Ritratto di giovane donna




 Ritratto di giovane donna con mostri


Autrice: Pola Oloixarac

Traduzione: Silvia Sichel

Genere: Narrativa

Pagine: 165

Editore: Ponte Alle Grazie

Anno: 2022

Sinossi. Mona è peruviana, ha scritto un romanzo di grande successo, è incline a un’ironia feroce e all’abuso di alcol e psicofarmaci e al momento vive in California, dove è apprezzata dal mondo accademico soprattutto in quanto «donna e di colore». Quando viene inaspettatamente candidata al più importante premio letterario d’Europa, intravede la possibilità di sfuggire alla sua «cattività» americana e alla quotidiana spirale di autodistruzione. Si trova così proiettata in un piccolo villaggio svedese non lontano dal Circolo polare, fra l’improbabile comunità internazionale dei letterati in gara per il premio: vengono dal Giappone, dalla Francia, dall’Armenia, dall’Iran, dalla Colombia, a formare uno zoo di vetro al cui interno fanno ciò che fanno di solito gli scrittori: si scambiano complimenti e pettegolezzi, coltivano invidie, mescolano riflessioni letterarie e sesso occasionale. Ma Mona sembra vedere attorno a sé le tracce inspiegabili di una violenza che non riesce a identificare – o sono i suoi demoni che l’hanno seguita fin lì? Segni inquietanti si susseguono fino all’apocalittico scioglimento…

 Recensione di Fiorella Carta


Dissacrante, ironico, un’occhiata al mondo degli autori da un punto di vista originale. Olga Oloixarac ha creato un personaggio che cammina insieme a noi all’interno di un’élite, quella dei finalisti di un grosso premio di letteratura. Mona viaggia su due binari, nel primo lucidità e coerenza, nel secondo, quello predominante, stordisce il lettore con elucubrazioni dettate dal suo stato confusionale dovuto a pasticche e insicurezza. 

Scrivere è un atto mistico, è trafficare energie, è dialogare con i mostri, è esorcizzare il limbo tra vivi e morti.”

Perché scrivere non è un percorso così lucido come pensa il lettore, a cui viene servita l’opera conclusa, ma non sempre conosce il cammino. 

Un caleidoscopio di culture, una violenza latente che scivola nei sogni di Mona. La sua anima fagocita il mondo e ne rimette difetti e oscurità. L’autrice permea tutto con una satira dissacrante. Mona, dall’America alla Svezia, dal caos al villaggio, porta con sé il suo mantello di scomodità e svela l’ipocrisia di un mondo, quello dei libri, dei premi, della scrittura, dell’invenzione. 

Un finale che riporta in superficie ogni malessere, che lascia il lettore perplesso, stupito, pensieroso. 

Il linguaggio dell’autrice è poliedrico, senza filtri, arriva dritto al punto. 

Questo romanzo è un viaggio, diverso, crudele, divertente e sfacciato. 

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Pola Oloixarac


( pseudonimo di Paola Caracciolo) è nata a Buenos Aires nel 1977. Il suo romanzo d’esordio, Le teorie selvagge, è stato un bestseller in Argentine a in molti altri paesi.  Nel 2010 “Granata” l’ha inserita fra le migliori giovani scrittrici di lingua spagnola. Oloixarac collabora regolarmente con il “New York Times”, il ” Telegraph ” e “Rolling Stone”.