Sotto la città




Recensione di Marcella Gangemi

Autore: Arnaldur Indriðason

Editore: Tea

Genere: Thriller

Anno Pubblicazione: 2006

 

 

 

 

Se avete letto Camilla Lackberg, Stieg Larsson, ma soprattutto se avete letto Mankell, Indridason non può mancare nella vostra libreria e potervi così immergere nelle atmosfere dell’Islanda.

Il romanzo è ambientato nella capitale, a Reykjavík, in particolare nel quartiere di Nordurmyri. La trama, se a primo impatto sembra non dire niente, cattura il lettore pian piano con i suoi intrecci intricati che suscita in coloro che leggono quella curiosità un po’ morbosa, la quale costringe a divorare le pagine per sapere “come finisce il caso”.
È ottobre e la città è buia, piovosa il che rispecchia il lato malinconico e cupo dell’intera vicenda ed anche del protagonista, il commissario Erlendur, uomo cinquantenne dall’indole introversa e solitaria, divorziato, dai complicati rapporti con i figli e con vari problemi di salute.

Lo stile è molto asciutto, dai dialoghi tra i vari personaggi non emergono sfumature affettive e anche loro sono caratterizzati in modo imprecisati (uno dei punti deboli di questo romanzo), il tutto è descritto con poche parole, quasi impersonale direi. Eppure, paradossalmente, è proprio questa mancanza, o difetto, che rende il romanzo accattivante, con quei toni (come già detto) cupi e un po’ decadenti.

Sarà interessante sapere che questo romanzo è il terzo volume di una trilogia, dedicata appunto al personaggio di Erlendur, ed è possibile notare l’assenza dell’azione e il fragore di Millennium (la trilogia di Stieg Larsson), però sicuramente l’aver dedicato ampio spazio alla trama piuttosto che all’introspezione ha penalizzato un po’ quest’opera, a parer mio, ma allo stesso tempo possiamo dire che questa sia una storia coinvolgente ed anche un po’ suggestiva che vale la pena leggere.

 

 

PERSONAGGI

di Marco Lambertini e Giusy Ranzini

Sigurdur Óli

Sigurdur Óli, è un poliziotto della squadra di Erlendur.
Oli è l’opposto del suo capo, ha una mentalità giovane e moderna, ha studiato criminologia negli Stati Uniti, è un single arrivista, il passato non gli interessa.
Spesso ritiene Erlendur un vecchio incapace e legato ancora a stili investigativi obsoleti. Apparentemente incompatibili, sono però lo specchio dei due volti dell’Islanda attuale, un misto di passato chiuso dalla lontananza dell’Isola dal resto del mondo e di moderno modo di intendere la vita. Insieme arrivano a chiudere ogni caso che si trovano a dover investigare: suicidi, clonazioni, infanticidi, droga, furto di organi, assassini. E sebbene niente sconvolga Sigurdur Óli più di tanto, grazie alla sua finta insensibilità viene esaltata la figura di Erlendur. È attraverso di lui che i lettori seguono e vivono i casi.

Erlendur Sveinsson

Erlendur Sveinsson é capo detective della omicidi a Reykjavik ed il personaggio principale nella serie di Indriðason Arnaldur di romanzi polizieschi.
E’ un poliziotto brillante ed enigmatico, ma anche una figura cupa e anti-sociali che custodisce gelosamente la sua privacy. Quando non sta perseguendo tenacemente un caso, si rifugia in casa a rimuginare . Passa il suo tempo libero, leggendo libri e documenti su persone scomparse.
Perché i fantasmi del passato non gli danno tregua?
La perdita, nella sua infanzia, del fratellino durante una tempesta di neve, per la quale si incolpa, è una presenza permanente nella vita di Erlendur.
Ogni anno ritorna nella sua città natale per continuare la ricerca del corpo del fratello. Si sente anche in colpa per la propria apatia, dopo il fallimento del suo matrimonio, verso i figli Eva Lind e Sidri.
Col progredire della serie, Eva Lind e Sindri, adulti con tanti problemi, a poco a poco diventeranno parte integrante della sua vita.
Erlendur, dovrà, a malincuore, fare i conti con il passato e con la propria testardaggine.
Cosa sta cercando Erlendur?
Il fratello, oppure la sua vita idilliaca antecedente la perdita?
Per Erlendur, non vi è alcun rifugio nel passato, ma, prova a trovare in sé stesso la forza per attaccarsi al presente, per non scivolare via dagli altri , come gli è scivolata la mano mentre cercava di prendeva suo fratello.

 

 

Arnaldur Indriðason


Arnaldur Indriðason è nato nel 1961 a Reykjavík, dove ha sempre vissuto. Si è dedicato alla scrittura, sia di romanzi sia di sceneggiature, dopo aver lavorato come giornalista e critico cinematografico per la maggior testata islandese, il Morgunblaðið. Tradotto in quaranta lingue, nel corso della sua ventennale carriera di scrittore ha vinto numerosi premi, fra cui due Glasnyckeln e un Gold Dagger. Guanda ha pubblicato tutti i suoi romanzi: Sotto la città, La signora in verde, La voce, Un corpo nel lago, Un grande gelo, Un caso archiviato (inserito dal Publishers Weekly nella lista dei dieci migliori gialli di tutti i tempi), Un doppio sospetto, Cielo nero, Le abitudini delle volpi, Sfida cruciale, Le notti di Reykjavík, Una traccia nel buio, Un delitto da dimenticare, Il commesso viaggiatore e La ragazza della nave.

 

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