MORTE A KABUL
Autore: Alison Belsham, Nick Higgins
Editore: Newton Compton
Traduzione: Riccardo Ferrigato, Enrico Bucci
Genere: Thriller
Pagine: 352
Anno di pubblicazione: 2022
Sinossi. Kabul, 2003. La città è senza regole: le truppe della NATO lottano con le bande criminali per il controllo delle strade, e l’unica sicurezza viene dalle armi. Quando il corpo di un soldato inglese viene ritrovato nel tristemente celebre “cimitero dei carri armati”, la polizia di Kabul chiede aiuto per l’indagine e Alasdair “Mac” MacKenzie, un ex agente della polizia di Londra, viene assegnato al caso. La morte del soldato nasconde chiaramente più di ciò che sembra: cosa ci faceva così lontano dalla sua base nel bel mezzo della notte, da solo? Anche la giornalista investigativa Baz Khan, americana di origine afghana, è a Kabul, in cerca di uno scoop. Diversi oggetti preziosi e reperti archeologici inestimabili stanno scomparendo nel caos che regna in città; Baz è determinata a scoprire chi c’è dietro questi misteriosi furti, per impedire che la sua terra natale sconvolta dalla guerra venga ulteriormente depredata. Ben presto le indagini di Mac e Baz si incrociano, e i due scoprono di essersi immischiati in una faccenda molto più grande di loro…
Morte a kabul
A cura di Denise Antonietti
Recensione di Denise Antonietti
https://deniseantonietti.wordpress.com
Quando uno pensa all’Afghanistan, seduto sul proprio bel divano in un salotto occidentale, pensa principalmente a soldati e talebani così come ce li hanno restituiti per anni i telegiornali.
Ma l’Afghanistan non è solo questo, e lo dimostra il fatto che soldati e talebani, nel romanzo di Belsham e Higgins, ci entrano solo di sguincio. Grazie all’esperienza sul campo di Higgins, Kabul ci viene restituita come un mosaico di tessere tra le più disparate, spesso incoerenti, ma che mostrano un’immagine molto più vera e complessa della fotografia piatta che viene confezionata dall’informazione occidentale.
La metropoli è un ammasso di locali per soli occidentali, bordelli, posti di blocco, poliziotti buoni e poliziotti corrotti, resti di antico splendore e di guerre dimenticate.
E’ su questo sfondo che si intrecciano le ricerche di MacKenzie, ex poliziotto di origini scozzesi che deve indagare sull’omicidio di un soldato inglese, e di Baz Khan, giornalista a caccia di uno scoop su dei reperti archeologici rubati.
Con capitoli a focalizzazione alternata su Baz e Mac, gli autori ricostruiscono un quadro molto più complesso di quello che possa sembrare all’inizio.
L’indagine arriverà prima a far scontrare (letteralmente, direi) i due protagonisti, per poi indurli a collaborare quando si renderanno conto che le loro ricerche in apparenza così lontane in realtà hanno molti punti di contatto.
Con una scansione temporale rigorosa che dà ritmo all’indagine, l’aggiunta di elementi dosata con sapiente parsimonia e un ritmo narrativo che non arriva mai a distendersi del tutto, Belsham e Higgins riescono nell’impresa di trascinare il lettore fino all’ultima pagina senza fargli mai riprendere fiato, senza tuttavia mai tralasciare credibilità e verosimiglianza.
Un thriller consigliato a tutti quelli che amano le avventure a ritmo serrato e che vogliono scoprire alcuni aspetti dell’Afghanistan che vanno un poco oltre i titoli dei giornali.
Postilla:
Mi sembra importante riportare la nota degli autori in coda al romanzo:
“Nick si innamorò dell’Afghanistan circa venti anni fa. Alison se ne è innamorata scrivendo questo libro.
Da quando abbiamo iniziato a lavorare al progetto, l’Afghanistan è stato colpito dalla peggiore crisi umanitaria della propria storia. È straziante vedere cosa stia accadendo in quel luogo. Non c’è molto che possiamo fare, ma ci siamo impegnati a donare il 10% dei diritti d’autore di questo libro a Afghanaid.
Afghanaid è un’associazione umanitaria britannica e un’organizzazione per lo sviluppo che lavora in Afghanistan da quasi quarant’anni, costruendo servizi di base, migliorando la qualità della vita e sostenendo i diritti di donne e bambini, aiutando le comunità e prestando soccorso di fronte alle emergenze umanitarie. Con anni di esperienza, la loro squadra afghana ha una profonda conoscenza delle questioni locali, culturali ed etniche e si è guadagnata fiducia e rispetto tra le comunità che serve.
Il loro lavoro è oggi più fondamentale che mai.”
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Alison Belsham, Nick Higgins
Alison Belsham, scrittrice e sceneggiatrice, è stata finalista alla BBC Drama Writer competition e con Il tatuatore, il suo thriller d’esordio, ha vinto il Bloody Scotland Crime Writing, uno dei più prestigiosi premi del genere crime. La Newton Compton ha pubblicato anche Il ladro di tatuaggi, L’imbalsamatore e, con Nick Higgins, Morte a Kabul.
Nick Higgins, suo fratello, ha lavorato in Afghanistan dal 2003 al 2007 come consulente per la sicurezza in numerosi progetti che hanno coinvolto le Nazioni Unite, l’ambasciata americana e varie compagnie militari private.