Intrighi e morte sull’Adda
Autore: Antonio G. D’Errico
Editore: Frilli
Genere: Noir
Pagine: 224 p., R
Anno di pubblicazione: 2022
Sinossi. Un intrigo sulle sponde dell’Adda, nella provincia lombarda, tra Treviglio e Cassano D’Adda, in cui un avvenimento inaspettato mette in crisi la pace di un liceo di provincia. Il miraggio dei soldi facili, del divertimento assicurato a base di droghe e di sesso fanno di questo noir l’immagine realistica della cronaca dei nostri giorni. Il conflitto eterno tra l’amore promesso e l’instabilità dei sentimenti rende tragica la convivenza di due giovani studenti, che si rincorrono tra errori e pentimenti. Il commissario Albani si mette sulle tracce degli autori di delitti insoluti e dalla scuola muove le sue indagini e penetra nella realtà cittadina dei due paesi. C’è l’ombra del carcere i cui cancelli si aprono per chi non sa mettere un freno alle sue ossessioni. Eppure, uno spiraglio di luce potrebbe arrivare dall’amicizia che vince sull’amore folle e corrotto dal risentimento.
“La morte l’ho vissuta sempre con estrema difficoltà, un tremore insopportabile dell’anima e del corpo. Un’ossessione della mente.”
Un intrigo sulle sponde dell’Adda, nella provincia lombarda, tra Treviglio e Cassano D’Adda, in cui un avvenimento inaspettato mette in crisi la pace di un liceo di provincia. Il miraggio dei soldi facili, del divertimento assicurato a base di droghe e di sesso fanno di questo noir l’immagine realistica della cronaca dei nostri giorni. Il conflitto eterno tra l’amore promesso e l’instabilità dei sentimenti rende tragica la convivenza di due giovani studenti, che si rincorrono tra errori e pentimenti. Il commissario Albani si mette sulle tracce degli autori di delitti insoluti e dalla scuola muove le sue indagini e penetra nella realtà cittadina dei due paesi. C’è l’ombra del carcere i cui cancelli si aprono per chi non sa mettere un freno alle sue ossessioni. Eppure, uno spiraglio di luce potrebbe arrivare dall’amicizia che vince sull’amore folle e corrotto dal risentimento.
“La morte l’ho vissuta sempre con estrema difficoltà, un tremore insopportabile dell’anima e del corpo. Un’ossessione della mente.”
Intrighi e morte sull’Adda
A cura di Loredana Cescutti
Recensione di Loredana Cescutti
Sono entrata in questo romanzo noir per curiosità, dopo aver letto appena la prima frase, con l’intento di capire di cosa avessi vogliao bisogno… il problema è che poi, dopo l’inizio, non avevo più il desiderio di uscirne, di liberarmi, perché avevo capito di essere rimasta intrappolata fra le sue spire e, non riuscivo a far desistere la mia volontà dall’allontanarmi da quello che stavo assorbendo.
“Riteneva di essere colpevole solo di aver amato, come il cuore gli aveva suggerito; e quel suo amore era stato frainteso, tradito, violato con l’assenza, la lontananza e la presunzione di credersi al di sopra dei suoi sentimenti. La verità era evidente, pensava tra sé, e non poteva essere smentita.”
Due storie distinte ma fuse assieme, dolori dovuti ad assenze pesanti che hanno finito per stravolgere le vite di persone lasciate in balia di sé stesse.
Da questo romanzo, il bisogno di sopravvivenza urla per essere lasciato libero di trovare una sua strada.
È stato incredibile, come da subito lo stile mi abbia conquistata. La contrapposizione fra delicatezza, dolcezza, bontà d’animo e il bisogno incontrollabile di autodistruzione e maniacalità di controllo, danno vita a pagine profondamente e inequivocabilmente nere che però, cercano anche di sfumare verso qualcosa di più accettabile.
Cercano, nonostante tutto, di aiutare chi le legge, e forse anche chi le vive, a ritrovare la speranza.
“Dovrei trasformarmi in ogni cosa, per assecondare i suoidesideri, per sostenere le sue scelte, per vincere i suoi malesseri.”
La scrittura ha un suo ritmo, i personaggi hanno propriecaratteristiche peculiari, che rendono semplice l’empatizzare, soprattutto con alcuni, piuttosto che diffidare e temerne altri.
A fare da traino, la cospicua presenza del professore di religione del liceo e l’assenza, apparente, per assurdo, del commissario di polizia Albani.
“Ripete che non può stare senza di me! Che è cambiato! Che ha scelto il lavoro, serio, come gli avevo suggerito io. È convinto che abbia fatto tutto come gli ho suggerito, e non può accettare che gli voglia stare lontano.”
Assente ma presente, silenzioso o almeno di poche parole ma, sempre quelle giuste, sia quando si tratta di individuare le colpe, sia quando si tratta di rassicurare e agire a protezione. Insomma, un personaggio particolare che spero di poter ritrovare ancora.
“… per amicizia si fa ogni cosa, e un gesto importante fatto in un momento di bisogno ha molto più valore perché dura per sempre. È un sigillo che vale per tutta la vita.”
Temi importanti verranno affrontati all’interno di queste pagine, dal racket al controllo sulla donna, alla violenza psicologica, ma anche temi più puliti come l’amicizia e i rapporti familiari.
Grazie anche a tutti questi argomenti, le chiavi di lettura si sono rivelate molteplici e tutte molto interessanti. Sono convinta che leggendo, molti potrebbero identificarsi nelle storie, che toccano vissuti personali, emozioni intense e scorci di vita vicini a noi.
“Gli ho dato solo l’occasione di usarmi a suo piacimento, facendogli credere probabilmente di potermi trattare come un oggetto…”
Se ancora non avessi scritto abbastanza, a rendere la storia ancora più interessante, è sicuramente il piccolo paese di provincia, che si vedrà protagonista involontario di tutti questi accadimenti e che, ci accompagnerà mettendo il punto, in fondo.
Forse.
È stata veramente un’esperienza di lettura emozionante, piena, ricca e per certi versi gratificante. Ho adorato i discorsi delle amiche così puliti, colmi di speranza e di buoni sentimenti, privi di buonismo, ma moralmente obiettivi.
Naturalmente non ho potuto fare a meno di lasciarmi assorbire anche dalla solitudine di un uomo affranto, rimasto solo troppo presto e che cerca, per come può, di mantenere ciò che rimane di un legame con la figlia molto complicato, ma che si regge proprio sulla presenza della nonna paterna, che media e fa da tramite quotidianamente.
Ringrazio l’autore per come sia riuscito a farmi vivere veramente il romanzo che ho letto fra un venerdì sera e un sabato pomeriggio, con le sue parole che mi sono rimaste ancora ora in testa, e non fanno cenno di volermi abbandonare.
Buona lettura!
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Antonio G. D’Errico
autore prolifico che spazia nei vari campi della cultura. Poeta, scrittore e sceneggiatore. Premio Grinzane Pavese, nel 1998 e nel 2000. Nel 2008 con il noir ispirato alle attività delle sette sataniche, “Il Discepolo” (Fratelli Frilli Editori), ha conquistato il podio della giuria popolare al Premio Scerbanenco. Nel 2018 sempre con un noir, “Morte a Milano”. Ernest (Macchione editore), ha vinto il Premio Nazionale Rende. “Intrighi e morte sull’Adda” è il suo quarto noir. Ha scritto numerosi testi di argomento musicale. Nel 2011 pubblica la biografia di Eugenio Finardi, “Spostare l’orizzonte” (Rizzoli), scritta insieme al cantautore milanese e, nel 2015, esce presso Mondadori con la biografia di Pino Daniele, “Je sto vicino a te”. Sempre nel 2015 con l’editrice Arcana pubblica “Per rabbia e per amore”, neapolitan power e dintorni: una conversazione con i protagonisti dell’ondata creativa della neapolitan power, con le testimonianze di James Senese, Enzo Gragnaniello, Eugenio Bennato, Tony Esposito, Beppe Barra. Ha scritto inoltre la biografia di Marco Pannella, nel 2012, dal titolo “Segnali di distensione”. Ha scritto per il teatro insieme a Donato Placido, fratello di Michele, del quale ha redatto nel 2019 la biografia, dal titolo “Dio e il cinema”. Nel 2020 ha scritto il saggio di divulgazione scientifica “Il virus delle verità” (Santelli editore).