Recensione di Sara Ferri
Autore: Anna Cambi
Editore: Alter Ego Edizioni,
Collana: Specchi
Genere: Narrativa moderna
Pagine: 122
Anno di pubblicazione: 2018
Sinossi. Silvia, quattordicenne con qualche chilo di troppo, viene trascinata da sua madre, ex reginetta di bellezza, in un campo estivo per ragazzine in sovrappeso. Lì sarà obbligata a seguire, insieme a un gruppo di coetanee, un severo programma fatto di dieta, ginnastica e cura del corpo. Ci saranno anche le assurde lezioni di trucco e abbigliamento, tenute da sua madre stessa, affiancata da Helena e Astrid, due ragazze tanto belle quanto crudeli nei confronti delle malcapitate ospiti del campus. Ma c’è qualcosa, tra i corridoi di quegli edifici solo in apparenza così accoglienti. Qualcosa nascosto dentro il bosco che circonda e avvolge la zona come un abbraccio mortale. Una cosa viva, un cuore pulsante, una voce intenzionata ad attirare Silvia, per inghiottirla e farle conoscere la parte più oscura di sé.
Recensione
Nei sogni, o meglio negli incubi infantili di ogni bambino che si rispetti, il bosco ha, da sempre, richiamato alla mente l’immagine di un luogo incantato, quasi mistico, ma pieno di ombre. Chissà cosa si nasconde dietro quelle fronde lussureggianti, o negli anfratti dei tronchi e dietro quella vegetazione rigogliosa!
Luogo prediletto per ambientazioni dark e noir, il bosco è qui, in questo bellissimo romanzo, luogo di mistero, dove tra l’infinito verde abitano ombre dotate di viva propria il cui bisbiglio sinistro arriva nitido alle orecchie della protagonista.
L’autrice costruisce la sua storia attorno ad un personaggio, Silvia, che somiglia a tante adolescenti. Ragazze comuni che incontriamo per strada quotidianamente. In continua lotta con il proprio corpo, carico di qualche chilo in più, magari per colpa di quella fame vorace che coglie impreparate le adolescenti, o forse a causa di qualche momento di frustrazione giovanile.
Se Silvia è una ragazza come tante, la mamma è una donna moderna, figlia del nostro secolo, del bombardamento ossessivo di Instagramers e Influencer del momento. Guardando madre e figlia verrebbe da chiedersi chi delle due sia quella più giovane…o, nel qual caso lo capissimo, ci potremmo chiedere se Silvia non sia stata concepita a 14 anni!
Sul volto della mamma della nostra protagonista sono ben visibili gli “aiutini” a cui, sempre più spesso, oggi si ricorre per mantenere una parvenza di gioventù: botulino, sculpting, filler, lifting e chi più ne ha più ne metta.
Tutto questo la fa sembrare una Barbie allampanata. Ovviamente questa ossessione estetica si riversa anche sulla figlia che, sembra lievitare tanto velocemente quanto la madre continua ad ossessionarla. È normale che questo porti ad un punto di rottura, che, in questo caso, consiste in un campo estivo in cui Silvia viene portata a forza dalla madre e in cui, quest’ultima, la perseguiterà per tutto il soggiorno. Se a tutto questo aggiungiamo le vallette che la donna si porta appresso a monito di magrezza e perfezione estetica, otteniamo risultati catastrofici.
Immagino come si possa sentire una ragazza come Silvia, presa di mira dalle ossessioni materne, ossessioni che non hanno nulla di affettivo, anzi, tutt’altro. Ma la giovane troverà, in questo luogo, inizialmente tanto odiato, un suo nuovo e forte equilibrio.
Forse saranno le stesse sue compagne di disavventura a darle forza in questo percorso di riscatto, o forse saranno i richiami del bosco. Quelle creature che sembrano popolare questo luogo misterioso e allo stesso tempo così attraente. Un’attrazione che la ragazza sente crescere e che sembra irrefrenabilmente attrarla verso il bosco, verso le voci.
Il romanzo di Anna Cambi, non è solo una storia dai risvolti noir, bensì, a mio parere, un’occasione più ampia di riflessione. L’autrice ci regala una protagonista ricca di sfaccettature. È facile immedesimarsi in ciò che Silvia sente e pensa, ed è facile esserle solidale. In fin dei conti basta guardarsi intorno per capire che forse questo è il male del momento. Donne che, passata la soglia degli “anta”, temono il declino della loro gioventù. Donne alla ricerca ossessiva di questa perfezione che non sembra mai sazia. Mai troppo belle, mai troppo magre, né abbastanza ben vestite…
Un male che intossica i giovani, contamina le generazioni, con dosi di insoddisfazione sempre maggiore. Ed ecco che nascono i profili Instagram da milioni di follower, gli/le Influencer le cui tendenze di moda ci spingono ad uscire di casa vestite come fenomeni da baraccone… tutto questo per il dio APPARIRE.
Questo lato del nostro IO che si vede dall’esterno, ma non lascia trasparire ciò che c’è dentro di noi… forse perché qualcuno, dentro non ha proprio nulla.
Ma in questo mare magnum di trucco, trattamenti estetici, ostentazione e finta bellezza anche chi, come Silvia, non gode della perfezione del corpo, avrà la sua rivincita… magari proprio nel folto del bosco!
Anna Cambi
Anna Cambi, nata in Russia, vive e lavora in Toscana come receptionist di hotel. Laureata in Storia del Cinema, ha frequentato i corsi della Scuola di Scrittura “Omero” e collabora da tempo con la rivista “Mag O”, dove ha pubblicato due racconti brevi e numerosi articoli. Due dei suoi racconti, E in tv ci sono io e Una brava ragazza, sono stati pubblicati sulla rivista “Carie”. Ama i film, le serie tv, i cani, il trash televisivo, i tatuaggi, il prosecco, Stephen King e David Foster Wallace.
Ha esordito nel 2016 con il romanzo Rosso fuoco (Alter Ego Edizioni). XXL è il suo secondo romanzo.