Bilotti & Berselli



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Il “Questionario di Proust” in versione “intervista doppia”!
Sara Bilotti  vs  Alessandro Berselli
 


1. Il tratto principale del tuo carattere
Sara: La determinazione. Sono capace di scavare montagne con un cucchiaino. Ho una volontà di ferro e una testardaggine rara.
AlessandroPositive thinking. Fondamentalmente, va sempre tutto bene. Tenetemi alla larga da gente incline alla lamentazione e dalle confessioni di millantati drammi esistenziali. Che in due casi su tre sono puttanate irrilevanti.

2. Noir o thriller
Sara: Un misto di entrambi. Io lo chiamo Nero, uno stato dell’animo a metà tra l’istinto all’introspezione e la paura del lato oscuro.
Alessandro: Noir, assolutamente. Preferisco la psicologia (meglio se deviata) dei personaggi all’investigazione. Comunque sempre meticciato con altri generi, non amo gabbie e fondamentalismi

3. Chi sono i tuoi eroi
Sara:  Quelli che ci credono ancora. Che a testa bassa lavorano per costruire un sogno, senza troppi lamenti e senza distruggere gli altri. Quelli che hanno ancora utopie. Siamo rimasti in pochi.
Alessandro: La gente con forti tratti di irregolarità comportamentale. Quelli che non stanno bene con loro stessi e rifiutano le regole. Di certo non i supereroi

4. Scrivere per riflettere o per intrattenere
Sara: Ci sono momenti nella vita in cui l’intrattenimento è più importante di una lezione di vita. E viceversa. Quindi direi entrambe.
Alessandro: E se una cosa non escludesse l’altra? A ogni modo le prendo entrambe. Si può?

5. Il tuo passatempo preferito
Sara: Non ho passatempi, nel senso che mi immergo in qualsiasi cosa che faccio come se fosse la più importante del sistema solare. Leggere, ballare, persino parlare con gli amici, tutto acquista priorità di esigenza.
Alessandro: Oltre a quelli condannati dalla Chiesa, intendi? Attivare neuroni, direi. Libri, musica, film. Gli amici e il vino bevuto insieme, la parola condivisa.

6. Pulp, erotico o noir
Sara: Noir
Alessandro: Sai che mi piacciono tutti e tre? Ok, noir. Erotico se a scrivere è la Bilotti.

7. In che libro vorresti vivere
Sara: Nel mio libro del cuore: Dio di illusioni, di Donna Tartt. L’ho letto così tante volte che è diventato una sorta di realtà parallela, è come se scrivessi sempre insieme ai protagonisti tratteggiati da Donna.
Alessandro: IL RITRATTO DI DORIAN GRAY ma con un finale diverso. Mi basta la parte dove il quadro invecchia e io resto giovane e figo.

8. Se Eleonora incontrasse Emanuele
Sara: Si incontrano già e non ce lo dicono.
Alessandro: Ne verrebbe fuori del gran bene suppongo. Libro a quattro mani?

9. Il tuo artista (attore, scrittore, pittore, musicista…) preferito
Sara: Donna Tartt per la letteratura, come dicevo prima. I Radiohead per la musica. Per il cinema: Ridley Scott e Giuseppe Tornatore. Pittura: Michelangelo, Van Gogh e Munch. Per quanto riguarda gli attori, cerco da anni di conquistare Jude Law con la tattica del silenzio, ma niente da fare, mentre la mia attrice preferita è Rachel Weisz.
Alessandro: Difficile da dire. Roth per la letteratura, talmente grande che non può nemmeno essere imitato. I Genesis tra il 1971 e il 1975. Tarantino e Kubrick. Schiele e Escher per la pittura

10. Cosa detesti
Sara: Il lamento senza azione. Con me, solo persone con sogni aggressivi.
Alessandro: Le persone noiose. Quelle a cui non va mai bene niente. Chi tratta male gli animali. Chi non sta bene in mezzo agli altri. Quelli che non salutano e non dicono grazie.

11. Omicidio su carta preferito
Sara: Quelli crudelissimi di American Psycho. Bret Easton Ellis è, insieme a Donna Tartt, l’autore che ha più influenzato il mio immaginario.
Alessandro: Tutti quelli splendidamente descritti in IT (Stephen King), una vera Divina Commedia degli orrori, oltre che un bellissimo romanzo di formazione.

12. Fedeltà o tradimento
Sara: La fedeltà la lascio ai cani. Io sono leale.
Alessandro: Qualcuno ha risposto tradimento a questa domanda?

13. L’incontro che ti ha cambiato la vita
Sara: Quello con Maurizio de Giovanni. Avevo già scritto tanti romanzi ma nessuno mi aveva mai letta, neanche i miei genitori. Lui è stato il mio primo lettore. Eh, sì, nella vita ci vuole anche culo.
Alessandro: Elena Ghio, responsabile eventi di Mondadori. Non ero nessuno e ha creduto in me, facendomi conoscere i primi giusti contatti nel mondo dei noiristi bolognesi. Tutto casuale, come ogni cosa importante che ci succede. Ma è da lì che è iniziato tutto.

14. Raccontaci una breve barzelletta
Sara: “E’ impossibile avere a che fare con te, soffri di personalità multiple.”… “Non siamo d’accordo”.
Alessandro: Il masochista al sadico: Frustami! Il sadico: No.

15. Se avessi qualche milione di euro
Sara: Ho un’ossessione feroce, non riesco a vivere per troppo tempo nella stessa casa. Quindi li userei per vivere negli alberghi, spostandomi continuamente.
Alessandro: Troppi, Non saprei cosa farmene. Cinquemila euro al mese è il massimo di disponibilità patrimoniali che potrei sopportare senza impazzire. Ne guadagno poco più della metà e va bene lo stesso. Non mi servono tante cose

16. Cane o gatto
Sara: Ho avuto due cani, ma dico gatto, perché è un animale che mi assomiglia molto.
Alessandro: Cane. Ma mi piacciono tantissimo tutti gli animali. Sono uno che resta insensibile ad AMERICAN PSYCHO ma poi piange quando guarda IO & MARLEY.

17. Serie TV e film cult
Sara: La sconosciuta, di Giuseppe Tornatore. Avrei voluto scriverne la sceneggiatura, è in piena sintonia con le mie tematiche. Black Mirror: adoro le rappresentazioni di un futuro distopico.
Alessandro: BREAKING BAD e PULP FICTION. Senza un dubbio che sia uno. Seguono a ruota le prime tre stagioni di WALKING DEAD e ARANCIA MECCANICA

18. Il tuo primo amore
Sara: Un compagno di classe delle medie, il secchione della classe. Mi sono sempre piaciuti i neuroni.
Alessandro: Figurati. Non mi ricordo più nemmeno l’ultimo.

19. La canzone che fischi più spesso sotto la doccia
Sara: Time is running out dei Muse.
Alessandro: Di solito qualche jingle pubblicitario che mi sta sulle palle e che dopo che si è piantato nella testa non va più via. Maledetto.

20. Selfie o foto di gruppo
Sara: Entrambi, adoro le fotografie.
Alessandro: Nonostante il mio narcisismo, foto di gruppo. Sono un animale sociale.

21. Cosa cambieresti nel tuo aspetto fisico
Sara:Niente, ormai mi sono affezionata ai difetti, sembrano rappresentazioni fisiche della mia personalità complessa.
Alessandro: Duemilatrecento capelli per sistemare qualche piccola piazzetta che si è venuta a creare. In alternativa una mano di vernice

22. Il tuo motto
Sara: Maometto, non ti muovere, sei troppo lento: arrivo io.
Alessandro: Nessun dubbio, è il mio aforisma più celebre. Non c’è ormone senza il neurone.

 

Di Sara Bilotti:

“L’oltraggio”, “La colpa”, “Il perdono”.
Titoli evocativi per una trilogia dal potere altrettanto suggestivo.
Tre romanzi noir dalle tinte erotiche. Potrebbe sembrare una strana definizione, ma l’eros in questo caso diventa introspezione, sfumatura psicologica che scaturisce proprio dal nucleo “nero” dell’intera storia, dalle vicissitudini dei protagonosti, dal passato oscuro, dai segreti.
La Bilotti è abile nel descrivere i personaggi con tutti i loro complessi, le realtà che vivono, il bene e il male che albergano in loro. Li rende umani e credibili. …

Di Alessandro Berselli:

Un incontro casuale, un sabato sera che diventa una sfida contro la morte. Non è la prima volta che Ludovica, troppo ricca, troppo annoiata, baratta la sua vita con il pericolo e rimanda al mittente, Dio o chi per lui, la sua giovinezza, chiedendo in cambio rischio, adrenalina, competizione. Il baratro di Ludovica …