1795




1795


Autore: Niklas Natt och Dag

Traduzione: Gabriella Diverio e Stafania Forlani

Editore: Einaudi

Collana: Stile Libero big

Genere: Romanzo storico

Pagine: 504

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi.
«Il sangue nelle tue vene è l’unica moneta accettata in pagamento».

Tycho Ceton è un uomo braccato – dagli uomini e dalle conseguenze dei suoi crimini. Ha visto ciò che i suoi nemici sono capaci di fare e adesso per sopravvivere è disposto a tutto. Intanto, la famiglia reale è decisa a soffocare per sempre la ribellione che la minaccia. Si dice che esista una lista dei cospiratori e che a possederla sia Anna Stina Knapp. Emil Winge vuole fermare Ceton e Cardell è deciso a salvare Anna Stina. Ancora una volta stringono un patto, ancora una volta, l’ultima, dovranno lavorare insieme, districandosi con scaltrezza tra vicoli fetidi e palazzi lussuosi e corrotti, all’interno di trame piú vaste di loro.

Un ultimo grande affresco, un ultimo grande thriller per concludere una trilogia i cui protagonisti sono Stoccolma e il suo passato tanto quanto i personaggi che i lettori hanno imparato ad amare, e temere.

«La paura è sempre stata compagna della rabbia. Cerca di consolarsi invano: si è trovato faccia a faccia con il minotauro, ha sfidato l’oscurità nel centro del labirinto, ha sentito i bambini urlare di angoscia nelle loro ultime ore di vita. Ha visto il peggio: cosa può restare ancora?»

Recensione di Salvatore Argiolas

1795è il volume finale dell’ambiziosa trilogia di Niklas Natt och Dag cominciata con “1793” e proseguita con “1794”.

Questo triennio posto a cavallo tra due secoli “l’un contro l’altro armati” è un periodo ricco di contrasti, conflitti e movimenti politici che plasmeranno per sempre la storia dell’Ottocento.

Di solito conosciamo bene la storia italiana, francese ed inglese, grazie anche ai romanzi che ci hanno reso familiari nomi e situazioni ma la trilogia di Niklas Natt och Dag, ci mette di fronte ad un paesaggio storico e culturale insolito ma di grande fascino.

In questo ultimo atto della trilogia lo scrittore svedese riunisce i fili pendenti per tessere una trama di grande impatto portandoci alla fine della storia di Jean Michela Cardell, Emil Winge, Anna Stina Knapp, personaggi che abbiamo cominciato ad amare e anche di sciagurati come Tycho Ceton e i perversi accoliti della società segreta degli Eumenidi che abbiamo odiato sin dall’inizio del primo libro.

Tutti gli intrighi e i giochi di potere che soggiacciono alla trama sono pienamente comprensibili solo a grandi conoscitori della storia svedese ma noi ci lasciamo sedurre da una vicenda di vendette, ritorsioni e di volontà di seguire la propria coscienza, come succedeva nei grandi romanzi ottocenteschi dove la vita pulsava anche nei vicoli oscuri e nelle periferie sordide dimenticate da Dio.

In “1794” abbiamo lasciato Cardell che si macera nel rimorso di aver causato l’incendio che provocato la morte dei gemelli di Anna Stina Knapp. “E’ ustionato in modo grave ma è la coscienza a bruciare più delle cicatrici.”

Anna Stina Knapp è riuscita rocambolescamente a ricevere alla cospiratrice Magdalena Rudenschold una lettere con l’elenco dei cospiratori verso la reggenza e questa missiva scatena una caccia che connota l’intero romanzo mettendo in contrapposizione che vuole la lettera per ricattare i governanti e chi la cerca per altri scopi, forse anche più destabilizzanti o forse anche per rendere più robusto il potere.

In questo panorama morale in disfacimento dove nessuno può fidarsi del prossimo vediamo lottare per la sopravvivenza tenti piccoli personaggi che però diventano la grande attrattiva di un infinito presepe laico, innevato e freddo ma anche caldo e umido come la Stoccolma del 1795.

Come spesso avviene, il romanzo storico ha anche lo scopo di parlare dei nostri tempi, con l’artificio retorico dei raccontare vicende antiche e “1795” non è un’eccezione alla regola:

Fate buon uso di questo periodo di grazia. Non perdete tempo. Mettete quelli che sanno scrivere tra i vostri uomini a sobillare i giornali, con lamentele su mendicanti e vagabondi, e assicuratevi che vengano stampate. Guidate l’opinione pubblica.”

dice con fermezza Johan Erik Edman, segretario del cancelliere di giustizia ma ci è molto familiare perché è un ordine che abbiamo sentito spesso anche duecento anni dopo.

Sono due i livelli su cui si articola “1795” e nel complesso l’intera trilogia, c’è il livello dei poveracci che affollano i posti più malfamati di Stoccolma, vivendo all’addiaccio e sfangando la vita giorno per giorno, facendo anche i commerci più turpi e i gentiluomini implicati in mille complotti e diecimila perversioni e corruzioni.

Nella contrapposizione tra i due mondi non possiamo non simpatizzare per i primi, sempre vittime di soprusi e di inutili cattiverie, a volte difesi da uomini puri come Cardell ma ognuno dei personaggi ha il suo interesse che non sempre coincide con quello dei suoi alleati per cui ci troviamo pagina dopo pagina in situazioni ambigue e suscettibili di repentini cambiamenti perché l’Uomo ha sempre un “cuore di tenebra.”

Meno grandguignolesco dei libri precedenti “1795” ha il suo fascino soprattutto nel mostrare personaggi molto complessi e non sempre facilmente schierabili sia nel campo dei buoni sia nel grande novero dei cattivi, mostrando l’ambiguità innata nella nostra specie, come dichiarato seplicitamente nella citazione del marchese de Sade posta all’inizio del libro

Chi terrà il filo, in questo dedalo oscuro in cui le passioni ci trascinano?”

Trilogia corale con tanti protagonisti, la saga di Niklas Natt och Dag mette in luce soprattutto Cardell, ex artigliere reduce della battaglia di Svenksund dove perse il braccio sinistro, in seguito si arruolò nella guardia civica.

Uomo con tanti dubbi e molte ombre, Cardell è il perno di tutte le vicende raccontate in questi tre libri tessuti con la stessa materia con cui sono fatti gli incubi e malgrado sia al centro di mille intrighi, riuscirà a capire come muoversi nella letale Stoccolma in preda ad un’instabilità politica ed istituzionale che favorisce i più biechi intrighi.

Devo dire che dopo più di 1500 pagine dell’intera saga mi mancheranno molto Cardell, Anna Stina Knapp, Emil Winge e il loro mondo così duro e severo ma anche tanto ricco di umanità, nascosta sotto abiti sdruciti e cadenti, come la città di Stoccolma che alla fine emerge come la vera e incontrastata protagonista dell’opera del discendente dalla più antica famiglia aristocratica svedese.

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Niklas Natt och Dag


è il discendente della piú antica famiglia aristocratica svedese, da tempo decaduta. Vive a Stoccolma con la moglie e i figli. Nel 2019 Einaudi ha pubblicato 1793, il suo esordio e primo libro di una trilogia su Stoccolma che ha cambiato il thriller storico. Nel 2020 ha pubblicato il secondo libro, 1794 e nel 2022, il terzo, 1795.