(Recensione di Gian Luca Antonio Lamborizio)
Autore: Francesco Gungui
Editore: Giunti
Genere: narrativa
Pagine: 210
Anno pubblicazione: 2017
Da giugno in libreria, Tutto il tempo che vuoi (Giunti Editore) è l’ultimo romanzo del giovane ma già prolifico scrittore milanese Francesco Gungui.
“Un mutuo per un bilocale in centro, un lavoro da editor in un grande gruppo editoriale, una fidanzata di lungo corso, il progetto di un figlio.
Per Franz, 36 anni, la vita, almeno sulla carta, sembrerebbe avviata sui binari giusti. Fino a che tutto crolla all’improvviso: il suo capo gli dà il benservito per aver rifiutato un romanzo erotico che sta scalando le classifiche per la concorrenza, mentre a casa Lucia lo aspetta in lacrime.
Di punto in bianco Franz è costretto a inventarsi un piano B e ripartire dal via.
Unica àncora di salvezza: la passione per la cucina. Da ghostwriter a ghostchef, da giovane uomo in carriera ad affittacamere, fino all’incontro con Camilla, madre divorziata di un ragazzino preadolescente, e ancora scottata dalla sua ultima relazione.
Ma proprio quando le cose sembrano sul punto di raddrizzarsi, un altro colpo di scena rischia di far saltare completamente i piani di Franz…”
Romanzo che sta a ulteriormente dimostrare, se mai ce ne fosse bisogno, che il panorama letterario italiano “giovane” è tutt’altro che in crisi, Tutto il tempo che vuoi è una storia fresca, ben scritta e piena di intelligente ironia sulla precarietà del mondo giovanile, sulla mutevolezza degli affetti e soprattutto delle situazioni e dei destini umani.
Spesso la vita, ci dice Francesco Gungui, ha in serbo per noi dei piani che non possiamo neppure immaginare, e ci fa fare giravolte impensabili fino a pochi istanti prima. L’importante è non arrendersi mai e lottare perché comunque, nonostante le botte del destino, i nostri sogni, piccoli o grandi che siano, si possano avverare.
Il libro si legge benissimo e, in questo caso è un dato positivo, davvero tutto d’un fiato. Protagonisti delineati a tutto tondo e sicuramente empatici come raramente capita di trovarne. Gungui riesce a scrivere di cose profonde senza mai annoiare il lettore, anzi arricchendo il tutto con il suo finissimo “humor” e con pungenti note di costume che lo coinvolgono ancor di più.
Sullo sfondo compare spesso Milano, sempre più protagonista dei nuovi libri, sapientemente tratteggiata con poche, poetiche pennellate da chi sicuramente la ama parecchio.
Per me, che mi occupo in prevalenza di gialli o thriller, un’altra bella scoperta… evviva, non si finisce mai di conoscere nuovi, bravi scrittori!
Francesco Gungui (Milano, 9 luglio 1980) ha acquisito notorietà grazie a Mi piaci così, pubblicato nel 2008 da Mondadori, e alla saga fantasy-distopica Canti delle Terre Divise, iniziata nel 2013 e terminata nel 2014 con la prima trilogia per poi riprendere nel 2016 con il prequel, edito da Fabbri Editori. Nel 2015 continua il suo lavoro con Fabbri Editori con il suo ultimo lavoro, un romanzo per ragazzi, intitolato Con te ho imparato a volare.
Gian Luca A. Lamborizio. Giornalista e addetto stampa. Alessandrino di nascita e milanese di adozione, è autore di testi di narrativa e collabora con alcune testate giornalistiche, tra cui Affaritaliani.it e MilanoNera, diretta dallo scrittore Paolo Roversi.