Lady Montagu




 Le cicatrici del cuore

di Chiara Ferraris

Morellini 2023

Romanzo storico pag.248

Sinossi. Tra le nebbie dei bagni turchi di Costantinopoli, si aggira una giovane donna aristocratica, Lady Mary Wortley Montagu, che calca le strade dell’Impero ottomano in veste di moglie dell’ambasciatore inglese. Scrittrice, donna dall’intelligenza acuta e dal temperamento vivace, al centro della briosa vita sociale e culturale della Londra nell’età dei Lumi, dalla spiccata mentalità femminista, Lady Montagu non esita a vivere l’esperienza orientale in totale libertà dai pregiudizi e con una grande avidità di dettagli. E proprio dalle donne turche, viene a conoscenza di un metodo per prevenire il vaiolo: l’inoculazione, una sorta di antenato del vaccino. Il vaiolo è un demone che tormenta Lady Montagu da tempo: le ha ucciso un fratello e ha ridotto in fin di vita anche lei, lasciandole deturpanti cicatrici sul volto, che lei copre abilmente con la biacca. Decide coraggiosamente di applicare il metodo sul figlio e di portare l’inoculazione in patria, dove, negli anni a seguire, si diffonderà prima tra l’aristocrazia inglese e, infine, in tutta Europa. Ma tra le pieghe più nascoste della sua vita, si intravede un’altra Lady Montagu, una donna in eterno conflitto tra testa e cuore, che mette in dubbio il proprio raziocinio per un giovane scienziato italiano alle prese con le leggi di Newton, di cui si innamora ciecamente.

 Recensione di Cinzia Passaro

Il romanzo si apre a Londra nel 1736 con l’incontro della protagonista quarantasettenne Lady Montagu e il giovane ventiquattrenne Francesco Algarotti, giovane scienziato italiano di cui s’innamora perdutamente.

Sobbalzavo, come se udissi i colpi incessanti del martello che piantava per bene i chiodi nel legno, senza osare accorgermi che quel battere perpetuo era il mio cuore, che mai aveva pompato così tanto in vita sua.”

All’apparenza un romanzo d’amore, che parla di un sentimento forte, travolgente che rischia di coprire di ridicolo la donna, la scrittrice e la poetessa che ha anche il  merito e di aver contribuito alla lotta contro il vaiolo, dopo aver  colpito duramente la sua famiglia e lei stessa privandola dell’amato fratello e della sua stessa bellezza portandone i segni sul corpo e sul viso. 

Ne fa una battaglia personale, lei stessa permette l’inoculazione sul figlio e porta con se quanto ha appreso nel 1717, quando al seguito del marito ambasciatore, a Costantinopoli  scopre che la popolazione è immune alla malattia perché praticano un sorta di vaccino, una volta a Londra fa inoculare anche a sua figlia e di fronte al successo non si fermerà e farà conoscere a quanti più possibili.

Non esiterà, neanche di fronte allo scetticismo con cui viene accolta da parte della classe medica in patria, a propagare questa pratica  fra gli aristocratici, come fosse una moda che salva molte vite umane nella vecchia Europa e solo a partire dal 1800 il medico inglese Eduard Jenner dopo vent’anni di studio, partendo dall’inoculazione portata da Lady Montagu inizierà a vaccinare la popolazione, debellando questa funesta malattia.

Lady Montagu è una donna intelligente, curiosa, senza pregiudizi, caratteristiche che le permettono di entrare nel mondo orientale e di cogliere “la modernità”, tra le mura e i vapori dei bagni turchi, di cui godono le donne di Costantinopoli e di scoprire il metodo della variolizzazione fatto dalle donne su altre donne.

Un personaggio affascinante pur con le sue debolezze e “le cicatrici del cuore”, un matrimonio ormai adagiato e finito: “La polvere degli anni, dell’indifferenza, delle parole sbagliate, delle lacrime segrete. Degli sguardi che non s’incrociano più.”

La bravura dell’autrice consiste nell’essere entrata nella testa della protagonista, riuscendo a palare e pensare come lei, romanzando una storia che non è molto dissimile dalla vita vera di Lady Montagu, ha saputo raccogliere il materiale che c’era su questo personaggio e ha costruito una biografia storica gradevole e interessante, io stessa ho cercato tutte le informazioni che ci sono su Mary Wortley Montagu e grazie al romanzo ho scoperto una donna moderna, emancipata e con una grande empatia verso il mondo delle donne, capace di valutare senza pregiudizi e di riuscire a mostrare la propria anima senza preoccuparsi del giudizio altrui. Un romanzo al femminile per le donne, la cui caparbietà spesso porta a cambiare il mondo.

Un romanzo scritto usando la prima persona, che di solito m’infastidisce ma che in questo caso era necessaria per meglio rendere il personaggio vicino al lettore. Ho apprezzato anche i salti temporali alternati nei capitoli, in cui una curiosa e intraprendente giovane Lady Montagu, si contrappone a una più matura che conserva lo stesso entusiasmo e capacità di buttarsi nelle  situazioni prendendosi tutta la responsabilità dei  rischi.

Un romanzo che mi ha emozionato molto.

Complimenti a Chiara Ferraris.

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Chiara Ferraris


nata a Genova, è insegnante di biologia e scrittrice. Ha pubblicato L’impromissa (Sperling&Kupfer, 2019), il suo romanzo d’esordio, con cui ha vinto la seconda edizione del Premio Nazionale “Parole di Terra”. Il romanzo è stato semifinalista al Premio Letterario John Fante Opera Prima ed. 2020 e selezionato per il Premio Città di Cuneo ed. 2020. È stato, inoltre, finalista alla XII edizione del Premio Letterario Città di Rieti e alla III edizione del Premio Cral Mondadori. Nel 2022 è uscito il suo secondo romanzo Anime qualunque. Ha partecipato, con i suoi racconti, a diverse edizioni di Natale a Genova, Neos Edizioni.