L’ESTATE BRUCIA ANCORA
di Chiara Fina
Guanda 2023
narrativa, pag.432
Sinossi. Carlotta è una tredicenne come tutte le altre, una famiglia normale, una casa normale affacciata sui campi amari del Salento. Emma è poco più grande e la sua biografia è agli opposti: origini per metà irlandesi, genitori musicisti, una villa psichedelica senza regole. La loro è un’amicizia forte, ma attraversata da molte ombre. Un legame che finisce all’improvviso, un giorno di quell’estate che le segnerà per sempre, quando Carlotta si risveglia in un letto di ospedale, sul corpo i segni indelebili di una violenza che la sua mente cerca di dimenticare. Emma è ciò che resta di quel maledetto pomeriggio, di quell’estate. Ma anche Emma molti anni dopo conoscerà la violenza; e Carlotta, ormai una donna a cui l’antico trauma ha impedito di diventare veramente adulta, sprofonderà in una solitudine senza rimedio. Finché un giorno il figlio dell’amica bussa alla porta di Carlotta in cerca di risposte, e così riaffiora la loro storia, ricomposta a mani nude dalla protagonista, tassello dopo tassello. Scandagliando le acque chiare del passato alla ricerca di quella verità in cui da ragazzina non aveva osato addentrarsi. Una discesa nell’abisso, per ricominciare a vivere.
Recensione di Roberta Canu
Certi incontri cambiano la vita, ma purtroppo spesso anche in senso negativo e non è affatto semplice dimenticare un abuso subìto e tutto ciò che ne concerne.
Ed è questo il nocciolo della questione nel romanzo di Chiara Fina, una storia delicatamente cruda, incredibilmente realistica e poetica in cui le protagoniste, Emma e Carlotta, dovranno fare i conti con un giovane uomo che specialmente Carlotta indicherà con l’appellativo di “alieno”, colui che farà parte, volente o nolente, della sua esistenza così giovane e così fresca e che dovrebbe essere piena di vita ma in realtà è già consumata dalla violenza sessuale e quindi dal trauma.
Il romanzo intreccia il dolore più spinoso e crudele con la bellezza della gioventù e sopratutto con il tema dell’amicizia tra le ragazzine che pur essendo piuttosto diverse tra loro, non riescono a stare l’una lontana dall’altra.
Forse vi è un sentore di amore platonico in tutto questo, in quanto Carlotta è affascinata da Emma per il suo essere così ribelle e anticonformista, forse le piace anche il fatto che Azzurra e Paul, i genitori di Emma, fossero dei musicisti molto noti negli anni ‘70, fatto sta che l’autrice ci porta a conoscere i lati più intimi e segreti di entrambe, legando le ragazze ad un laccio che spesso fa male, che va ai limiti del possibile e del concesso in quanto Emma è amica e anche nemica, è santa e strega, è un ossimoro vivente.
Una storia che seduce e attira come un fuoco di bivacco, come il canto di una sirena e sembra perlustrare con cura minuziosa e dettagliata i meandri della mente, i corridoi che portano dritti all’età adulta tracciando ferite ancora ben aperte e cicatrici fresche.
Devo dire che per essere il suo romanzo d’esordio, Chiara Fina è davvero straordinaria, non lascia mai nulla al caso e la puntualità quasi ossessiva e maniacale con cui ci conduce alla realtà dei fatti, (è importante anche dire che la storia è drammatica e va letta con molta calma e attenzione), è talmente perfetta da lasciare senza parole, è la via che conduce, molto lentamente, ad una verità dal sapore estivo, amaro e forse anche proprio per questo liberatorio.
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Chiara Fina
è nata nel 1991, vive a Campi Salentina e insegna Lettere.L’estate brucia ancora, è il suo romanzo d’esordio.
A cura di Roberta Canu
https://annabel3lovecraft.blogspot.com/