Un tempo per soffrire




Recensione di Katia Fortunato


Autore: John Connolly

Traduzione: Tessa Bernardi

Editore: Timecrime

Genere: Thriller

Pagine: 400

Anno di Pubblicazione: 2018

Sinossi. Jerome Burnel un tempo era stato un eroe. Molte persone, destinate a morire in circostanze tragiche e violente, devono a lui il fatto di essere ancora vive. Ma aver aiutato quella gente ha significato per Jerome la perdizione, la condanna a una vita di privazioni e umiliazioni, dolore e sofferenza. Ora, giunto al crepuscolo della propria esistenza, braccato da chi ne desidera la fine, Jerome racconta la sua storia al detective Charlie Parker. Gli racconta della ragazza sopravvissuta a coloro che l’avevano marchiata con il simbolo della morte, delle torture che ha subito e degli aguzzini che lo hanno tormentato. Gli racconta di quella comunità misteriosa, brutale, in cui in nome del Re Morto si compiono i delitti più efferati. È in questi anfratti oscuri che Charlie Parker dovrà calarsi, fino al cuore più torbido della verità.

Recensione

L’ultima volta ho lasciato Charlie che cercava di riprendere la convalescenza dopo aver risolto un caso in cui era rimasto invischiato, nonostante gli avessero sparato e lui cercasse di rimettersi in sesto. Ora lo ritrovo ancora un po’ malconcio, ma con la stessa sete di giustizia che lo porta ad accettare casi che sembra non abbiano nessuna soluzione.

E per fortuna, mi spingo a dire.
Charlie Parker è decisamente uno dei personaggi che amo insieme ai suoi amici, Angel e Louis.

I tre ritornano ancora una volta a combattere una battaglia che conoscono abbastanza bene: il bene contro il male.

Che sia semplicemente insito nella natura umana o che abbia a che fare con forze che vanno al di là della nostra comprensione, tra reale e non.

Connolly è un maestro. Ha creato una serie magistrale, e sicuramente con questo episodio ha fatto centro alla grande. È capace di dosare quello che si può capire con quello che avrebbe bisogno di una spiegazione soprannaturale senza sembrare dozzinale.

In questo episodio, Charlie avrà bisogno di tutte le sue energie e dei suoi amici più fidati, ma riuscirà comunque a cavarsela.

Non è ancora giunta la sua ora. E con la grande mietitrice che sembra girarsi dall’altra parte ogni volta che ha a che fare con lui, e la figlia morta che lo veglia, mi aspetto di vederlo all’opera per ancora tanto tempo!

John Connolly


Nato a Dublino nel 1968, nella vita ha fatto di tutto, dal giornalista al barman, dall’ufficiale governativo al cameriere e al facchino da Harrods a Londra. Dopo aver studiato inglese al Trinity College di Dublino e giornalismo alla Dublin City University, ha lavorato per cinque anni come giornalista freelance per The Irish Times, con il quale collabora tuttora. Il suo primo romanzo, Anime morte, ha aperto la sua carriera di scrittore, che ha visto tutti i suoi libri successivi nelle classifiche dei bestseller del Sunday Times e del New York Times.

 

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