Recensione di Ilaria Bagnati
Autore: Alessandro Miceli
Editore: Delos Digital
Genere: thriller
Pagine: 84
Anno pubblicazione: 2018
Sinossi. Chi è davvero Egidio Ziotti, detto l’Egizio? Un investigatore eccezionale dallo stile sherlockiano? O un disadattato che ha bisogno delle dritte del collega Giovanni Bonfiglio per scambiare due parole con una ragazza? La caccia all’assassino di una donna li unirà in modo indissolubile. L’ispettore Giovanni Bonfiglio ha due problemi da risolvere: trovare l’assassino di Giulia Tonazzi, uccisa in un sabato sera di luglio, e capire chi è veramente il suo collega-genio Egidio Ziotti, detto l’Egiziano. Per risolvere il primo, Bonfiglio si farà aiutare proprio da Ziotti e dalle sue capacità investigative di sherlockiana memoria. Per il secondo dovrà scavare in un passato segreto e impensabile. Una storia raccontata con ironia ma dal sapore amaro, nel quale tutto è assurdo, incredibile e perfettamente reale.
Recensione
Giovanni Bonfiglio, ispettore capo del commissariato di Mazzarelli, ed Egidio Ziotti, vice ispettore, formano una strana coppia che nel lavoro funziona benissimo. Ziotti è un tipo strano, impacciato con il gentil sesso ma un genio sul lavoro. Bonfiglio si fida ciecamente di Ziotti, anche delle sue teorie più strambe, perché sa che proprio quelle teorie sono le più azzeccate.
«è questo che lo rende un investigatore eccellente, una persona con capacità uniche di scorgere i dettagli; è come se possedesse un dispositivo per vedere ciò che gli altri non notano. Anche se poi vive in un mondo parallelo, con imbarazzanti ed astrusi atteggiamenti, con i suoi misteriosi silenzi e le paralisi apparenti. E non c’è soluzione, non ci sono compromessi, non esiste un modo per cambiarlo».
Bonfiglio invece ha sempre la battuta pronta, è un uomo solo che vorrebbe una compagna al suo fianco; all’apparenza sembra meno impacciato con le donne di Ziotti ma anche lui ha le sue insicurezze. L’ispettore capo ha a cuore i casi che gli vengono affidati perché si sente in dovere di rendere giustizia alle vittime e non si dà pace fino a quando non ci riesce.
Quando i due si trovano per le mani il caso di Giulia Tonazzi, uccisa a coltellate sotto casa, hanno poco tempo per trovare il colpevole e gli indizi trovati sembrano rendere facile la soluzione del caso; ma è davvero così?
Sono un mostro è un romanzo breve, purtroppo. Dico purtroppo perché la coppia Bonfiglio-Ziotti mi è piaciuta, funziona alla grande e mi sarebbe piaciuto vedere uno sviluppo nel loro rapporto di amicizia e di lavoro. Notevole è l’utilizzo che Miceli fa dell’ironia, che rende il racconto più fluido e piacevole.
Ovviamente, essendo un racconto breve, il caso raccontato non poteva essere articolato più di tanto, ma mi è piaciuta l’idea.
Spero che Miceli decida di trovare ancora spazio tra le sue pagine per la strana coppia, perché mi piacerebbe leggere ancora di loro.
Alessandro Miceli
Alessandro Miceli ha 42 anni, vive a Pozzallo e lavora a Ragusa dove svolge la libera professione come geometra. Ha pubblicato un racconto intitolato Lady sulla rivista Writers Magazine Italia. Un suo racconto, Errore di calcolo, è stato pubblicato dalla casa editrice Delos Book, nel volume Magazzino dei mondi 3. Il racconto JH è arrivato in finale alla trentottesima edizione del premio Writer Magazine Italia e il racconto Il profumo della vendetta è stato pubblicato nell’antologia I racconti sul caffè. Il suo sogno è scrivere romanzi gialli e ambientarli nella Sicilia sud-orientale. È appassionato di gialli classici, thriller e polizieschi. Il suo personaggio preferito è Sherlock Holmes.