Isole di sangue 🩸
Autore: James Kestrel
Editore: Bompiani
Traduzione: Alfredo Colitto
Genere: Thriller
Pagine: 432 p. R
Anno di pubblicazione: 2022
Sinossi. Novembre 1941. Joe McGrady sta vivendo la vita migliore possibile: lasciata la Marina si è stabilito a Honolulu e fa il poliziotto. Tutto sommato un lavoro tranquillo, giusto qualche rissa tra ubriachi, furti, crimini di poco conto, insomma. E poi c’è Molly, e la promessa di un futuro insieme. Ma una sera all’improvviso McGrady viene richiamato in servizio: nella tenuta di un ricco imprenditore dell’isola è stato scoperto un cadavere. Serve qualcuno che risolva la faccenda in fretta, senza troppo clamore. Ma la ricerca della verità è sempre rumorosa, e la vittima ha uno zio potente. Inizia così una caccia all’uomo attraverso il Pacifico, proprio quando le flotte del Sol Levante stanno per sferrare un attacco che cambierà la Storia.
“… non era di nessuna parte. Aveva visto Chicago, San Francisco, Norfolk e San Juan prima di compiere sei anni. E questo era solo il riscaldamento… aveva provato ad andare all’università … Quattro anni dopo si era ritrovato al punto di partenza… Il suo periodi ferma era finito mentre era a Honolulu e lì era rimasto… Questo è il posto dove ho vissuto più a lungo…
O sei di qui o non lo sei…”
Recensione di Loredana Cescutti
E Joe McGrady non si sentiva del tutto di lì, ancora.
“Non era mai rimasto in un posto abbastanza tempo da provare nostalgia quando se ne andava, Ora aveva un’idea di come ci si sentiva… Era la prova di essere parte di qualcosa.”
Thriller, noir, giallo scuro, narrativa storica. “Isole di sangue” è forse anche molto di più.
Mi sono stupita di come da subito ne ho avvertito il richiamo e come, già dopo un paio di pagine di anteprima ormai mi era diventato impensabile abbandonarlo e rimandarne la lettura nonostante l’ambientazione e il contesto storico.
Sapevo che non poteva andare tutto bene, perché questo è sì un romanzo quindi con tanto di inventato, ma ero ben conscia che la STORIA fosse vera.
Sì, perché le storie si lasciano raccontare e arricchire con la propria immaginazione mentre, la STORIA che si è abbattuta nei secoli sul mondo, quella che ha fatto cambiare punti di vista in svariate occasioni, che ha creato confini, che ha fatto nascere spaccature, che ha devastato vasti territori e che ha lasciato sul suo cammino milioni e milioni di morti beh, quella STORIA è tutta vera perché lì, nel passato, non c’è nulla che ci permetta di tornare indietro e fare cambiamenti.
Perché quella STORIA non si può aggiustare.
Possiamo solo andare avanti e provare a non commettere altri errori, affinché nulla di ciò che è stato si ripeta.
Ed è così che inizia questo romanzo, con un omicidio. Un’indagine che per la cittĂ appare come un po’ piĂą di un qualcosa di routine e che, sarĂ destinata a cambiare ancora una volta la vita di Joe ma anche quella del mondo
“Sa quante persone vivevano qui?
No.
Nessuno lo saprĂ mai.
Nessuno conterà ma i morti.”
Una prosa asciutta che ti trascina dentro i meandri della sofferenza più profonda, che ti conduce al limite, che in piena consapevolezza ti guarda e ti lascia lì, in preda alla paura, di fronte alla possibilità di perdere tutto, compreso te stesso perché la guerra non guarda in faccia nessuno, senza pietà per la quale non c’è nemmeno lo spazio.
Un’atmosfera che nonostante la paura, nonostante la cognizione di essere ad un passo dall’essere ucciso, in un modo o nell’altro, comunque ti tiene a galla, sospeso, nell’apparentemente inutile speranza di potercela fare.
Di nuovo.
Miracolosamente.
Solo per portare a termine ciò che ti eri imposto.
Per mantenere una promessa.
“… aveva perso la speranza in modo così totale, che a volte dimenticava ciò che gli era stato tolto.”
A McGrady non resti indifferente perché è un qualcosa di inevitabile.
D’altronde, come fai a girati dall’altra parte davanti ad un uomo che ha dovuto ricostruire sĂ© stesso così tante volte da averne perso il conto, al quale hanno tolto tutto come si fa con l’agnello sacrificale, a cui è stato impedire di avere una vita per una stupida roulette, per una coincidenza e che nonostante tutto, si è rotto, dentro e fuori, ha bruciato la sua anima in così tante occasioni da non riuscire a riconoscersi ma che, però, non ha mollato e non si è mai arreso, nel tentativo di fare la cosa giusta?
“Quanto si era diffuso il segreto? Poteva essere contenuto, o bisognava annullare tutto?”
Kerstrel si è dimostrato un autore estremamente capace nel riuscire a intersecare i fili della SUA storia assieme a quelli DELLA storia che ha sconvolto il mondo, dando al lettore la sensazione di trovarvisi in mezzo in prima persona.
Una prospettiva devastante che a specchio ti arriva, la senti, la vivi e ne percepisci tutta la sofferenza, la pesantezza di un’atmosfera così asfissiante che finisci per avvertirla nelle narici, nel cuore, nell’anima.
Allo stesso modo però riesci ad entrare anche nella testa di Joe e riesci ad accedere nel suo lato più intimo, quello che non mostra a tutti, quello che può renderlo debole difronte al nemico ma che è anche la parte più bella di una persona che ha dovuto venire a patti con ciò che ha fatto per non continuare a logorarsi fino all’inevitabile, possibile, epilogo.
“Tutti avevano molto ruoli da interpretare.”
La costruzione dei personaggi è minuziosa, la descrizione degli ambienti e dei fatti è precisa, minimalista, essenziale, spuria se vogliamo e, sempre carica di quel qualcosa in più che ti fa avere voglia di continuare la lettura con determinazione e anche con il desiderio di sapere, pur essendo consapevole che certi fatti sono incontrovertibili.
Consapevole che i bombardamenti ci saranno, che le bombe atomiche saranno sempre pronte lì a fare la loro comparsa, che la guerra è un fatto ormai assodato e che i morti e i superstiti sono stati una realtà .
Tu lettore non riuscirai a mettere da parte questo libro massiccio in dimensioni ma anche ricco di corpo, pieno, importante, portavoce di messaggi di speranza nonostante il sangue che si verserĂ al suo interno.
I tempi sono scanditi dai fatti, le pause dai periodi di stasi fra un attacco e l’altro e i silenzi, sono il frutto di grandi e profonde riflessioni, che conducono il lettore per mano, alla scoperta di quella che almeno per quanto mi riguarda, io ricorderò come un gran bel romanzo.
Il finale poi, è un seme di speranza lanciato al volo, destinato a chi avrà voglia di afferralo col cuore.
“Se vogliamo un mondo migliore, dobbiamo cominciare migliorando noi stessi.”
Chi ama la storia e chi ama le belle storie intrise di storia non potrĂ fare a meno di leggerlo.
Buona lettura!
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James Kestrel
Dopo essere stato proprietario di un bar, investigatore per difensori pubblici e insegnante di inglese, James Kestrel esercita come avvocato in tutta l’area del Pacifico. Marinaio e viaggiatore del mondo, ha vissuto a Taiwan, New Orleans e in una città fantasma del Texas occidentale. Vive a Volcano, Hawaii.