The house of secrets




A cura di Loredana Cescutti


 Autori: Brad Meltzer & Tod Goldberg

Editore: Fazi Editori – Darkside

Traduzione: Giuseppe Marano

Genere: Thriller

Pagine: 400

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. Jack Nash, celebre conduttore di The House of Secrets, un programma televisivo su complotti e segreti, ha sempre detto alla figlia che i misteri devono essere risolti. Da bambina, Hazel adoravaascoltare i racconti del padre, soprattutto quello su una Bibbia appartenuta a Benedict Arnold, rinvenuta nel petto di un cadavere. Quando, molti anni dopo, padre e figlia rimangono coinvolti in un incidente, lui muore sul colpo e lei viene colta da un’amnesia che le impedisce di riportare alla mente ricordi legati a emozioni intense. Proprio adesso che gli insegnamenti del padre le servirebbero… Un agente dell’FBI, Trevor Rabkin, si presenta in ospedale facendole strane domande su suo padre. Una volta tornata a casa, cercando di riconnettere i tasselli della propria identità, Hazel scopre dettagli della propria vita di cui non ha alcuna memoria e che le fanno nutrire sempre più dubbi su chi sia veramente. Cosa ha fatto in tutti quegli anni? Perché ha viaggiato per il mondo ripercorrendo i luoghi di alcune puntate di The House of Secrets? La ragazza si rende conto che le cose sono molto più complicate di quanto sembrino. Inseguendo la verità su sé stessa e su Jack, Hazel s’imbatte così in una storia intricata, piena di segreti che vanno ben al di là dello show televisivo e che coinvolgono militari, diplomatici e gli stessi servizi segreti americani. Sullo sfondo, una storia – la Storia – che si tramanda di generazione in generazione nella famiglia Nash e che affonda le proprie radici nella guerra d’indipendenza. I misteri devono essere risolti… soprattutto quelli su sé stessi. Dopo L’artista della fuga, un nuovo thriller mozzafiato dall’autore bestseller Brad Meltzer.

Recensione 


Quando ho iniziato questo libro non sapevo cosa avrei dovuto aspettarmi, ma sicuramente non avrei mai immaginato ciò che poi ho realmente trovato.

Provate ad immaginarvi, se ci riuscite, dopo un lento risveglio in ospedale. Aprite gli occhi, vi guardate attorno, non riconoscete gli ambienti, non riconoscete le persone che sono lì con l’intento di aiutarvi, ogni cosa è nuova, mai vista.

Per prima cosa cercate di concentrarvi per capire il motivo della vostra presenza lì, poi cercate di capire chi siete.

No, scusate, c’è qualcosa che non va, perché continuano a chiamarvi con un nome che a voi non dice nulla?

Ma poi, perché non vi ricordate chi siete ma sapete come si chiama vostra madre e che è morta già da tempo?

Domande su domande, come se la testa si fosse sdoppiata, certe cose le conoscete altre no. Il vostro lavoro vi è noto, conoscete i nomi di tutti i vostri familiari, ricordate libri di testo studiati durante gli anni di studi, ma avete dimenticato l’informazione più importante: chi siete, quali sono i vostri sentimenti, che tipo di persona siete.

Insomma, non sapete più se siete buoni o cattivi.

Pensateci, siete in una situazione vulnerabile, ognuno potrebbe farvi credere ciò che vuole. È come se per metà foste una pagina bianca da riempire ma, poiché nell’altra metà dei tasselli ci sono, col tempo potreste riuscire a recuperare almeno qualcosa ma potreste anche avere un’opportunità che non molte persone hanno nel corso della loro vita.

Riscrivervi, reinventarvi, rinascere.

La storia decolla da subito, senza dare il tempo al lettore di abituarsi ai personaggi e agli ambienti, perché tutto è al contempo lento per l’intricata indagine della protagonista, della quale saremo messi a parte dagli autori, ma allo stesso modo i continui cambi d’ambiente, gli eventi imprevisti e i colpi di scena saranno talmente tanti che la nostra e vostra attenzione sarà magicamente distorta. Un velo sugli occhi finirà per distrarci da ciò che è realmente accaduto e da ciò che ancora si sta verificando e dovrà accadere.

I continui flashback fra il passato segnato da ricordi e il presente, così incerto dubbioso renderanno la lettura dinamica e finiranno per incuriosire il lettore, che sapientemente imprigionato fra le maglie di questo romanzo, non potrà fare altro che proseguire nel tentativo, quanto mai incerto date le premesse, di trovare una qualche parvenza di verità per riuscire a districarsi nel labirintoabilmente costruito da Meltzer e Goldberg.

Sicuramente “The House of Secrets” può essere definito un libro tremendamente falso, che ti prende in giro, ti deride, ti fornisce tracce bugiarde, come lo saranno anche i protagonisti di questa aggrovigliata storia. Sì, perché fra queste pagine nessuno vi dirà mai completamente la verità, per cui allo stesso modo in cui loro non si fideranno di nessuno, neanche voi potrete dare credito a ciò che leggerete, almeno non del tutto.

Proprio in questo si troverà il bello del libro, poiché tutto il divertimento si racchiude proprio nell’impossibilità di potersi schierare a favore di un determinato personaggio, come accade di solito quando si legge un libro. Ognuno ha un suo preferito, buono o cattivo, simpatico o antipatico ma comunque, chiunque legga finisce sempre per trovare affinità con qualcuno. Non ditemi che a voi non capita mai, non ci crederei comunque! Tanto per parlare di falsità.

Qui, invece, l’ambiguità, i detti e non detti, le frasi spezzettate senza neanche fare la fatica di nascondere ciò che è reale da ciò che potrebbe non esserlo, ha dato lo slancio necessario al libro per cui ci sarà solo una cosa a cui affezionarsi, con la quale divertirsi e per la quale parteggiare da principio alla fine, ovvero la storia.

Tutti i personaggi mentono. Tutte le prove mentono. Tutti i ricordi mentono. Tutti i luoghi mentono. Buona parte delle parole dette saranno menzogne.

Procedendo nella lettura, fra passi avanti e indietro, gli elementi un po’ alla volta emergeranno, ma ogni volta che ci convinceremo di aver iniziato a capire qualcosa, non avremo nemmeno il tempo di finire un paragrafo, che al successivo tutte le carte saranno rimescolate attraverso i ricordi, probabilmente bugiardi, ma non è detto, con le tracce, anche quelle forse lasciate per depistare e via dicendo.

Insomma, un thriller che fini per mettere in discussione tutte le mie e vostre abilità nel riuscire ad individuare una pista, quella giusta ovviamente e che, fino alla fine vi terrà con il fiato in sospeso.

Brad Meltzer e Tod Goldberg per me sono stati una piacevole scoperta.

 “…i misteri devono essere risolti…”

Buona lettura!

 

PERSONAGGI PRINCIPALI

Hazel Ann Nash: 35 anni, assomiglia molto alla defunta madre. Il viso, la voce e addirittura la stessa gestualità; da Claire ha assorbito addirittura anche il temperamento e la stessa sconsiderata attrazione per l’autodistruzione, da qui il rischio ripetuto di finire in carcere per aggressione, soprattutto in gioventù. Crescendo però, un po’ alla volta è riuscita a trovare una sua strada pellegrinando nel mondo, grazie al suo lavoro ovvero, ottenendo una cattedra di antropologia alla San Francisco State che le ha dato la possibilità di continuare a fare ricerca e a mantenere uno stile di vita avventuroso e spesso anche pericoloso. Dal risveglio in ospedale la sua vita avrà uno stravolgimento, poiché priva di una buona fetta della sua memoria, non saprà di chi fidarsi, compresa lei stessa.

Nicholas (Skip) Nash: fratello di Hazel, da quando aveva sette anni lavora in televisione assieme al padre in “The House of Secrets”. Ha 39 anni e in più di un’occasione afferma che lui non sa fare altro, ad eccezione dello stare in televisione. Il rapporto con sua sorella non è chiaro, poiché lui si dimostra amorevole ma lei, non riesce a dargli completa fiducia pur non ricordando quasi nulla proprio del legame fra loro due.

Trevor Rabkin (Rabbit): Agente speciale dell’FBI. È alto più di un metro e ottanta, con spalle larghe e una bellezza ispida, ha i capelli neri corti e indossa completi eleganti. Ha trent’anni ed è padre di una bambina che vive con la madre, dalla quale si è separato da poco. Ha lavorato assieme a Jack Nash come consulente. Adesso il suo superiore diretto è diventato Louis Moten, con il quale ha un rapporto ambiguo, poiché non ha ancora deciso se potersi fidare di lui o meno.

Dottor Lyle Morrison: medico dell’ospedale in cui è ricoverata Hazel, ha quarantasette anni e conosce l’agente Rabkin da tempo, oltre ad aver avuto l’occasione di interagire con Claire e Jack Nash. È un personaggio controverso, con degli scheletri ben stipati nell’armadio, che non è riuscito a nascondere così bene e proprio per questo viene tenuto in pugno e non è libero di muoversi come vuole.

Louis Moten: è agente speciale dell’FBI a Bethesda e, ricopre il suo ruolo nel centro nevralgico per le operazioni più segrete svolte sul campo, quelle che di fatto non sono mai avvenute. Sicuramente, risulta essere uno dei più informati sul passato di Jack Nash. All’interno di questa storia, può essere definito come il “burattinaio”.

Butchie Vasquez: un caro amico di Hazel, è un paracadutista. Probabilmente è l’unica persona alla quale al momento Hazel riesce a dare fiducia, pur non riuscendo a ricordare completamente il loro tipo di rapporto.

Ingrid Ludlow: era l’assistente di Jack Nash durante gli anni della televisione e, per molto tempo ha frequentato la famiglia. Attualmente non è in buona salute, le ipotesi di Hazel sono problemi di nervi o Parkinson. Non ha voglia di collaborare con Hazel, perché vuole proteggerla, pur sapendo ben più di ciò che vuole ammettere.

Orso: figura misteriosa, che per buona parte del libro rimarrà anonima (le sue azioni un po’ meno), fino alle battute finali dove assumerà un’identità ben definita e ove, mandanti e ogni cosa su di lui e le sue mansioni sarà svelata.

Jack Nash: a 70 anni suonati se ne sentiva ancora 30-40, a volte si sente ancora un adolescente. Il suo corpo però, già da un po’ gli sta dicendo tutt’altro. Ama i Rolling Stones, e la sua canzone preferita è “Jumpin’Jack Flash”. Per più di trent’anni è stato l’anima di “The House of Secrets”, una trasmissione televisiva che ha portato Jack e i suoi fan in giro per il mondo con l’intento di risolvere i più intricati misteri.

Le tre regole che hanno accompagnato Jack Nash per tutta la sua vita sono state:

  • In ogni affare c’è sempre un ostacolo: un imprevisto o un inconveniente; c’è sempre un intoppo. Una volta capito quello, non esistono cattivi affari.
  • Niente sparisce. Tutto è da qualche parte (divenuta una sua massima ma in realtà, era un principio della moglie).
  • Onora chi ti ama.

Morto nell’incidente in cui saranno coinvolti anche Hazel e Skip, durante la lettura sarà comunque presente attraverso i racconti di chi lo conosceva e le registrazioni delle sue innumerevoli puntate di “The House of Secrets”.

Claire Nash: è la moglie di Jack oltre a essere la madre di Nicholas e di Hazel; è morta ormai da dieci anni a seguito di un tumore.

PERSONAGGI STORICI CITATI

Benedict Arnold: nasce a Norwich il 30 ottobre 1741 e morirà a Londra il 14 giugno 1801. È stato un generale statunitense durante la Guerra d’indipendenza, e nel 1780 tradì la causa rivoluzionaria e passò nel campo britannico.

Arnold fu un combattente valoroso e aggressivo. Nei primi anni della guerra si dimostrò un comandante abile e determinato, finendo per dare un contributo decisivo ai successi dell’esercito continentale soprattutto durante la campagna di Saratoga che fu vinta dai ribelli in gran parte per merito suo.

Nonostante il brillante servizio, Benedict Arnold, ambizioso e polemico, entrò in conflitto con i suoi colleghi e, decise infine di tradire la causa indipendentista e di passare nell’esercito britannico guidando negli ultimi anni di guerra le truppe lealiste in Virginia e mostrando grande animosità verso i suoi vecchi compagni d’armi.

Rimane uno tra i personaggi più noti e controversi della rivoluzione americana.

George Washington: nasce a Bridges Creek il 22 febbraio 1732 e morirà a Mount Vernon il 14 dicembre 1799. È stato un politico e generale statunitense. Fu comandante in capo dell’Esercito continentale durante tutta la guerra d’indipendenza americana (1775-1783) ed è divenuto in seguito il primo Presidente degli Stati Uniti d’America (1789-1797). È considerato uno dei grandi padri fondatori della nazione e, il suo volto è ritratto sul Monte Rushmore insieme a quello di Abraham Lincoln, Thomas Jefferson e Theodore Roosevelt. Ha anche ricoperto la carica di presidente della Convenzione per la Costituzione nel 1787.

 

Brad Meltze

Tod Goldberg


Brad Meltzer nato nel 1970, è uno scrittore di thriller e fumettista statunitense. È stato ghostwriter di Bill Clinton. Nel 1998 ha pubblicato il suo primo bestseller, a cui sono seguiti numerosi romanzi di grandissimo successo. Vive in Florida. Nel 2018 Fazi Editore ha pubblicato L’artista della fuga.

Tod Goldberg Co-autore di The House of Secrets insieme a Brad Meltzer, è un giornalista e scrittore americano.

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