Ombre
di Marco Vichi
Guanda, 2022
Thriller, pag.432
Sinossi. Questo romanzo di Marco Vichi è anche una nuova, sorprendente avventura. Una storia che racconta come il passato non è qualcosa di immutabile e irrimediabilmente concluso, ma è anzi materia viva. Una dimensione in movimento, che chiede ancora di essere descritta, definita, capace com’è di ribaltarsi sul presente sgretolando convinzioni che si credevano immodificabili. A un tratto, nel modo più inatteso, tutto può cambiare: quando meno ce lo aspettiamo, una svolta improvvisa ci porta dove non avremmo mai immaginato di poterci spingere. È quello che accade a Luigi, un raffinato editore fiorentino, che un giorno si trova proprio in questa tempestosa situazione, carica di mistero. E diventa il primo attore di una trama che lo porterà sulle tracce di una donna mai dimenticata…
Recensione di Giuseppe Tursi
Luigi Imbrogno ha una vita pressoché perfetta. È il proprietario di una piccola casa editrice storica di Firenze, che si tramanda di padre in figlio, condivide la vita con una donna stupenda e due bambine di cui è follemente innamorato. Nonostante ciò, per mettere a soqquadro la sua esistenza basta un’inezia.
Mentre è in spiaggia con la sua famiglia, spronato anche da sua moglie, Luigi inizia a leggere le prime pagine di un libro diventato in breve tempo un bestseller al livello mondiale. Malgrado il suo scetticismo iniziale, il libro già dalle prime pagine lo proietta inspiegabilmente nel suo passato, il quale prepotentemente torna a bussare alla porta.
Con enorme stupore, Luigi comprende che quel romanzo, scritto da un’autrice sotto pseudonimo, dal nome strambo Kambra Kokos, parla della vita privata di Marina, la sua più grande amica, deceduta qualche anno prima per un suicidio. La faccenda che più sorprende Luigi è che quelle pagine intrise di grande passione, verità e bellezza sembrano state scritte proprio da Marina in persona. Ma com’è possibile una tale coincidenza? Chi si cela sotto lo pseudonimo della scrittrice Kambra Kokos? Come schegge di vetro che si conficcano nella mente, le domande che Luigi si pone non gli danno tregua. Mentre continua a leggere, Luigi trova dialoghi avvenuti realmente tra lui e Marina quasi quarant’anni prima, dettagli che nessuno poteva conoscere, eccetto loro due.
Luigi, uomo risoluto, vuole andare a fondo alla vicenda che gli è capitata tra le mani, quindi, decide di compiere il primo passo per appurare chi in realtà abbia scritto “Fiori appassiti” e scoprire come abbia fatto a ottenere informazioni così private.
Marco Vichi scrive un libro nel libro, un thriller ricco di colpi di scena, dove il passato, seppellito ormai nella memoria, ritorna prepotentemente a sconvolgere la vita del protagonista e chiede giustizia. L’autore con una scrittura semplice, senza orpelli, per circa metà libro è riuscito a ipnotizzarmi tra le sue pagine. Abbandonare la lettura, lasciare i personaggi per tornare alla vita reale che esigeva la mia presenza, è stato arduo.
Peccato, però, che l’accumularsi della tensione, di smania per comprendere la vicenda nel suo complesso, sia durato circa a metà del libro, dopodiché, dalla metà in poi, il protagonista ci mostra come tutte le tessere del puzzle ritornino al loro posto. Il testo, così, perde di mordente.
Il romanzo di Vichi comunque è originale, e ci dimostra come la vita, da un momento all’altro, può prendere strade inattese, sconvolgere, rimescolare le carte in tavola, e sta al protagonista della propria vita decidere come affrontare la situazione, lasciarsi sopraffare o cavalcare il cambiamento.
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Marco Vichi
Nato a Firenze, oggi vive nel Chianti. È autore di racconti, testi teatrali e romanzi, tra cui quelli della fortunata serie del commissario Bordelli. Vichi ha scritto anche sceneggiature per la radio (si ricordi Le Cento Lire, trasmissione di Rai Radio Tre dedicata all’arte in carcere). Ha tenuto laboratori di scrittura creativa in varie città e all’Università di Firenze. I suoi romanzi sono stati tradotti in varie lingue; tra questi ricordiamo Il commissario Bordelli (Guanda, 2002), Una brutta faccenda. Un’indagine del commissario Bordelli(Guanda, 2003), Il nuovo venuto. Un’indagine del commissario Bordelli (Guanda, 2004), Il brigante (Guanda, 2006), Nero di luna (Guanda, 2007), Per nessun motivo (Rizzoli, 2008), L’inquilino (Guanda, 2009) Morte a Firenze. Un’indagine del commissario Bordelli (Guanda, 2009), Un tipo tranquillo (Guanda, 2010), La forza del destino (Guanda, 2011), La vendetta (Guanda, 2012), Il contratto (Guanda, 2012), Racconti neri (Guanda, 2013), Fantasmi del passato. Un’indagine del commissario Bordelli (Guanda, 2014); Il bosco delle streghe (Guanda 2017); Nel più bel sogno (Guanda 2017); L’anno dei misteri. Un’indagine del commissario Bordelli (Guanda 2019); Un caso maledetto. Un’avventura del commissario Bordelli (Guanda 2020); Ragazze smarrite. Un’avventura del commissario Bordelli (Guanda 2021). Nel 2009 vince il Premio Scerbanenco con il romanzo Morte a Firenze.