Un quartiere tranquillo




Recensione di Katia Montanari


Autore: Caroline Eriksson

Traduzione: Alessandro Storti

Editore: Nord

Genere: Thriller

Pagine: 333

Anno di pubblicazione: 2018

Sinossi. Un matrimonio naufragato alle spalle, le aspettative dei fan, le richieste pressanti del suo editore: da quasi due anni Elena, un’affermata scrittrice, si sente prigioniera di un circolo vizioso, in guerra col demone della pagina bianca e senza nemmeno un’idea per il suo prossimo romanzo. Neanche trasferirsi in una deliziosa villetta a schiera in un quartiere tranquillo è servito ad alleggerire la pressione e a farle tornare l’ispirazione. Anzi, Elena si sente sempre più sola e vuota. Rispetto alla sua, le vite degli altri le appaiono molto più interessanti… Perfino quella degli Storm, la noiosa, prevedibile famiglia che abita nella casa accanto alla sua. Ma poi, osservandoli ogni giorno con maggiore attenzione, Elena nota alcuni dettagli stonati e il suo intuito, allenato a scandagliare le profondità dell’animo umano, le suggerisce che il brillante avvocato Filip e la moglie Veronica non sono affiatati e innocenti come vorrebbero far credere all’esterno. Incuriosita, Elena inizia a spiarli e a seguirli anche al lavoro, e le loro vicende quotidiane diventano la fonte d’ispirazione per il suo nuovo romanzo, i loro segreti i suoi colpi di scena. Fino a quando il confine tra realtà e fantasia non diventerà un velo impalpabile ed Elena non si convincerà di essere l’unica in grado di fermare una catena d’eventi che presto sfocerà in una catastrofe…

RECENSIONE

Questo è decisamente un romanzo molto particolare. È un thriller che spazia dallo psicologico all’“onirico” e non è facile da classificare. I repentini cambi di prospettiva che apparentemente sembrano spezzare la trama in realtà sono piazzati ad hoc per aumentare il senso di disagio e inquietudine nel lettore.

In questo modo la tensione si insinua pian piano fino a rimanere costante nella seconda metà del racconto. Molti dei protagonisti di questa storia non sono quello che sembrano.

È difficile descrivere i complessi personaggi di questa vicenda senza svelare troppo, poiché le loro caratteristiche emergono in modo lento e sistematico durante il racconto e si delineano in modo ben definito solo alla fine.

Non so se ho trovato più inquietante constatare quante informazioni veramente uno sconosciuto potrebbe reperire sul nostro conto grazie a internet e ai social oppure l’uso che alcune persone potrebbero fare di esse.

Non è raro poi, e nemmeno patologico, interpretare il gesto di una persona non per quello che è ma in base al nostro stato psicologico. È intorno a equivoci di questo tipo e a dibattiti interiori che prende vita una trama cruda e opprimente al punto giusto, che spinge il lettore a voler procedere nella lettura per slegare i nodi in cui si imbatte volta per volta e scoprire la verità.

Caroline Eriksson


Caroline Eriksson è nata nel 1976 ed è una scrittrice svedese. Laureata in psicologia sociale, ha lavorato per dieci anni come consulente nell’ambito delle risorse umane. Tuttavia, la sua passione è sempre stata la narrativa, cui ora si dedica a tempo pieno. Vive nei dintorni di Stoccolma col marito e i due figli.

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