Il giallo della sonnambula




 IL GIALLO DELLA

SONNAMBULA SUI TETTI

di Nuela Celli

Frilli Editore 2023

Prefazione: Marilù Oliva
thriller, pag. 208

Sinossi.

“Il punto è che scrutando ossessivamente la realtà qualsiasi angolo di mondo mostra il suo lato più oscuro e ogni persona, osservata troppo da vicino, può risultare spaventosa.”

Elga Tornabuoni ha sempre condotto una vita agiata. Alla morte dei suoi genitori, però, le cose iniziano a cambiare. La solitudine chiede il suo tributo, la carriera di psicoterapeuta langue, le spese di manutenzione della villa di famiglia sui colli bolognesi sono enormi e ciò che rimane della passata ricchezza si sta riducendo vertiginosamente. Orgogliosa e schiva, a cinquantacinque anni ha due prospettive davanti a sé: rinunciare al prestigio sociale svolgendo lavori umili e compiendo delle rinunce, oppure commettere un crimine. Un qualcosa di illegale e pericoloso ma che potrebbe sistemarla a vita. Elga fa la sua scelta. Per portare a termine la sua “missione” con meno incognite possibili, inizia ad osservare giorno e notte le abitudini del condominio dove dovrà agire, un elegante palazzo a due passi da Porta San Vitale. L’osservazione, però, sin da subito si rivelerà un incubo. Una donna misteriosa le appare in strane pose nel cuore della notte, in bilico come una funambola, una giovane condomina è in costante conflitto con gli altri inquilini ossessionata dalla pulizia e strani incidenti cominciano a funestare il condominio. Spettatrice impotente, Elga dovrà lottare per rimanere imparziale e sedare le proprie ansie. L’unica cosa che conta per lei è la “missione”, nonostante ciò che osserva oltre il telescopio, nascosto tra le tende, sia sempre meno rassicurante. E alla fine, tra improbabili corteggiatori che rischiano di minare il suo basso profilo, tour culinari nella Bologna più ghiotta e imprevisti di ogni tipo, il giorno in cui agire arriverà per rompere gli indugi.

“Ogni famiglia di questo condominio pare un enigma da indagare, perché cela qualcosa di sospetto che puntualmente Elga annota sul suo taccuino, ma il suo maniacale osservare/spiare ed annotare ha uno scopo ben preciso e non è un colpo di coda di quel mestiere cui ha dedicato tanti anni…” (Prefazione Marilù Oliva)

 Recensione di Loredana Cescutti

… Davanti a me c’è il telescopio posizionato sul treppiede… Un taccuino staziona sopra la seggiola accanto a quella che occupo…

“Il giallo della sonnambula sui tetti” si è rivelata una lettura affascinate fin dalle prime pagine e il merito va tutto alla protagonista, Elga Tornabuoni, che in poche battute, riesce ad arpionarti e a trascinarti dentro il suo mondo, dentro la sua testa e dentro al suo taccuino.

“Quasi sicuramente, ad essere sveglie a quest’ora siamo in due: io, una donna con un proposito criminale, e …  una madre irreprensibile ma probabilmente sonnambula con tendenze omicide. Ci sarebbe da ridere…”

Osservare da una posizione privilegiata ogni occupante del palazzo, diventa sì una missione, ma non quella o almeno non solo quella che la ormai psicoterapeuta caduta in disgrazia immaginava perché, scoprirà che in ogni appartamento si nasconde un mondo a sé fatto di mille sfumature e soprattutto, accompagnato da mille disturbi e malesseri.

Insomma, potrebbe essere proprio una sorta di nuovo lavoro che un po’ alla volta le era venuto a mancare, se non fosse che lei ora deve rimanere sopra a tutto e tutti, perché c’è un obiettivo ben più importante da raggiungere, la sua missione.

Dopo qualche ora di osservazione si rischia di vedere ciò che non c’è…”

In compagnia della dottoressa Tornabuoni ci si sta bene, è una solitaria, che non ama la compagnia e le troppe parole in più del dovuto, certo, tende a dire sempre quello che pensa e potrebbe risultare un po’ antipatica ma insomma, nessuno di noi è perfetto. Nonostante il suo lavoro da sempre l’abbia portata a dare buoni consigli per aiutare i suoi pazienti, lei si ritrova sola, in perenne imbarazzo e per assurdo, anche se nella sua professione è sempre stata molto brava, non riesce a leggersi dentroquel tanto che basta per potersi aiutare.

“Sono stata figlia unica, molto amata, nonostante abbia provato l’impressione di essere un piccolo, pur desiderato incomodo.”

Un’infanzia particolare, fin troppo felice, all’apparenza, ma anche solitaria con la famiglia, che ha fatto in modo che il suo crescere sia sempre stato accompagnato da una sensazione di solitudine e di percepirsi come un terzo incomodo.

“… sono io a vivere il caos, a trovarmi in una situazione allucinante, e tutto questo ferocemente da sola dopo la morte dei miei genitori.”

La lettura di questo libro si è rivelata avventurosa alla pari di un thriller per i momenti ansiogeni vissuti, che poi spesso cadono in uno stile umoristico virante verso il nero, per poi dar spazi a odori e sapori da libri di alta cucina (e che fame in quei momenti!) senza dimenticare, ovviamente, l’atmosfera gialla.

Il morto ci scapperà e anzi, non sarà solo uno ma il vero problema, non sarà quello di risolvere il mistero del delitto, perché se non lo aveste ancora capito, in quel condominio la morte sarà poca cosa rispetto alle varie problematiche celate dentro a ogni singola porta.

Una scrittura schietta con un personaggio di spessore, in tutti i sensi, che nel tentativo di raggiungere l’obiettivo che si era prefissato, durante le lunghe ore di appostamento, inizierà un interessante viaggio a ritroso nella sua vita, cominciando così a rivivere il suo di passato, riportando in luce frammenti di un periodo che ormai si è dissolto per sempre e che ora, riesce a “guardare” con la giusta lucidità e anche con maggiore obiettività.

Un percorso di crescita importante, che la porterà a fare in qualche modo pace con il suo vissuto e ad essere anche più consapevole di ciò che fino ad ora aveva tenuto chiuso a chiave dietro una porta blindata, per non sentire il suo essere stata una ragazzina anche triste e per aver trovato ora, la scusa giusta (da raccontarsi all’occorrenza!) per dover restarsene per sempre in solitudine.

L’ambientazione della storia è perfettamente riuscita.

Ambientare il romanzo a Bologna, città sicuramente poliedrica e a sua volta, decidere di inserire lo svolgimento dei fatti all’interno di un condominio realizzando praticamente una città nella cittàrende ancora più intrigante l’intera trama.

Come una matrioska che verrà mano a mano aperta, porta dopo porta, piano dopo piano, finestra dopo finestra, balcone dopo balcone.

Un occhio di vetro che continuando a scrutare davanti a sé, si accorgerà che spesso non bisogna dare peso all’apparenza, perché solo dentro le mura di casa, uno è realmente sé stesso e, dietro quelle pesanti porte, in realtà, scoprirà situazioni problematiche di ogni tipo.

Ad un certo punto, Elga sarà colpita da dubbi morali importanti, e il dilemma di denunciare ciò che avrà visto sarà forte ma allo stesso modo, sullo stesso piatto della bilancia ci sarà sempre la sua personale e vitale missione.

Tra momenti esilaranti e attimi più seriosi e cupi, Nuela Celli ci ha proposto una storia molto affascinate, che racconta la quotidianità di persone che si forzano di mostrarsi diverse da ciò che sono, che tentano di chiudere a doppia mandata le questioni scomode da non far sapere agli altri, mostrandosi per come si conviene, tentando di vivere, più o meno, davanti agli altri, come del resto, gli altri si aspettano che sia.

La scrittura è scorrevole, scanzonata, ma anche profonda in taluni passaggi e ti costringe a metterti in discussione molto spesso, poiché anche tu, lettore, ti ritroverai a leggere e a confrontarti con gli abitanti di quel palazzo, come del resto farà la Tornabuoni, e capiterà pure che tu ti senta molto simile a qualcuno di loro.

Il palazzo avrà il ruolo di protagonista, conservando al suo interno misteri profondi e malesseri dolorosi, che tenteranno in ogni modo di non essere portati in superficie, e sarà proprio grazie a lui, che alla fine Elga riuscirà a svelarli.

… non ci si improvvisa delinquenti dall’oggi al domani…”

Pensateci, caso mai decideste di intraprendere quel percorso.

Buona lettura!

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Nuela Celli


nata a San Benedetto del Tronto, dopo la maturità classica si laurea in Lettere Moderne e poi in Scienze della Formazione Primaria, diventando un’insegnante. Nel 2015 pubblica Come non mi vuoi, per i tipi della Echos Edizioni, e nel 2021 il romanzo Countdown, per la Giraldi Editore. Collabora, con le proprie recensioni, al blog Libroguerriero.