Sulle tracce di Blair Kendrick




Recensione di Leonardo Di Lascia


Autore: Raymond Benson

Editore: Leone Editore

Genere: thriller

Pagine: 376

Anno di pubblicazione: 2020

 

 

 

 

 

Sinossi. Che cosa ne è stato di Blair Kendrick? Stella del cinema degli anni ’40, sulla sua scomparsa aleggia un’ombra di mistero. Scappata di casa a diciotto anni, trova fortuna a Los Angeles firmando un contratto con una grande casa di produzione cinematografica gestita da Heldon Hirsch. Sul set del suo secondo film, The Jazz Club, incontra Hank, un pianista di colore, e tra i due nasce l’amore. La loro storia viene da subito ostacolata a causa delle leggi razziali in atto in quel periodo, ma questo non li ferma, e la loro storia continua in segreto. Heldon, indebitato con la mafia di Las Vegas, li scopre e ordina al suo braccio destro di mettere fine a quella relazione. I due innamorati smettono di vedersi per qualche tempo, fino a quando l’attrice non scopre di essere incinta e decide di abbandonare il mondo del cinema per poter sposare Hank e crescere insieme il loro bambino, ma poco dopo viene diffusa la notizia di un suo ricovero in una clinica di riabilitazione, e da quel momento si perdono le tracce di Blair. Nel 2019, la produttrice cinematografica Karissa Glover si trasferisce a Los Angeles nella vecchia abitazione dell’attrice, intenzionata a realizzare un film sulla vita di Blair; lei è la prima inquilina a esserci entrata dopo la scomparsa e tutte le sue cose sono ancora nella casa. Dopo aver trovato alcune vecchie fotografie della ragazza, Karissa decide di indagare di più su di lei e si convince che il mistero debba essere risolto: tutti i film in cui aveva recitato sono stati tolti dalla circolazione, non ci sono più né foto né poster. Ma appena Karissa e il suo socio cominciano a realizzare il film, inizia per loro un pericoloso gioco intimidatorio, che sfocerà in un tentato omicidio. Un thriller scritto in maniera magistrale, ricco di misteri, intrighi e segreti.

 

Recensione

Il terzo libro per un autore di genere thriller è sempre il più complicato, può consacrarne il valore o creare dei dubbi nel lettore.

Dopo il terzo libro di Benson posso dire che è diventato uno dei miei autori preferiti. Le sue storie non sono mai banali, i suoi intrecci sono studiati senza lasciare nulla al caso. Siamo partiti con I segreti di Chicory Lane, per passare a Nel silenzio della notte fino ad arrivare a Sulle tracce di Blair Kendrick.

Sulle tracce di Blair Kendrick gira tutto intorno alla figura appunto di Blair Kendrick, una stella del cinema degli anni 40, la sua scomparsa è avvolta nel mistero. Benson ci racconta la vita dell’attrice, iniziando da quando è fuggita da casa a 18 anni e ha incontrato l’amore della sua vita, Hank un pianista nero da cui ha avuto anche un figlio. Viene ricoverata in una clinica e da questo momento in poi si perdono le sue tracce.

Benson ci racconta “l’altra” parte del libro, attraverso Karissa Gover, dopo essersi trasferita nella casa di Blair. Decide di girare un film sulla vita dell’attrice e contestualmente decide di indagare su questa misteriosa scomparsa. Man mano che indaga sulla vicenda, succedono intorno a lei delle situazioni anomale, che convincono Karissa ad arrivare in fondo alla questione.

Benson ci regala un libro, con un stampo molto cinematografico, dove il lettore ha la sensazione di stare al cinema e di guardare e vivere le vita di Blair Kendrick.

L’autore riesce a trasportarci nella vita dell’attrice e a farci vivere la sua ascesa e le sue difficoltà. Dopo che Kendrick scompare, Benson preme il piede sull’accelleratore e la biografia diventa un thriller forsennato, dove i colpi di scena si succedono uno dietro l’altro.

La scrittura di Benson è ipnotica, non si riesce ad abbandonare il libro.

Un thriller che non è solo un thriller.

 

 

 

Raymond Benson


nato nel 1955 in Texas, è romanziere, saggista, musicista, autore e regista teatrale, ideatore di giochi per computer e docente di cinema. Ha ottenuto il successo mondiale grazie ai nuovi romanzi con protagonista l’agente 007 di Ian Fleming. Ha collaborato con Tom Clancy alla serie Splinter Cell e con John Milius al romanzo Homefront, e ha scritto thriller basati su famosissimi videogiochi. Ma soprattutto si è dedicato al giallo, con Le ore del male, Prima del buio, Sweetie, Hard Day’s Death e Ossessione, per citare solo i titoli pubblicati in Italia. Nel 2011 ha inaugurato con successo la saga bestseller e acclamata dalla critica Black Stiletto, negli Stati Uniti al quinto volume..

 

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