Fairy tale




 FAIRY TALE


Autore: Stephen King

Editore: Sperling & Kupfler

Traduttore: Luca Briasco

Pagine: 677

Genere: Dark fantasy

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. Un ragazzo, il suo cane, la discesa in un mondo magico e oscuro. Benvenuti nel lato oscuro del «c’era una volta». Charlie Reade è un diciassettenne come tanti, discreto a scuola, ottimo nel baseball e nel football. Ma si porta dentro un peso troppo grande per la sua età. Sua madre è morta in un incidente stradale quando lui aveva sette anni e suo padre, per il dolore, ha ceduto all’alcol. Da allora, Charlie ha dovuto imparare a badare a entrambi. Un giorno, si imbatte in un vecchio – Howard Bowditch – che vive recluso con il suo cane Radar in una grande casa in cima a una collina, nota nel vicinato come «la Casa di Psycho». C’è un capanno nel cortile sul retro, sempre chiuso a chiave, da cui provengono strani rumori. Charlie soccorre Howard dopo un infortunio, conquistandosi la sua fiducia, e si prende cura di Radar, che diventa il suo migliore amico. Finché, in punto di morte, il signor Bowditch lascia a Charlie una cassetta dove ha registrato una storia incredibile, un segreto che ha tenuto nascosto tutta la vita: dentro il capanno sul retro si cela la porta d’accesso a un altro mondo. Una realtà parallela dove Bene e Male combattono una battaglia da cui dipendono le sorti del nostro stesso mondo. Una lotta epica che finirà per vedere coinvolti Charlie e Radar, loro malgrado, nel ruolo di eroi. Dal genio di Stephen King, una nuova avventura straordinaria e agghiacciante, una corsa a perdifiato nel territorio sconfinato della sua immaginazione.

 Recensione di Kate Ducci


Torna Stephen King e torna in una chiave non inedita, ma che prende con decisione le distanze dai percorsi a cui ci ha abituati.

Nella prima parte di questo lungo romanzo, sfodera le sue armi migliori: la sua capacità, unica, inconfondibile, di parlare di amicizia come nessun altro sa fare, strappando sorrisi, lacrime e una sensazione di strana nostalgia che imprigiona chi legge.
E delle sfumature dell’amicizia, dei suoi mille volti, ha parlato approfonditamente in ogni storia precedente, a volte offrendo le stesse dinamiche, ma mai la stessa storia, mai le stesse emozioni: amicizia tra bambini, tra adolescenti, tra anziani e ragazzi (ne troviamo un bellissimo esempio all’inizio di questo nuovo romanzo, che fa pensare agli amanti del Re a un’altra bellissima storia: Cuori in Atlantide), tra uomo e donna; ma questa volta ci sorprende con un rapporto insolito, struggente, meraviglioso, tra un ragazzo che è rimasto presto orfano di madre e un cane anziano, vicino alla morte.

Charlie, il protagonista, fa di tutto per salvare il suo fedele amico, conducendo il lettore in un mondo sconosciuto, ma a braccetto con sensazioni note. Perché Radar, con il suo pelo imbiancato dall’età e la sua andatura zoppicante, ci ricorda il valore enorme della fiducia, dell’amore incondizionato.

La seconda parte del romanzo, che spinge Charlie a cercare di salvare Radar, memore di un patto fatto con se stesso – affinché un Dio invisibile salvasse suo padre dall’alcolismo, è un tuffo nel Fantasy, genere al quale King ha sempre strizzato l’occhio, ma senza immergervisi totalmente. Eppure lo fa con capacità sorprendente, con quel suo stile che non può essere ingabbiato in un genere, perché sarebbe riduttivo, comprendendoli tutti.
Con un’ottima narrativa e i sentimenti a guidarci in terre ignote, eppure così famigliari, attraversiamo con Charlie e Rader un nuovo mondo, irreale quanto possibile, ostile quanto accogliente, ricordandoci che un patto è un patto, anche se è stato un bambino impaurito a siglarlo con un’entità in cui non crede, ma che spera esista.

E se suo padre è tornato a essere presente come lo era un tempo, se le sue preghiere sono state ascoltate, Charlie non perde tempo a chiedersi se sia stato un caso, ma rispetta l’impegno preso, perché quando si è fedeli a qualcuno, lo facciamo principalmente nel rispetto di noi stessi.

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Stephen King


(Portland, 21 settembre 1947) è uno scrittore e sceneggiatore statunitense, uno dei più celebri autori di letteratura fantastica, in particolare horror, del XX e XXI secolo. Scrittore prolifico, nel corso della sua carriera, iniziata nel 1974 con Carrie, ha pubblicato oltre ottanta opere, anche con lo pseudonimo di Richard Bachman fra romanzi e antologie di racconti, entrate regolarmente nella classifica dei best seller, vendendo complessivamente più di 500 milioni di copie. Buona parte dei suoi racconti ha avuto trasposizioni cinematografiche o televisive, anche per mano di autori importanti quali Stanley Kubrick, John Carpenter, Brian De Palma, J. J. Abrams, David Cronenberg, Rob Reiner, Lawrence Kasdan, Frank Darabont, Taylor Hackford e George A. Romero. Pochi autori letterari, a parte William Shakespeare, Agatha Christie e Arthur Conan Doyle, hanno ottenuto un numero paragonabile di adattamenti. A lungo sottostimato dalla critica letteraria, tanto da essere definito in maniera dispregiativa su Time “maestro della prosa post-alfabetizzata”, a partire dagli anni novanta è iniziata una progressiva rivalutazione nei suoi confronti. Grazie al suo enorme successo popolare e per la straordinaria capacità di raccontare l’infanzia nei propri romanzi è stato paragonato a Charles Dickens, paragone che lui stesso, nella prefazione a ‘Il miglio verde’, pubblicato a puntate nello stile di Dickens, ha sostenuto essere più adeguato per autori come John Irving o Salman Rushdie.