Recensione di Francesca Mogavero
Autore: Federico Audisio di Somma
Editore: Cairo
Pagine: 376
Genere: Narrativa
Data di pubblicazione: settembre 2018
Sinossi. Quando le cose importanti sfuggono dalle mani si inizia a cercarle, e in quel momento ci si rende conto del loro valore. Il giorno del funerale di Filo, dj filosofo morto in un banale incidente stradale, si scorge tra la folla un giovane, a tutti sconosciuto. È il figlio, Siddharta Rave, questo il suo nome d’arte. La morte del padre è per lui un nuovo inizio. Parte da quella perdita per scoprire le sue origini, per capire sé stesso. Lo accoglie il gruppo di amici di Filo, che vive sul lago in una comunità anticonformista. Luigi Xella, il migliore amico del padre, assume il ruolo di mentore nella crescita del ragazzo. Si ripercorre il passato attraverso la storia delle generazioni precedenti, in forma di flashback. La musica riprende l’epopea degli anni Sessanta e Settanta e diventa una vera e propria colonna sonora della consapevolezza. Il confronto di esperienze umane molto differenti riunisce i tanti personaggi descritti, facendo emergere tratti di esistenza profonda. Lo spirito ribelle, il senso religioso e le varie forme d’amore si combinano in un continuo divenire di fede, utopia, malattia e morte. Il protagonista abbandona il caos assordante in cui ha vissuto fino a quel momento e inizia un nuovo cammino, immergendosi in un mondo di luci, colori, suoni, fragranze, sensazioni ed emozioni sopite nelle semplici cose dell’uomo e della natura. La sua strada lo conduce verso la montagna incantata, dove insegue il suo sogno di perfezione. Lasciando indietro ciò che è stato e che non sarà più.
Recensione
Non si è mai preparati a una perdita. Più ci tocca da vicino, nel cuore o nel sangue, e più l’equilibrio e i punti cardinali si mescolano e svaniscono.
Sid non ha mai conosciuto a fondo suo padre Filo – era quello che compariva all’improvviso, portando in dono vinili e non giocattoli – ma la sua morte, un incidente stradale come tanti, stravolge il suo intero mondo, sgretola certezze, è una crisi di fede.
Il ragazzo, appena maggiorenne, appare sulle rive del lago tanto caro a Filo, là dove aveva stretto amicizie più forti di qualsiasi altro vincolo, messo su dischi e fatto ballare e sbocciare amori brucianti, là dove un gruppo di sognatori ha messo radici e non ha certo intenzione di andarsene. E questo è anche il pensiero di Sid: restare, ripercorrere vie già battute e tracciare un nuovo sentiero, restare nonostante la diffidenza iniziale e le incomprensioni, restare almeno finché avrà compiuto la sua cerca.
Un Graal di cui né lui né i compagni di Filo (né i lettori) conoscono ancora i contorni, la forma, l’essenza. Cosa cerca il giovane eroe? L’illuminazione, l’identità, la scossa che lo induca ad andare avanti, monco per il lutto ma in boccio, la famiglia, il senso del tutto, il suono perfetto, il motore immobile? Forse ciascuna di queste cose e mille altre, perché quando un singolo anello della tua personale catena si spezza, l’intera collana si dissolve e tutto perde ragione, tutto perde un nesso, tutto manca.
Pur dotato di una determinazione titanica, che lo rende più maturo della sua età, Sid è un Dante post-adolescente che, volente o meno, necessita di un Virgilio. Ma visto che “ci vuole un intero villaggio per crescere un bambino” (per citare un proverbio africano), sulla sua strada si avvicenderanno e sovrapporranno guide e mentori, ognuno con la sua missione, il suo messaggio, il suo vissuto.
E la narrazione, tra lampi dei favolosi anni ’60 e ’70 e un incerto presente, asseconda l’idea: ci presenta un personaggio, ne descrive antenati e discendenti, le scelte e gli sbagli, ci illude che sia il vero protagonista del romanzo e poi lo mette momentaneamente da parte, come se il suo fine sia giunto a compimento; poi tocca a un altro e a un altro ancora, e ogni volta crediamo che sia ora di mollare gli ormeggi e restare in quel porto.
Allora, forse, l’illusione è reale, e non solo Sid, ma anche Satana, Geminus, Luigi Xella, il Professore, Kong e il resto del gruppo hanno un ruolo di spicco, come accade nella realtà… o perlomeno dovrebbe accadere.
E le parti si scambiano, si ribaltano, si complicano: la malattia offre una vitalità inusitata; un occhio cieco fotografa il mondo con precisione e senza sconti; la morte è terra grassa e buona per una fioritura lussureggiante e consapevole; Sid, da discepolo, diventa padre e profeta, da esponente del Vangelo, elemento di rottura e rivoluzione, incarna l’intangibilità, l’eternità ieratica del Vecchio Testamento.
Gli opposti del suo nome – Siddharta come emblema della riflessione serena, Rave come una lunga notte di festa sfrenata e dionisiaca – si armonizzano e trovano un nuovo linguaggio, un nuovo equilibrio dopo la perdita, una stella polare che lacera le nubi del pianto e della paura.
Federico Audisio di Somma, con uno stile aulico e incantato, fonde Bildungsroman e opera rock e ci regala un romanzo che potrebbe essere la copertina di un lp o un quadro psichedelico… e che ci spinge a scapicollarci nel negozio di dischi più vicino: Jefferson Airplane, Led Zeppelin, Rolling Stones, decidete voi… anzi, lavorate di mixaggio, accendete gli amplificatori al massimo, assaporate il libidinoso attimo di silenzio dopo che la puntina è affondata nel solco e godetevi una compilation tutta vostra.
A cura di Francesca Mogavero
Federico Audisio di Somma
Federico Audisio di Somma è un medico e scrittore italiano. Si laurea in medicina e chirurgia e si specializza in Medicina del Lavoro. Dedica anni alla vita di reparto, ma nel 1997 decide di lasciare la carriera ospedaliera per dedicarsi alla medicina psicosomatica e alla scrittura. Nel 2002 vince il Premio Bancarella con il romanzo L’uomo che curava con i fiori (Piemme). Fin dalla fondazione nel 2006, collabora con il Circolo dei Lettori di Torino, dove conduce un Gruppo di Lettura rivolto all’editoria indipendente. Dal luglio 2016 ha creato la trasmissione letteraria Chef Book – ti cucino un libro in onda sulle televisioni del Gruppo Rete7 e su Sky-People canale satellitare 825. Nel 2018 ha pubblicato per Cairo il romanzo Siddharta rave. www.audisiodisomma.com