I nostri cuori perduti
Autore: Celeste Ng
Editore: Mondadori
Traduzione: Federica Aceto
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 348
Anno di pubblicazione: 2022
Sinossi. Bird è un ragazzino di dodici anni che vive a Cambridge, Massachusetts, con suo padre, un ex linguista ora impiegato nella biblioteca universitaria di fronte a casa. Sua madre, Margaret, una poetessa di origini cinesi, li ha abbandonati quando lui aveva solo nove anni in circostanze misteriose, dopo che una sua poesia è diventata il manifesto dei dissidenti contro le leggi in vigore. Leggi autoritarie, volte a preservare “la cultura e le tradizioni americane”, a bandire i libri o le forme d’arte non allineati, e a “ricollocare” i figli dei soggetti sovversivi. In questo clima di paura, Bird sa che non deve fare domande; è cresciuto rinnegando sua madre e le sue poesie, ma quando riceve una lettera al cui interno c’è un foglio cosparso di minuscoli gatti disegnati, capisce che si tratta proprio di un suo messaggio in codice. Inizia così l’affannosa ricerca per ritrovarla. Partendo dalle storie che lei gli raccontava da piccolo, attraverso una rete clandestina di bibliotecari che aiuta le famiglie dei bambini rapiti, Bird approda a New York, dove un estremo atto rivoluzionario può cambiare il futuro per sempre. Come “Il racconto dell’Ancella”, “1984” e “Fahrenheit 451”, “I nostri cuori perduti” è una metafora di come le comunità all’apparenza avanzate ignorino l’ingiustizia più palese. Un perfetto capolavoro distopico, che racconta il coraggio di vivere in tempi bui con il cuore intatto. E un testamento prezioso sul potere intramontabile dell’amore, della letteratura e della speranza.
Recensione di Chiara Forlani
Spira una forte aria di mancanza di libertà, in questo romanzo ambientato in un futuro distopico. Aria di poteri forti e di controllo assoluto dei comportamenti, della parola e del pensiero degli esseri umani. Realtà tristemente note, di grande attualità anche al giorno d’oggi. Il Pact è la legge assoluta, nel mondo che l’autrice ci presenta. Una legge passata in gran fretta e a larga maggioranza, che limita in modo estremo la libertà degli esseri umani.
Bird è un ragazzino che fa le medie. Vive con il padre e non sa quale sia il motivo per cui sua madre se n’è andata. Quando riceve da lei un biglietto incomprensibile, ricoperto di disegni di gatti, pensa di mettersi sulle sue tracce e inizia a fare caso alle azioni di disturbo della quiete pubblica che avvengono intorno a lui: ribellioni e sommosse, anche rivolte contro l’abuso del ricollocamento dei bambini, tolti alle famiglie non asservite allo stato. Il disegno di un cuore di colore rosso acceso accompagna spesso questi atti di rivolta, così come uno slogan, che inneggia ai “nostri cuori perduti”, frase usata di frequente proprio dalla madre del ragazzo.
È proprio questo il nucleo del libro, la ribellione verso un sistema ingiusto che toglie i figli alle persone che li amano e li “ricolloca” come se fossero degli oggetti. Per prima cosa sono i libri a essere accusati di piegare la volontà del popolo verso la ribellione, perché scritti da sovversivi, come accadde realmente in passato, durante periodi storici tristemente noti. Pensiamo all’indice dei libri di papa Paolo IV del 1559 o ai Bücherverbrennungen della Germania nazista, o a quello che più di recente Ray Bradbury ha immaginato nel suo libro di culto Fahrenheit 451. I libri instillano cultura ma anche senso critico, comprensione delle sfumature delle cose, nelle quali la distinzione tra vero e falso, tra giusto e ingiusto non è mai netta. Quindi i libri sono pericolosi e vanno eliminati, esattamente come quello scritto dalla madre di Bird, che ha la colpa ulteriore di essere di origine asiatica, fatto malvisto nella società autoritaria immaginata da Celeste Ng. Qui la Cina e i suoi paesi satelliti sono il grande nemico, perché rappresentano l’alternativa e la grande sfida alla realtà e al credo del popolo americano.
Per dirla con le parole dell’autrice, che compaiono in uno dei momenti salienti del libro: “Bird comincia a mettere insieme i vari pezzi, il mosaico pian piano prende forma. La vernice in strada, lo striscione a Brooklin, gli effimeri volantini che tappezzano i quartieri della città. Le poesie di sua madre, i bambini rubati, i nostri cuori perduti. Vede ogni cosa, chiara come una ragnatela punteggiata dalla rugiada, i fili sottili che si intrecciano fino a formare un unico disegno magnifico, cristallino.” La madre del ragazzo è una poetessa e lui inizia a pensare che ci sia proprio lei alla base dell’organizzazione degli atti di ribellione contro il sistema coercitivo. Questi i suoi versi, diventati iconici: Tutti i nostri cuori perduti/ sparsi perché germoglino altrove.
Dal punto di vista della lingua, semplice e scorrevole, il libro spinge il lettore a proseguire la lettura, seguendo da presso le vicende del giovane protagonista. Come in altri libri che ho letto di recente, i dialoghi non sono contrassegnati dalle virgolette ma scritti con la stessa grafia del testo. In questo modo diminuiscono gli intercalalari come disse, rispose, ecc. e questo è positivo, ma a mio parere la narrazione talvolta ne risulta impoverita perché appare troppo omogenea e narrativa, senza stacchi dialogici. Le affermazioni dei vari personaggi, pur importanti, non sempre spiccano nel testo con la necessaria importanza, risultano un po’ smorzate e rimangono in secondo piano. Si tratta di un effetto di certo voluto, ma le virgolette mi sono mancate.
Sarà proprio quanto accaduto a Sadie ad accompagnarci verso il finale: l’amica di Bird, indomita, resiste alla ricollocazione, nel suo cuore arde lo spirito della ribellione che la spinge alla fuga. La conclusione del libro è epica, vale la pena leggere l’intera storia per arrivarci. È una metafora di quello che può diventare la nostra società e dovremmo riflettere con molta attenzione sul suo significato.
Acquista su Amazon.it:
Celeste Ng
è un’autrice che vende milioni di copie e i cui romanzi occupano sempre la prima posizione delle classifiche del “New York Times”. I suoi libri sono stati pubblicati in oltre trenta paesi. Da Tanti piccoli fuochi (Bollati Boringhieri) è stata tratta la celebre serie tv omonima. I nostri cuori perduti è uno dei libri più attesi degli ultimi anni.
A cura di Chiara Forlani