7


Autore: Cataldo Scatamacchia

Editore:​ Porto Seguro Editore

Genere: ​Thriller

Pagine: ​180

Anno di pubblicazione: ​2022

Sinossi. La Capitale è martoriata da diversi episodi connessi al mondo del satanismo e dell’occulto: furto di oggetti sacri, vilipendio di cadavere, sedute spiritiche e messe nere. La Questura teme conseguenze giuridiche, la Santa Sede presagisce contraccolpi sociali; entrambe lavorano cooperando, ma questo non basta. Il mosaico dei fatti necessita di una figura esperta e super partes, e a ricoprire questo ruolo sarà Ettore Borgia. Classe 1981, laureato in Criminologia con il massimo dei voti e ricercatore zelante della verità, Ettore diventerà la chiave di volta collocandosi nel sottile spazio che separa il reale dall’immaginario, il lecito dall’illecito, la luce dall’oscurità. In 7. Il Marchio l’autore, attraverso una scrittura e uno stile scorrevole cerca di scardinare i paradossi legati alle sette sataniche e alle loro pratiche, un fenomeno sociale realmente pericoloso e di grande attualità. Un romanzo da leggere per immergersi in contesti e scenari oscuri.

 Recensione di Alessio Balzaretti


Un esordio letterario convincente è ormai una pietra rara da scovare nello scenario editoriale attuale dove, a dettare legge, ci sono rigide e spietate leggi di mercato.

Sostanzialmente, le case editrici non possono sbagliare un colpo e credo che Porto Seguro, abbia fatto davvero centro.

Ettore Borgia, protagonista criminologo, dopo anni spesi alla ricerca di un impiego che gli permettesse di mettere in pratica ciò per cui aveva studiato tanto, decide di piegarsi alla cruda realtà e si butta nel mondo del lavoro occasionale senza grandi gratificazioni.

Un tragico evento familiare gli apre le porte di un impiego al Vaticano e, in una città come Roma, una chance di questo tipo, significa avere per le mani la possibilità di sistemarsi professionalmente per la vita.

Venendo da una famiglia molto credente, non è difficile per lui calarsi nella realtà che lo aspetta ma, nel suo lavoro di archivista, non può fare a meno di appassionarsi a certe documentazioni legate ai riti e alle correnti religiose più estreme, che spesso sono state materia di studio nel campo criminologico a lui tanto caro.

Entrato nelle grazie del Cardinale Gutierrez e affiancato dal suo Vicario, Ettore Borgia viene segnalato alla Procura Romana come figura tecnica esperta di esoterismo ed occulto. 

Questo gli aprirà le porte di una collaborazione con l’Ispettore Penelope Tancredi riguardoun’indagine su alcuni furti di oggetti sacri che fanno pensare ad una setta satanica emergente che si prepara a mettere in scena pericolosi rituali di iniziazione.

La strada che percorreranno Ettore e Penelope sarà impervia e piena di difficoltà, dove il loro intuito non sempre sarà sufficiente a tenere il passo di chi trama alle loro spalle.

Come spesso succede però, saranno i piccoli particolari, quelli apparentemente insignificanti, ad aprire gli occhi ad Ettore su chi sia il vero regista degli orrori che giorno dopo giorno si materializzano di fronte agli inquirenti.

Il finale sarà un faccia a faccia carico di tensione emotiva che si potrà risolvere solo con un lavoro di squadra.

7 è un thriller di qualità, che indaga il mondo delle sette sataniche di stampo italiano e lo fa attraverso le parole di Cataldo Scatamacchia che, prima di essere uno scrittore emergente, è un Criminologo laureato in Sociologia.

Questa sottolineatura, che a qualcuno potrà suonare come una sviolinata senza senso, è invece essenziale per dare spessore ad un romanzo dai contenuti interessanti, non solo per quanto riguarda l’argomento spinoso, ma anche per i passaggi procedurali che Cataldo, forte del proprio bagaglio culturale, riesce a spiegare in maniera chiara e fluida.

Un libro snello, che si legge quasi d’un fiato, ma che lascia intravedere tanto futuro per i suoi personaggi e per le loro indagini che richiamano, con le dovute proporzioni, gli scenari di best seller del calibro di Angeli e Demoni, con l’augurio a Cataldo Scatamacchia di avere lo stesso successo di Dan Brown.

Cataldo Scatamacchia


classe 1988, è laureato in Sociologia e specializzato in Scienze Criminologiche per l’Investigazione e la Sicurezza. Attualmente vive a Milano con la sua famiglia. Lavora presso un istituto di credito ed è un appassionato lettore di generi fantasy e thriller. 7 è il suo primo romanzo.

INTERVISTA


Ciao Cataldo, parto subito facendoti i complimenti per il tuo romanzo d’esordio, ma aggiungo quelli per i tuoi studi di Sociologia e Criminologia che sono senz’altro un valore aggiunto per chi aspira, come te, a diventare uno scrittore di genere.

Nella prima domanda di questa mini intervista ti chiedo quindi dove affondano le radici di 7? Da dove arriva l’ispirazione per la stesura del tuo romanzo?

7 è figlio di una voglia latente di scrivere, di progettare, di liberare una fantasia chiusa in una scatola della vita troppo piccola e scricchiolante. Da tempo ero alla ricerca di una finestra con affaccio oltre la routine della quotidianità, che potesse darmi la possibilità di viaggiare pur stando dentro casa. Per anni ho curato la stesura di storie, ambientazioni e regolamenti di giochi di ruolo, rimanendo puntualmente appagato dai risultati e riscontrando un sincero apprezzamento da parte degli utenti. All’inizio del 2022 ho deciso che la finestra doveva diventare un’ampia vetrata e così mi sono immerso interamente in un progetto di “ristrutturazione” del modo di scrivere, cercando di immaginarmi dall’altra parte, chiedendomi, da lettore, cosa mi avrebbe catturato senza calpestare sentieri già percorsi da altri autori.

Nella seconda domanda non posso evitare di chiederti quanto c’è di te nel protagonista, Ettore Borgia, un criminologo professionalmente poco realizzato, che si trova catapultato in una storia quasi surreale.

Indubbiamente Ettore Borgia è parte di me. Tengo a precisare che il protagonista non è il mio alter ego, non è colui che avrei voluto essere a tutti i costi. Ammetto però che mi piacerebbe vivere per una volta i suoi brividi e le sue suspense. Ho voluto catalizzare in questa figura tante sfaccettature della mia vita, partendo da eventi vissuti, fantasie ricorrenti, frammenti di gente a me vicina e perché no, anche qualcosa di inconscio che durante la scrittura è venuto a galla intrufolandosi furtivamente tra la trama del romanzo.

Per introdurre la terza domanda, devo ammettere che la storia da te raccontata, si conclude, ma lascia aperta una porta enorme sul futuro dell’indagine, cosa purtroppo realistica se accostata al mondo delle sette sataniche di cui si conosce sempre molto poco. A quando il seguito?

Come ogni fenomeno sociale, anche le pratiche collegate all’occulto, ed in particolare al satanismo, non possono essere racchiuse in 180 pagine. Avevo voglia di accompagnare il lettore in una scoperta graduale dell’argomento, rendendolo parte attiva del racconto tramite le voci dei personaggi che ruotano intorno al protagonista. Alcuni di questi infatti, incontrano il fenomeno per la prima volta, ponendo continue domande per interpretare al meglio ciò che viene narrato.

Ci sarà un seguito? Sì, assolutamente. Ho progettato le vicende di Ettore pensando ad una macchia d’olio che lentamente si espande, penetrando le scanalature del pavimento fino a coprire la più vasta superficie possibile.

Concludo sottolineando, per chi leggerà il tuo libro, che troverà un linguaggio molto curato ed esplicativo anche riguardo le procedure di indagine e le valutazioni tecniche che spesso vengono omesse da molti autori, poiché di rischiosa pesantezza. Tu sei riuscito, a mio parere, a sintetizzarle in maniera elegante. Bravo!