Sangue del mio sangue




Recensione di Giulia Pillon


Autore: Roberta de Falco

Editore: Piemme

Genere: thriller psicologico

Pagine: 288

Anno di pubblicazione: 2019

 

 

 

 

Sinossi. Nessun segreto è per sempre. Un incidente d’auto che nasconde un crimine efferato. Un’antica villa avvolta nel mistero. Una giovane e ambiziosa commissaria alla sua prima indagine. Un cadavere completamente carbonizzato al volante di un’auto, anch’essa bruciata; nell’abitacolo nulla si distingue dal nero assoluto se non fosse per un particolare, un piccolo e luminoso diamante all’orecchio della vittima, unico indizio per poter risalire alla sua identità. Tutto fa pensare a un incidente finito in tragedia, ma il commissario Elettra Morin, il concorso appena vinto e una gran voglia di dimostrare a se stessa e alla squadra della Mobile di Monfalcone di essere all’altezza, non è disposta a credere alle verità troppo scontate. Quando poi, a poche centinaia di metri, vieneritrovato un uomo nudo, ferito, che fugge da un’auto mezza sfasciata, e tutti pensano di avere in mano il colpevole, Elettra capisce di dover andare oltre le apparenze. La targa dell’auto la porta a un’antica villa patrizia circondata da un suggestivo giardino invaso da rovi. Il proprietario, un anziano collezionista d’arte, e il figlio, legato sentimentalmente alla vittima, restano sconcertati dalla morte della ragazza che fa riaffiorare il dolore per le tante tragedie a cui hanno dovuto assistere tra quelle mura bellissime e infernali.Dissotterrando il passato e cercando di svelare il presente, Elettra scoprirà che la villa nasconde molto più di quanto i superstiti vogliano raccontare. E che il richiamo del sangue è più forte di qualunque arma.

 

 

Recensione

Una premessa è necessaria: Sangue del mio sangue viene presentato come thriller (psicologico) dalla casa editrice, ma la definizione più calzante è, a mio parere,giallo. Un giallo che però non riesce a lasciare la pista di decollo e prendere il volo.

Sì, perché le premesse per un ottimo libro ci sono tutte: una vecchia villa immersa nella campagna, avvolta dal silenzio e dalla nebbia, un anziano e solitario collezionista d’arte, vecchi rancori, gelosie e segreti inconfessabili.

E ancorauna giovane e ambiziosa commissario al suo primo incarico, la diffidenza dei colleghi uomini, intimoriti da una donna che ricopre una posizione di comando, le battutine squallide frutto di una mentalità maschilista e un po’ retrograda.

Tutti questi elementi però, nonostante una scrittura indubbiamente esperta e scorrevole, non danno vita a un libro che appassiona e dal quale si fatica a staccarsi.

I protagonisti, poi, purtroppo non ci danno motivi per affezionarci a loro, e anzi a volte rischiano di scivolare nello stereotipo (uno su tutti, l’avvocato Gargiulo che, originario di Napoliproprio non riesce ad abituarsi al grigiore, al freddo e alla nebbia del nord-est).

Tutto sommato, Sangue del mio sangue può rivelarsi una buona lettura per un viaggio in treno o in aereo, ma è difficile che, voltata l’ultima pagina, vi lasci senza parole.

 

Roberta de Falco


Roberta de Falco: È lo pseudonimo di Roberta Mazzoni, autrice e sceneggiatrice cinematografica. Ha pubblicato diversi thriller seguendo le indagini di Ettore Benussi, commissario della Mobile di Trieste: Nessuno è innocente, Bei tempi per gente cattiva, Il tempo non cancella, Non è colpa mia (tutti per Per Sperling & Kupfer).

 

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