Recensione di Manuela Baldi
Autore: Ezio Gavazzeni
Editore: Eclissi Editore
Pagine: 347
Genere: noir – hard boiled
Anno di pubblicazione: 2018
SINOSSI: Il libro inizia con un incontro di boxe per il titolo mondiale dei medio massimi, Manlio Rune è amico di uno dei due contendenti, grazie alle sue conoscenze è riuscito ad avere un biglietto nelle prime file. Sarebbe un momento di svago se… se non succedesse un grave fatto che si intersecherà con il “caso” che Rune stava seguendo. Difendersi dai sospetti e portare avanti le indagini che gli sono state affidate e che riguardano la scomparsa di una ragazzina, avvenuta molti anni prima, costituiscono quanto della trama si può rivelare.
RECENSIONE:
Terzo appuntamento con Manlio Rune, investigatore privato che lavora prevalentemente per le assicurazioni ma accetta anche casi in proprio. Per chi non lo conoscesse, Rune è il classico investigatore protagonista del genere “hard boiled”, con un’etica, un senso della giustizia e una morale che rispondono ai suoi personali canoni; Manlio, anche per la professione che svolge, conosce personaggi di tutti i tipi, non ha molti amici, non ha una donna fissa; lavora a Milano, anche se la prima avventura si svolge altrove.
Leggere una sua storia permette di conoscere uno spaccato di varia umanità che vive ai margini, prevalentemente di notte.
A tratti è perfino difficile immaginarsi Milano così come viene descritta, tanto siamo abituati a pensarla una città grigia e piatta, efficiente e moderna.
Gavazzeni tratteggia i caratteri dei personaggi, i luoghi, gli accadimenti, con grande maestria, prende per mano la lettrice/il lettore e svela piano piano indizi, fatti; costruisce ragionamenti.
Milano, nelle sue descrizioni, ha colori strani, molto diversi da quelli che si conoscono, e che la fanno inevitabilmente interessante. Fa da sfondo al libro la musica che accompagna i momenti salienti, in alcuni passaggi ritmata a sottolineare le azioni, in altri più tranquilla a evidenziare gli stati d’animo.
Gli ingredienti del tipico “hard boiled” ci sono tutti ma sono all’italiana, ed è proprio questa caratteristica che fa di questo libro un noir coinvolgente.
Manlio Rune, proseguendo le indagini che gli sono state affidate, si imbatterà in una donna che lo ammalierà, in indizi che non troveranno la loro collocazione se non a conclusione della vicenda, in considerazioni personali sull’amicizia, sull’eterna sfida fra il Bene e il Male, o meglio, per citarlo, fra Giusto e Sbagliato.
INTERVISTA
Abbiamo rivolto alcune domande all’autore, Ezio Gavazzeni per conoscere meglio il suo lavoro.
1) Manlio Rune, il protagonista del tuo ultimo romanzo chi è? Puoi presentarlo alle tue lettrici/ ai tuoi lettori?
Rune è riassumibile in una frase: sembra uscito da una lavatrice ma si sono dimenticati di stirarlo. In questa definizione è contenuto tutto il personaggio. È un uomo ruvido che sa cosa vuole perché segue un proprio codice e se ne discosta raramente, anzi mai. Non è un moralista e nemmeno rispettoso della legge alla lettera perciò soppesa i propri atti prima di decidere ma alla fine arriva in fondo alle vicende. Ha un rapporto disturbato con le donne, che riesce a conquistare, questo sì e anche con facilità, ma alla fine non è mai quella giusta e così la perde. Alla fine Rune è un solitario con pochi amici fedeli che attraversa la vita con disincanto passando da una storia all’altra.
2) La Milano che descrivi ha un fascino particolare; quanto conta l’ambientazione nei tuoi romanzi?
Conta tantissimo, con Rune cerco le atmosfere notturne dove le insegne al neon dei locali annegano sull’asfalto bagnato o nelle pozzanghere e dove i personaggi sembrano muoversi meglio di notte che di giorno. Una Milano che non è solo uno sfondo ma è essa stessa un vero e proprio personaggio. Punteggiata da pub, sale gioco VLT SLOT, vecchi quartieri che nascondono storie dolorose e segreti sorvegliati dalla memoria delle persone che li abitano, tormentate dal rimorso che non le lascia mai.
3) Che scrittore sei? Scrivi di getto o lavori con una scaletta?
Lavoro con una scaletta. La storia devo averla già pronta, sapere come si svolgerà e dove andrà a parare. In corso d’opera qualche modifica arriva, e questo è normale (non si può prevedere tutto), ma in generale quando scrivo ho già la storia descritta.
Per le mie storie mi do la regola che siano sempre a contatto con la realtà. Devono essere molto simili alla cronaca che leggi sul giornale la mattina o ascolti al telegiornale ogni giorno, niente di troppo artefatto o inverosimile. Ritengo che la realtà è sempre un buon punto di partenza e che sia perfettamente in grado di stupirci sempre senza aggiungere troppo. Diverso invece se si tratta dei personaggi, in questo caso la caratterizzazione è doverosa e ritengo vada ricercata con attenzione. Personaggi troppo banali o piatti non aiutano la storia.
4) Tu tieni laboratori di scrittura, chi li frequenta?
Gente di tutti i tipi, età e finalità. Mi spiego, c’è l’impiegata che vuole scrivere il suo primo romanzo, chi scrive racconti ma non riesce ad affrontare una storia che abbia più di trenta pagine, l’uomo maturo che vorrebbe vedere il proprio romanzo in libreria. Quelli che mi stupiscono sempre sono gli anziani che si presentano con la penna e il taccuino tra le mani.
Su questi ultimi devo aprire una parentesi, spesso nel gruppo ci sono degli anziani vicino agli ottanta. All’inizio questo fenomeno mi incuriosiva e allora chiedevo loro cosa cercassero in un corso di scrittura e la risposta era sempre la stessa: scrivere le proprie memorie. Raccogliere la propria vita in un unico documento e lasciare questa memoria ai posteri.
In definitiva quello che cercavano i replicanti di Blade Runner: non chiudere invano la propria storia e darle un senso per chi rimane.
5) Stai già lavorando al tuo prossimo romanzo?
In questo momento sto lavorando alla stesura di storie. Sto raccogliendo materiale e idee per almeno due/tre storie diverse. C’è Rune, ovviamente, ma anche due storie thriller allo stato puro: nelle mie intenzioni adrenalina pura.
Ezio Gavazzeni
Grazie ad Ezio Gavazzeni per questa chiacchierata.
Ezio Gavazzeni
nato a Milano dove attualmente vive e lavora. Laurea in Scienze del Servizio sociale, master in Management per la PMI, diploma superiore in Tecniche di Marketing. Diciotto anni alle dipendenze dell’Università Statale di Milano dove ha pubblicato, con altri, undici articoli scientifici. Ha collaborato con diverse agenzie e case editrici: News, Proget, PrePress, Motta editore, Giuffré Editore.
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