Una settimana in giallo




Recensione di Giuliana Pollastro


Autore: A.A.V.V.

Editore: Sellerio Editore Palermo

Collana: La Memoria

Genere: Giallo

Pagine: 484

Anno di pubblicazione: 2021

 

 

 

 

 

Sinossi. La settimana dei nostri investigatori si divide tra misteri da risolvere e i problemi e le soddisfazioni della vita privata. Una doppia traccia, tra crimine e quotidianità, che contrassegna le storie di questa antologia gialla. I protagonisti in gran parte sono arcinoti, in molti casi dalle loro avventure sono state tratte delle serie televisive. C’è l’ispettrice Petra Delicado della polizia di Barcellona che vorrebbe per una volta occuparsi di «un delitto glamour», e finisce invece in una storia «deprimente e squallida». Al glamour ci pensa il trio di Alessandro Robecchi: Carlo Monterossi, Oscar Falcone e Agatina Cirrielli, i quali tempo una settimana devono riuscire a ripescare da dove è affondato l’erede ignoto di un multimilionario. Il flâneur dei piaceri e dei misteri di Palermo, il La Marca di Santo Piazzese, intenta una beffa per salvare un amico da una grottesca situazione mafiosa. Lo psico-bibliologo Vince Corso è condotto, dal suo creatore Fabio Stassi, sulle tracce di una strage fantastica: sono scomparsi gli eroi dei grandi romanzi. Lamanna e Piccionello sono nati dalla penna di Gaetano Savatteri e vivono nella ridente Màkari, ai due «non va giù quando i salvatori degli ultimi dimenticano i penultimi». Dove va a finire Alice Martelli, vicequestore e compagna di Massimo del BarLume, per svelare un buffo omicidio? Nell’Orrido di Botri, in Garfagnana, lì dove nidifica l’aquila reale. Gelosia, avidità, elusività, inganno: sono categorie psicologiche in cui Dario Corbo, l’acuto e nevrotico ex giornalista di Giampaolo Simi, si muove per tirare le fila di un caso freddo. Nella Casa di Ringhiera, il palcoscenico degli equivoci inventato da Francesco Recami, una spirale infernale travolge i brutti sporchi e cattivi di quel condominio: le scommesse clandestine. Il vicequestore più famoso d’Italia, Rocco Schiavone, trova un cadavere sul Monte Bianco, frontiera franco-italiana: vorrebbe appiopparlo alla collega transalpina ma… In questa antologia compaiono anche per la prima volta, dopo l’esordio in romanzi, personaggi nuovi ben adatti a un brillante primo piano. Sono: Viola, la giornalista curiosa di Simona Tanzini, che nell’esplorazione di verità scabrose si aiuta con la facoltà non voluta di associare i colori alle persone; e Acanfora, il poliziotto soggetto delle trame di Andrej Longo: la sua indagine, su un assassinio da tinello, fende un’atmosfera che affianca ferocia e pietà, che un po’ ci ricorda Scerbanenco.

 

 

RECENSIONE

Undici racconti, tra vecchi amici da ritrovare e nuovi amici da scoprire

Sellerio Editore, non è nuovo a questo genere di collane in cui raccorda e racchiude tutti, o quasi, i suoi giallisti.

Questa poi ha sapore dolce-amaro, pubblicata in occasione del decennale della prima uscita, ma soprattutto in ogni racconto, in modo vicino o lontano c’è un dolce e tenero omaggio al grande Maestro, Andrea Camilleri.

Undici racconti, tutti racchiusi in sette giorni, una settimana, dove tutti i protagonisti si ritrovano a risolvere un caso, più o meno complicato.

Questi racconti sono pillole di dolcezza dà gustare di sera sul divano, con un bel bicchiere di vino. Quella dolcezza che ti fa ritrovare i tuoi amati personaggi che ti mancano, ma di hai già letto tutto e non sai come andare a “trovare”.

Partivo da una buona base di conoscenza di molti degli autori, e dei personaggi, presenti all’interno del volume;  da Giménez-Bartlett a Manzini, da Malvaldi a Tanzini, con piacere ho reincontrato tutti i protagonisti,  ma con ancora, e forse più, piacere ho avuto modo di scoprire e un po’ conoscere tutti gli altri.

 

 

 

AA.VV.


 

 

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