Recensione di Marco Lambertini
Autore: Elizabeth George
Editore: Longanesi
Pagine: 720
Genere: Thriller
Anno Pubblicazione: 2014
Quando il professor Azhar scopre che la figlia di nove anni è scomparsa dalla sua casa di Londra insieme a quasi tutte le sue cose, non può che bussare disperato alla porta accanto e chiedere aiuto alla vicina e amica, il sergente Barbara Havers. Presto si scopre che a portar via la bambina è stata la madre, trasferitasi in Italia, a Lucca, per seguire il suo nuovo amore.
In bilico tra i sentimenti e la ragione, Barbara si impegna a indagare ufficiosamente sul caso, ritrovandosi presto nei guai con i superiori a causa delle ingiustificate assenze dal lavoro.
Qualche mese dopo, però, la bambina sparisce davvero da un mercato della città, e sul caso si accendono i riflettori dei media. Viene chiamata in causa Scotland Yard, e a indagare sul probabile rapimento della piccola è Thomas Lynley, mentore e superiore di Barbara.
Ancora una volta la George esce un po’ dal classico Thriller “whodunit”, per raccontarci una storia che ricorda alcuni casi di cronaca nera di ragazzine inglesi scomparse.
La protagonista (non assoluta) del libro è il Sergente Barbara Havers, che mettendo a rischio la propria carriera, sceglie di abbandonare l’Inghilterra per capire cosa sia effettivamente successo alla bimba sua vicina di casa, scomparsa misteriosamente insieme alla madre. Per questo motivo si troverà in difficoltà serie con i propri superiori e anche con Lynley che, ancora scosso per la morte della moglie, dovrà in qualche modo difenderla.
Gran parte della storia si svolge in Italia ed è quindi interessante leggere anche come ci vedono scrittori stranieri, soprattutto per quanto riguarda le questioni razziali e i pregiudizi culturali, dato che il padre della bambina è un immigrato pakistano.
Forse non è uno dei meglio riusciti di tutta la serie, ma è comunque interessante perché disegna ancora più a fondo la personalità della Havers, sempre più importante e protagonista insieme a Lynley.
Elizabeth George
Sempre in vetta alle classifiche del New York Times, è autrice di diciannove romanzi gialli, un saggio e due raccolte di racconti. Una carriera che le ha valso riconoscimenti quali l’Anthony Award, l’Agatha Award e il Grand Prix de Littérature Policière, oltre al MIMI, il prestigioso premio tedesco dedicato ai gialli. Vive nello stato di Washington.
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