Un’indagine di Einstein a Stoccolma
Autore: Massimiano Bucchi
Editore: Bompiani
Genere: giallo
Pagine: 160
Pubblicazione: 22 giugno 2022
Sinossi. Dicembre 1925. A Stoccolma, per festeggiare i venticinque anni del premio Nobel, stanno per arrivare i più grandi scienziati del mondo, tra cui Albert Einstein. Ma a pochi giorni dalla cerimonia un delitto sconvolge l’Accademia Reale delle Scienze di Svezia. Albert e il suo allievo Leó si trovano loro malgrado coinvolti in un caso intricato e singolare: il conto dei morti sale e gli omicidi sono ispirati ad alcuni celebri esperimenti scientifici. Forse qualcuno vuole impedire l’incontro tra le menti più brillanti dell’epoca? Qual è il vero motivo per cui gli scienziati sono stati riuniti nel venticinquesimo anniversario del premio? E che cosa c’è scritto nella lettera segreta che il fondatore del premio Alfred Nobel ha lasciato insieme al proprio testamento? Toccherà ad Albert cercare di capire se si è scatenata una sanguinosa lotta di potere all’interno dell’Accademia, o se è in gioco qualcosa di più grande, magari addirittura il destino del mondo. Massimiano Bucchi scrive un giallo classico con un protagonista d’eccezione, attingendo a oltre vent’anni di ricerche originali negli archivi del premio Nobel.
Recensione di Sara Zanferrari
Stoccolma, dicembre 1925, 25^ anniversario del premio Nobel, in arrivo in città i più grandi scienziati del mondo. Ma mentre la città si prepara a festeggiare, ecco l’imponderabile: alcuni scienziati già premiati vengono uccisi. La mano presto si capirà essere la stessa e avere inoltre un singolare senso dell’umorismo, dato che pare ispirarsi ad alcuni fra i più celebri esperimenti scientifici.
Sulle tracce del misterioso assassino un detective d’eccezione: è infatti lo stesso premio Nobel Albert Einstein, assieme all’allievo Leó Szilárd, a cercare di dipanare la matassa, dimostrando di saper applicare, la sua universalmente riconosciuta genialità non solo nel campo delle scienze, ma anche nella vita “quotidiana”.
Massimiano Bucchi, direttore del Master in Communication of Science and Innovation dell’Università di Trento e già autore di diversi saggi e romanzi, con questa nuova storia poliziesca accompagna i suoi lettori indietro nel tempo ad incontrare famosi personaggi realmente vissuti e su cui l’autore possiede grandi conoscenze, attingendo, per questo romanzo frutto d’invenzione ma basato su fatti e persone realmente esistite, a vent’anni di ricerche da lui condotte sulla storia e gli archivi del Premio Nobel.
Chi vorrà mai la morte di questi importanti scienziati?
Perché vuole, evidentemente, impedire che si incontrino in occasione del venticinquesimo anniversario del premio?
E cosa c’è scritto nella misteriosa lettera, di cui quasi nessuno conosce l’esistenza, che Alfred Nobel ha lasciato a margine del proprio testamento?
Sono questi i quesiti a cui Einstein dovrà trovare una risposta in questo romanzo che già nel titolo stesso richiama una delle più celebri frasi dello scienziato
“Dio non gioca a dadi”,
che lui disse durante una discussione sulla meccanica quantistica.
Un giallo che saprà avvincere sia gli amanti del genere, sia gli appassionati della scienza e della storia attraverso la sua ambientazione e collocazione originali.
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Massimiano Bucchi
Massimiano Bucchi è professore ordinario di Scienza, Tecnologia e Società all’Università degli Studi di Trento. È stato visiting professor in Asia, Europa, Nord America e Oceania. I suoi libri sono stati pubblicati in oltre venti Paesi. Tra i più recenti Come vincere un Nobel (Einaudi, 2017, in uscita negli USA per MIT Press); Sbagliare da professionisti (Rizzoli, 2018); Io e Tech (Bompiani, 2020). Collabora con il Corriere della Sera e con la trasmissione televisiva Superquark.
A cura di Sara Zanferrari