Malacarne




 Malacarne

di Giosuè Calaciura

Sellerio, 2022

Narrativa, pag.216

Sinossi. Malacarne è stato pubblicato per la prima volta venticinque anni fa, e rimane, ancora oggi, un romanzo fulminante. Con la fredda lucidità di un esame radiografico attraversa storie riconoscibili, personaggi familiari, per rivelare il corpo tumefatto, malato delle nostre società. Sembrano mutati i sintomi ma la patologia è la stessa. Stupisce la scrittura fluviale, lingua magmatica che prende in ostaggio, trascinando il lettore in un’avventura senza tregua, senza fiato, dove si fondono e si confondono poesia e trivialità, fantascienza e mattinali della questura, fumetto e verismo, ironia e disperazione, delirio e verità della condizione umana nel Meridione: «il nostro mondo preistorico nel cuore della modernità» dove la vita segue «il destino naturale di morte violenta». È la visionaria confessione – a tratti profetica – di un sicario che vittima dopo vittima, massacro dopo massacro, ricostruisce l’epopea raccapricciante e prodigiosa della città senza nome, forse Palermo: dalla centenaria marginalità dei quartieri popolari alla centralità miliardaria del traffico internazionale di stupefacenti. Protagonisti, la voce di un killer che conosce il prima e il dopo, il suo giudice muto e la violenza: unica forma di comunicazione, esclusiva rappresentazione del mondo. Nella spirale della ricchezza ottenuta con le pallottole i criminali hanno movenze settecentesche e le esecuzioni vengono decise con i numeri della tombola di Natale. Tra vicoli e mercati, tra piazze e lungomare, tra sgabuzzini della latitanza e camere della morte, carnefici e vittime s’inseguono in un girotondo macabro e surreale: un grottesco girone infernale dove Dio non riesce a trovare le anime di chi è stato sciolto nell’acido. Nella postfazione originale che arricchisce questa edizione, Giosuè Calaciura torna indietro con la memoria all’esperienza che è stata l’origine di questo libro e – forse – della sua scrittura.


Recensione di Michela Bellini

Questo libro colpisce per la diversità del raccontare colto e originale di Calaciura, e per la sua attualità, nonostante siano passati venticinque anni dalla prima uscita. Attuale perché la Mafia non è cambiata nella sostanza e tutti i problemi ad essa connessi sono immutati. Come nulla cambia, benché tutto si trasformi incessantemente nella narrazione che ne fa Calaciura.  

Un racconto che ti avvince e ti soggioga nel suo lento divenire per le prime venti pagine e diventa poi faticoso, proprio perché in fondo sempre uguale a sé stesso, come un immenso magma che si definisce solo per poi disciogliersi e di nuovo riformarsi in una sorta di circolo perpetuo. 

Un lungo monologo rivolto da un delinquente a un giudice senza nome, intercalato e aperto dalla frase ricorrente “Non eravamo più niente.” Frase che diventa talvolta quasi giustificazione e sempre preludio alla violenza.

Il mafioso racconta fatti e fantasie in una sorta di elegia in prosa, in cui tutto sembra determinato da una necessità immanente. Si rivolge al giudice con una lunghissima preghiera, senza traccia di pentimento, dal ritmo lento e violento al tempo stesso che, a un certo punto, sembra perdere di senso se non nella sua cadenza lenta nella quale vorticano incessantemente persone e cose.

Per lettori appassionati.

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Giosuè Calaciura


Giosuè Calaciura è nato a Palermo nel 1960. Giornalista, collabora con Rai Radio 3, scrive per quotidiani e riviste. I suoi racconti sono apparsi in diverse raccolte, tra queste Disertori (Einaudi, 2001), curata da Giovanna De Angelis, e Luna nuova. Nuovi scrittori dal Sud (Argo, 1997), a cura di Goffredo Fofi. Tradotto all’estero, ha pubblicato i romanzi: Sgobbo, Premio Selezione Campiello (2002), La figlia perduta. La favola dello slum (2005), Urbi et Orbi (2006) La penitenza (2016), e il saggio Pantelleria, l’ultima isola (2016). Con questa casa editrice Bambini e altri animali (2013), Borgo Vecchio (2017), Il tram di Natale (2018), Io sono Gesù (2021), Malacarne (2022) e Una notte (2022).

A cura di Michela Bellini

michelabellini.wordpress.com