La sorellanza
di Christina Dalcher
Nord 2022
Claudine Turla (Traduttore)
Fantascienza, distopico, pag.432
Sinossi. Se ti unisci a noi è per sempre… Miranda non ha mai condiviso le idee della madre, una femminista radicale che ha abbandonato la famiglia per creare Femlandia, una comunità interamente gestita da donne. Tuttavia, ora che la crisi economica ha messo in ginocchio il Paese, che crimini e saccheggi sono all’ordine del giorno, e che lei stessa è oppressa dai debiti, Miranda non ha altro posto in cui andare se non quello Stato nello Stato che negli anni è diventato prospero ed efficiente, e ha fatto della solidarietà e della sorellanza la sua cifra distintiva. In effetti, all’inizio per Miranda è un sollievo sentirsi finalmente al sicuro: le viene assegnata una casa accogliente e le vicine sembrano sempre pronte a darle una mano. Eppure ben presto si rende conto che, dietro quella facciata perfetta, si cela una realtà inquietante. Mancano del tutto gli uomini. A scuola ci sono solo alunne, così come tutte le neonate sono femmine. E quando a due ragazzini in pericolo viene negato un aiuto perché maschi, Miranda capisce di non poter restare a guardare e decide di lottare per ciò che ritiene giusto. Ma troppo spesso la giustizia è un lusso, soprattutto se sei donna e se la posta in gioco è la tua libertà. Perché c’è un prezzo da pagare per sfuggire a un mondo governato dagli uomini…
Recensione di Mara Cioffi
Erano anni che volevo leggere qualcosa della Dalcher, tanto che ho ancora il suo romanzo d’esordio, Vox, che mi fissa dalla libreria, ma questa sua nuova fatica mi ha ispirato così tanto che mi ci sono fiondata e non ne sono rimasta affatto delusa.
Miranda, la protagonista, è una donna forte e una madre affettuosa, che si ritrova ad affrontare una crisi in piena regola quando suo marito, Nick, la abbandona all’improvviso e il mondo esterno è in totale caos: i prezzi dei generi alimentari sono alle stelle, fare benzina è impossibile, sostenere le spese quotidiane un’utopia e i crimini sono all’ordine del giorno.
Per salvare quantomeno sua figlia, Miranda è disposta a entrare a Femlandia, una sorta di Stato nello Stato fondato da sua madre, Win, una femminista radicale, che odia gli uomini e che ha deciso di creare un luogo dove le donne possano sentirsi capite, ascoltate e aiutate.
Sembra un Paradiso se visto dall’esterno, ma la realtà è ben diversa e Miranda vuole fare di tutto per scoprire cosa si nasconde a Femlandia e aprire gli occhi di tutte.
Non si può non amare una protagonista così risoluta, che non ha paura di dire la sua, di lottare per quello che ritiene giusto, anche a discapito della sua incolumità.
Win, d’altro canto, rappresenta un po’ alcuni personaggi del nostro mondo, quelli più radicali, pronti a puntare il dito sull’altro invece di assumersi le proprie responsabilità.
La comunità di Femlandia, poi, mi ha ricordato molto una setta: regole ferree, non si può fare nessuna domanda, bisogna accontentarsi di quello che é, lavorare in cambio di cibo, protezione, comfort e pace. L’importante è tenere la bocca chiusa. L’illusione creata porta le menti più deboli e manipolabili a cedere anche davanti alle situazioni più assurde, ed è quello che succede alla figlia di Miranda, Emma.
Christina Dalcher ci consegna un romanzo attuale, provocatorio, inquietante, che si fa leggere tutto d’un fiato e che ci fa riflettere sul nostro presente, ma soprattutto sul nostro futuro.
Voto: 4 su 5
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Christina Dalcher
autrice statunitense, si è laureata in Linguistica alla Georgetown University con una tesi sul dialetto fiorentino. Ha insegnato italiano, linguistica e fonetica in diverse università, ed è stata ricercatrice presso la City University of London. Vive negli Stati Uniti e, quando possibile, trascorre del tempo in Italia, soprattutto a Napoli. Vox (Nord 2018) è il suo primo romanzo. Nel 2022 esce La sorellanza (Nord).