Il re non si può inscatolare in pellicola, neanche con buoni attori
USA, Genere: Drammatico, durata 157′, film per la tv, regia di Mick Garris. Con Pierce Brosnan, Melissa George, Annabeth Gish, Anika Noni Rose, Matt Frewer, Jason Priestley, Caitlin Carmichael, Peter MacNeill…
TRAMA. Il romanziere di successo Mike Noonan, incapace di far fronte alla morte improvvisa della moglie, si ritira nella casa sul lago in Maine, dove viene coinvolto in una battaglia per la custodia di una bambina tra una giovane vedova e il ricco suocero. Inspiegabilmente, Mike riceve misteriose visite spettrali, è protagonista di una escalation di incubi e ha la consapevolezza che la defunta moglie ha ancora qualcosa da dirgli.
Stephen King non si tocca. Mai. Neppure animati e armati dalle migliori intenzioni. E Mucchio d’ ossa è così ingarbugliato, fantasioso, ricco di colpi di scena ed evocativo che solo la sua scrittura può reggere la tensione emotiva e tenere incollati i lettori per tutte le pagine. Mick Garris il regista che ha girato il film tratto dal romanzo del maestro ci ha solo provato.
Quello che ha potuto fare è ricreare le atmosfere tipiche del Maine, così amate e ricorrenti nei romanzi di tanti scrittori famosi americani, cercare un cast all’altezza della narrazione e mettercela tutta per dare un minimo di pathos alle scene più importanti del libro. Tipo quella delle calamite sul frigorifero che si spostano.
E a tratti la pellicola del 2011 regge anche. Il fatto è però che King è il maestro della suspense. Si può quasi dire che a livello letterario l’abbia creata lui e se il film è bello, nel senso che è girato bene, ma non fa paura allora vuol dire che qualcosa è andato storto. Garris è bravissimo nel realizzare le scene in flashback, ne cura i dialoghi e i costumi di scena, regala anche una fotografia cinematografica meravigliosa, ma si perde nella narrazione filmica vera e propria.
Forse sono troppe le cose descritte da King, forse non basta prendere bravi attori per ricreare tutti i dettagli descrittivi del romanzo e forse semplicemente chi ha letto il libro si era immaginato la bambina più bionda, lo scrittore vedovo meno modello da sfilata, la roulotte più sgangherata e i cattivi più impressionanti.
Invece, il film di Garris alla fine è solo glamour come le migliori pellicole hollywoodiane. Il romanzo di King è tensione allo stato puro, è lotta di classe, è razzismo pericoloso, è vendetta e morte, e il passato che ritorna e si porta dietro tutti i suoi fantasmi.
Nella riduzione cinematografica tutto è ridimensionato nell’essenza della suspense a beneficio della narrazione per immagini e così una storia di fantasmi e vendette si trasforma in una lotta tra una avvenente vedova bionda e in difficoltà economica e il potente suocero che vuole togliergli l’affidamento della figlia, con lo scrittore a sua volta depresso e demotivato che cerca di salvare madre e figlia per poi salvare sé stesso.
La banalizzazione del Male però non paga mai. Neppure a Hollywood e il re King rimane al suo posto, unico e inimitabile nell’olimpo dell’horror vero, quello che anche se in versione tascabile ed economica vale sempre mille volte di più di una pellicola girata con budget milionario.
A cura di Antonia del Sambro
Mucchio di ossa
Cast e Personaggi
Autori
Case di Produzione
Sennet Entertainment
Produzione
Julie Antonelli Produttore associato
Michael Mahoney Produttore
Montaggio
Scenografia
Costumi
Musiche