Un grido dall’ignoto 




A.J. Ryan 


Traduttore: Stefano Ternavasio

Editore: Fanucci Editori

Genere: Thriller distopico

Pagine: 203

Anno edizione: 2025


Sinossi. Un uomo si risveglia su un’imbarcazione in mezzo al mare senza ricordare né chi sia né come abbia fatto a finire lì. E con lui ci sono altre sei persone: nessuna ricorda il proprio nome, ma tutte portano le cicatrici di un recente intervento chirurgico. Non solo, ognuno di loro ha un’abilità specifica, come se formassero una squadra altamente specializzata. Sono frutto di un esperimento, certo, ma quale e perché? Quando sul computer di bordo appare una mappa, decidono di collaborare per sopravvivere e affrontare qualsiasi cosa stia per accadere. Mentre l’imbarcazione si muove autonomamente attraverso la bruma che copre le acque, il gruppo, assalito da mille domande, inizia a dividersi: chi li sta guidando? Perché hanno perso la memoria? E cosa sono le urla che si sentono al di là della nebbia? 

 Recensione

di

Alessio Balzaretti


Quando il mondo va a rotoli e la vita umana è a rischio di estinzione, ci si domanda il perché e soprattutto cosa possiamo fare per evitare la catastrofe.

Purtroppo la storia ci ha sempre insegnato che il primo male dell’umanità è l’umanità stessa.

Forse non siamo progettati per risolvere i nostri problemi ma una cosa è certa: sappiamo come farlo. 

E allora cosa può nascere da un ragionamento tanto contorto?

Avere le soluzioni in mano e non volerle usare è sinonimo di autolesionismo estremo, un concetto che non ha spiegazioni logiche. 

Quindi, oltre ogni logica, un gruppo di sconosciuti, privi di memoria, viene spedito a Londra, su una barca armata di tutto punto, per svolgere un’operazione militare.

Le domande che affollano la mente dell’equipaggio sono tante, ma la voce che detta istruzioni da un capo del telefono di bordo, veicola le energie dei protagonisti verso un unico obiettivo: distruggere un virus misterioso.

Nel romanzo di A.J. Ryan, si respira aria di fine del mondo, ma anche di speranza, una speranza che risiede nell’inconsapevolezza dell’uomo, che altrimenti non avrebbe la forza di giungere fino in fondo al suo incarico.

Londra è un simbolo, un epicentro mondiale, l’inizio e la fine di ogni cosa, come se l’autore volesse tramutare la salvezza di una città nella libertà della coscienza di ciascuno.

Solo l’uomo può correggere i propri errori, ma deve farlo affrontando le sue paure e rinunciando a spingersi oltre i limiti imposti dalla natura. 

Un grido dall’ignoto è un thriller pieno di azione, di scoperta continua ma anche di dubbi.

Perché il genere umano, per correggere se stesso ha la necessità di non sapere? Questa è la domanda che l’autore vuole che i lettori si pongano e lo fa con un testo molto semplice, alla portata di tutti, accattivante soprattutto per i giovani che spesso si fanno attirare dal fragore della violenza.

Quello che rimane però è sempre quell’unica forza che risiede nel profondo del nostro cuore. 

Quando tutto è perduto, solo l’amore per qualcuno, per un ideale, per la vita stessa, ci spinge al di là della nostra natura.

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A.J. Ryan


è lo pseudonimo di Anthony Ryan, autore bestseller del panorama fantasy internazionale. Nato in Scozia nel 1970, si è laureato in Storia e ha trascorso gran parte della sua vita a Londra, dove tuttora risiede. La celeberrima trilogia L’ombra del corvo, composta da Il canto del sangue, Il Signore della Torre e La Regina di Fuoco, è interamente pubblicata da Fanucci Editore e disponibile con le nuove copertine di Antonello Venditti. Nella stessa collana sono stati pubblicati anche i due volumi della dilogia La spada del corvo – Il richiamo del lupo e Il canto nero –, e la trilogia L’Alleanza d’acciaio composta da Il reietto, La Martire e Il traditore. Come A.J. Ryan pubblica per Fanucci Editore il thriller distopico Un grido dall’ignoto.