Recensione di Simona Vallasciani
“Non dirmi bugie”, edito da Newton Compton, è il primo romanzo scritto dalla giovane autrice americana Rena Olsen e la cosa appare assolutamente sorprendente una volta giunti all’ultima pagina di questo emozionante thriller.Tutto inizia quando la vita perfetta di Clara viene improvvisamente interrotta dall’irruzione in casa propria di un gruppo di agenti che arrestano suo marito Glen, “sequestrano” le sue figlie e la rinchiudono nella fredda stanza di un istituto.Da quel momento in poi inizia un incredibile viaggio attraverso la mente di una giovane donna cresciuta in una realtà parallela,diventata la sua realtà, che all’improvviso si ritrova catapultata in un mondo che non conosce e non comprende.
La ferrea educazione che le è stata impartita è l’unico vero metodo di insegnamento, Glen è un marito perfetto e amorevole e le ragazze che lui e i suoi uomini le portano in modo che lei le addestri per diventare delle “donne perfette” sono le sue figlie; Clara non ha il minimo dubbio su questi punti ma la realtà suo malgrado è completamente diversa.
La ragazza quindi rimane incastrata tra due parti di sé; da una parte tutta la sua vita fino a quel momento, dall’altra le persone che dal giorno dell’irruzione provano in tutti i modi a farle aprire gli occhi e a far crollare quelle che fino ad allora sono state le sue più assolute certezze.
La caratteristica fondamentale di questo romanzo, capace di farlo rientrare, personalmente parlando, nei migliori libri scritti negli ultimi anni, è la scelta narrativa di dare proprio a Clara il compito di narrare in prima persona la sua storia. Ciò porta il lettore a scoprire che sorprendentemente ad alcune persone azioni deplorevoli possano apparire “normali”, che si possa considerare spietati delinquenti la propria “famiglia” e trovare il giusto anche dove non sembra proprio esistere.
Il suo amore spietato e violento è visto da Clara proprio come qualsiasi altro amore, puro e prezioso. Lei ama Glen, gli è estremamente fedele e farebbe di tutto per lui, e lui ama lei quindi ogni cosa che le fa subire è solo ed esclusivamente per il suo bene. Pensiero inquietantemente semplice.
Proprio d’importanza cruciale è il rapporto tra Clara e Glen, a tratti identificabile come quello tra vittima a carnefice , altre volte invece come quello tra due persone nella stessa condizione. In fondo anche Glen è una vittima. Molto probabilmente non sarebbe stata la stessa persona se avesse vissuto in modo diverso, se non fosse stato cresciuto da un padre che lo ha costretto a mostrare il lato peggiore di sé, se fosse riuscito a fuggire al proprio ignobile destino.
A dimostrazione di come le scelte e le azioni delle persone care possano in gran modo influenzare la vita di qualcuno. “Non dirmi bugie” è un impressionante romanzo che ogni donna dovrebbe leggere, perché scritto da un’attrice che, come si evince dai ringraziamenti, ha vissuto in prima persona delle situazioni difficili e per questo riesce perfettamente a dimostrare come, realmente e non solo nei libri, le donne possano riuscire a salvarsi dalle realtà più atroci e rinascere come fiori dall’asfalto.
Rena Olsen
vive in Iowa, è una scrittrice, terapeuta, insegnante, cantante a tempo perso e soprattutto un’incrollabile ottimista. Di giorno cerca di salvare il mondo come psicologa scolastica, mentre di notte costruisce nuovi mondi sulla carta. Non dirmi bugie è il suo primo romanzo.