Se i pesci guardassero le stelle
Recensione di Simona Vallasciani
Autore: Luca Ammirati
Editore: DeA Planeta Libri
Genere: thriller
Pagine: 336
Anno di pubblicazione: 2019
Sinossi. Samuele ha trent’anni e una fastidiosa sensazione di girare a vuoto, proprio come fa Galileo, il pesce rosso con il quale si confida ogni giorno. Sognatore nato, sfortunato in amore, vorrebbe diventare un creativo pubblicitario ma i suoi progetti vengono puntualmente bocciati. Così di giorno è un reporter precario e malpagato, mentre la sera soddisfa il proprio animo poetico facendo la guida al piccolo osservatorio astronomico di Perinaldo, sopra Sanremo: un luogo magico per guardare le stelle ed esprimere i desideri. È proprio lì che, la notte di San Lorenzo, Samuele incontra una ragazza, che dice di chiamarsi Emma e di fare l’illustratrice per bambini. Ne rimane folgorato e la invita a cena, ma è notte fonda e commette un errore fatale: si addormenta. Quando si risveglia, Emma è scomparsa nel nulla. Ma come si trova una persona di cui si conosce soltanto il nome? Non sarà l’ennesimo sogno soltanto sfiorato?
Recensione
Basandosi solamente sul titolo, “Se i pesci guardassero le stelle” sembrerebbe un romanzo ironico, forse un po’ superficiale, magari addirittura assurdo. Perché mai un pesciolino rosso dovrebbe provare il desiderio di sollevarsi dalla sua boccia di vetro e guardare il cielo?
Luca Ammirati vuole darci questa importante risposta e lo fa attraverso la storia di Samuele, un trentenne sanremese con la passione per l’astrologia, un lavoro sottopagato e decisamente precario come giornalista in una piccola redazione e il sogno di lavorare nella pubblicità in un’importante compagnia milanese, aspirazione che si presta ad inseguire con tutta la sua passione da anni ma che sembra sempre più lontano dal poter realizzare.
Samuele Serra esprime in tutto e per tutto l’essenza di un’intera generazione, quella del trentenni di oggi, non più ragazzini ma nemmeno completamente adulti, che cercano, alle volte anche invano, di tenersi a galla in una società che fa di tutto per farli affondare e che molte volte sono costretti ad arrendersi, a dimenticare i loro desideri, e a limitarsi a girare in torno, un giorno dopo l’altro, proprio come tanti infelici pesciolini rossi.
Ecco quindi che, con un colpo da maestro, l’autore ci spiega l’originalità del titolo, presentandoci un ironico ma assolutamente veritiero parallelismo tra i giovani d’oggi e i simpatici e silenziosi animaletti da compagnia, aiutandoci ad analizzare in modo del tutto spontaneo e senza il minimo accenno di critica, la realtà nella quale viviamo.
La riuscita di questo romanzo è da trovarsi quasi del tutto nel personaggio del protagonista, un uomo davvero unico nel suo genere con la sua passione per l’Universo, le sue ispirazioni, la sua bella amicizia con Ilenia e Iacopo, due personaggi agli antipodi, che si presentano come un angioletto e un diavoletto sulle sue spalle, pronti a consigliarsi cosa fare e soprattutto i suoi folli colpi di testa dopo il magico incontro con la bella Emma, giunta una notte nell’Osservatorio astronomico Gian Domenico Cassini di Perinaldo, dove lui ha un secondo lavoro come guida, e poi sparita nel nulla. Per Samuele inizierà una vera e propria missione per ritrovarla e i lettori, soprattutto i più romantici, non potranno fare a meno di lasciarsi trasportare alla scoperta del vero significato dell’amore e dei sentimenti.
Molto interessante e coinvolgete è inoltre l’attenzione con cui l’autore parla di Sanremo, la sua città, che, salvo alcune piccole licenze poetiche, viene espressa in tutta la sua reale bellezza, nonché i riferimenti ai personaggi storici che hanno vissuto nella zona, da Italo Calvino a Gian Domenico Cassini, astrologo di fama europea, di cui nel libro si parla molto e in modo approfondito.
Gli astrofili non potranno che essere rapiti dalla magia che si respira durante tutta la storia ma anche quelli meno ferrati in materia avranno modo di conoscere nuove cose sull’universo che ci circonda e venire sconvolti e conquistati dall’ondata di emotività e tenerezza che questo libro rappresenta.
Un romanzo per tutte le generazioni, particolarmente indicato a chi vuole imparare a lasciar volare per un attimo i proprio problemi e a sollevare nuovamente gli occhi verso il cielo.
A cura di Simona Vallasciani
Luca Ammirati
Luca Ammirati è responsabile della sala stampa del Teatro Ariston, dove ogni anno si svolge il Festival della canzone italiana. È stato assessore alla cultura del comune di Perinaldo, dove esiste realmente l’Osservatorio astronomico raccontano nel suo romanzo “Se i pesci guardassero le stelle” (DeA Planeta 2019)
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