python
Autore: Federico Bonadonna e Pierluca Pucci Poppi
Editore: Round Robin
Genere: fantascienza su storia alternativa
Pagine: 236
Pubblicazioni: maggio 2021
Sinossi. 1973 La seconda guerra mondiale non è mai scoppiata, perché durante la Notte dei Lunghi Coltelli del 1934 Adolf Hitler è morto nel corso dei combattimenti fra le Ss e le Sa. Il 26 dicembre del 1973 si celebrano a Roma i funerali di Benito Mussolini, alla presenza dei leader del pianeta, fra cui l’anziano Führer della Germania, Ernst Röhm. Il Cancelliere tedesco ha un problema: Leni Riefenstahl, la cineasta del regime, ha scoperto una pellicola pericolosissima, che porta a Londra ai suoi amici Monty Python. Fra Roma, Beirut, Berlino, Londra e Mosca, i servizi di diversi Paesi cercano di recuperare un film di cui non sanno granché, sullo sfondo delle guerre di liberazione nazionale in Etiopia, Vietnam, India, Algeria e Palestina. Il direttore dei servizi italiani, generale Cossiga, incarica il colonnello Bruno Strano di ritrovare la pellicola. I Monty Python, David Bowie, Andy Warhol, Leni Riefenstahl, Jagger & Richards, Amanda Lear, Bryan Ferry, Lou Reed, Bob Marley, Martin Heidegger, Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir sono coprotagonisti di un giallo internazionale ambientato in un 1973 che non è mai esistito. Ma avrebbe potuto.
Recensione di Antonella Bagorda
Cercate un libro che parli di storia? Lasciate stare. Questo libro non fa per voi.
Cercate un libro che non parli di storia? Lasciate stare. Questo libro non fa per voi.
Cercate un libro che prenda la storia, la componga, la scomponga, la ricomponga, la distrugga, la ricrei, la mischi, ne faccia polpette, la stravolga e voi alla fine di tutto questo procedimento vi ritroviate a credere comunque a tutto quello che leggete? Ecco. Questo è esattamente il libro che fa per voi.
Un viaggio psichedelico. Questo è.
E a un certo punto di questo viaggio si smarrisce la via e non si capisce più se si stanno leggendo una marea di boiate o se sul libro di storia delle medie questi fatti c’erano davvero, e se davvero Amanda Lear è stata in parte protagonista del destino europeo – ma che dico europeo? – mondiale.
Io leggo che durante la Notte dei Lunghi Coltelli del 1934 Adolf Hitler è morto nel corso dei combattimenti fra le Ss e le Sa. Lo so com’è andata davvero nella realtà, l’ho studiato a scuola fino alla nausea, Hitler fino al ’45 era vivo eccome, eppure leggendo questo libro mi chiedo: davvero durante la Notte dei Lunghi Coltelli del 1934 Adolf Hitler è morto nel corso dei combattimenti fra le Ss e le Sa?
I Monty Python.
Vi rendete conto che tutto è nelle mani dei Monty Python? Letteralmente, eh?
Perché proprio loro, senza saperlo, entrano in possesso di qualcosa che pare interessare chiunque, inclusa l’Italia e il suo direttore dei Servizi, generale Cossiga, che incarica il colonnello Bruno Strano di ritrovare questa fantomatica pellicola che potrebbe cambiare le sorti del mondo.
Riuscirà il colonnello Strano a rientrare dalla missione sano, salvo e vittorioso?
Chissà. Magari ce la farà, magari no, magari sano e salvo sì, magari vittorioso no, magari qualcuno sarà così gentile da tendergli una mano nel momento del bisogno, e forse qualcuno gliela metterà in quel posto facendogli invece credere tutt’altro, di certo non c’è modo di annoiarsi seguendo le gesta del nostro inviato dall’Italia.
I Monty Python, David Bowie, Andy Warhol, Leni Riefenstahl, Jagger & Richards, Amanda Lear, Bryan Ferry, Lou Reed, Bob Marley, Martin Heidegger, Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir…Tutti insieme, nello stesso calderone, in un giallo internazionale senza precedenti.
Genio o follia? Non lo so, non riesco a dare una risposta a questa domanda. Probabilmente una follia geniale.
Adesso proviamo un po’ a parlare della parte tecnica. Sembra quasi inutile affrontare questo lato dopo essere riusciti ad arrivare alla fine di questo libro mantenendo una certa stabilità mentale, ma ci provo lo stesso. La prima parte del romanzo fatica a ingranare, è stracarica di nomi, di informazioni, soprattutto di termini stranieri che incasinano un po’ la lettura e la rendono poco scorrevole. Forse è colpa anche del fatto che si resta storditi e non si è ancora entrati nel gioco degli autori.
Poi, però, si entra nel pieno dell’azione, del giallo, della suspense. Il gioco ormai appartiene anche al lettore e tutto sembra vero, reale, una nuova versione della nostra storia che nessuno ci ha mai raccontato.
È un romanzo assurdo quello che ho letto. Assurdo e dalla trama complicatissima. Nato da due menti che conoscono senza dubbio la storia nei minimi particolari e si sono potuti concedere questo stravolgimento davvero folle.
E ricordiamoci che Umberto Croppi, degli Amici della Domenica, l’ha anche proposto allo Strega 2022. Mica roba da niente.
Ma chiudiamola qui.
Consiglio la lettura di questo romanzo? Nella prima metà del libro potreste aver bisogno di un Oki per alleviare il mal di testa, ma non arrendetevi, perché poi c’è davvero tanto da divertirsi.
Buona lettura.
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Federico Bonadonna, Pierluca Pucci Poppi
Federico Bonadonna ha scritto articoli per il Manifesto, Liberazione, Alternative per il socialismo, MicroMega. Ha scritto la sceneggiatura del film Civico Zero diretto da Citto Maselli. Ha pubblicato, tra gli altri, Il nome del barbone (DeriveApprodi, 2001), La cognizione del potere (Castelvecchi, 2015), Hostia. L’innocenza del male (Round Robin, 2018) di cui sta curando la trasposizione teatrale e cinematografica con Lino Guanciale.
Pierluca Pucci Poppi è giornalista professionista e scrittore. Ha pubblicato su Affari Esteri, Panorama, Il Giornale, L’indipendente, La Verità, Area, Storia in Rete, Lo Stato, L’Italia Settimanale, Barbadillo, IntelligoNews. È stato corrispondente dall’Italia del settimanale francese Valeurs Actuelles dal 2006 al 2018. È autore del saggio Gheddafi. Ascesa e caduta di un oppositore globale (Aliberti, 2011) e del romanzo I Giorni del Martello (Irradiazioni, 2013).