Sinossi. Durante una premiazione letteraria l’affabile Guy Courtois, venditore di incipit che, a suo dire, ha fatto le fortune di Thomas Mann, Franz Kafka, Albert Camus e molti altri, lascia il biglietto da visita a uno scrittore in crisi. Fra i due s’instaura allora una fitta corrispondenza e prendono il via varie storie che procedono parallele o si intersecano: uno scrittore smarrito racconta la sua prima volta nel suggestivo Caffè dei Timidi e nella rinomata Casa degli Scrittori a Bucarest; una donna misteriosa, seduta fra i libri parlanti della libreria Verdeau a Parigi, trascrive la propria quotidianità… Bizzarri personaggi, apparentemente scollegati fra loro, si rincorrono in questo romanzo vertiginoso di singolare fascino.
IL VENDITORE DI INCIPIT
PER ROMANZI
Romanzo caleidoscopio
di Matei Vişniec
Voland 2023
Mauro Barindi ( Traduttore )
narrativa straniera, pag.338
Il venditore di incipit per romanzi
A cura di Marina Toniolo
Recensione di Marina Toniolo
‘Il venditore di incipit per romanzi’ è, innanzitutto, un romanzo d’amore dell’autore per una donna misteriosa, fonte di ispirazione intellettuale e fisica. Ma anche per la letteratura, per la sua patria, per i diversi stili narrativi che affronta.
“Ecco ciò che è diventato, in realtà, il romanzo che hai scritto per quell’imbecille del signor Guy Courtois: un giaciglio in cui mi sono crogiolata per tante notti di fila. Riuscirai forse a capire un bel giorno che questa prosa caleidoscopica impossibile da incasellare in un genere letterario ha in realtà la forma del mio corpo, il sapore delle mie fantasie, una irresistibile patina rétro e il profumo di un tipo di sensualità che ho inventato, come un regalo di addio, solo per te?”
Una lettura irresistibile quella che si affronta aprendo il libro: si pensa di affrontare un determinato tipo di lettura e si viene catapultati in un universo onirico, fantastico, distopico e romantico.
Il signor M. attende con trepidazione il momento in cui Courtois lo renderà partecipe dell’ultimo incipit per romanzo dopo quasi duecento anni di onorevoli servizi ai grandi letterati della Terra: la maggior parte se non quasi tutti i più famosi incipit della storia sono stati donati infatti dall’Agenzia del signor Guy i cui membri, nel corso degli anni raccolgono frasi, spunti e storie dagli ambiti letterari di ogni dove. Soprattutto nei caffè europei, luoghi di incontro delle raffinate menti di scrittori, critici e poeti.
Nell’attesa il signor M. inizia varie storie con differenti ritmi narrativi portando il lettore a un godimento come pochi ne capitano ancora. Ecco che in un capitolo abbiamo il signor X che si risveglia dall’implosione di silenzio tutto attorno e scopre di essere l’unico essere vivente nella città dove abita. Ecco, abbiamo il thriller ambientato in America che gioca sulla suspance delle azioni. Tanti frammenti che si spezzano e si uniscono creando un mulinello di coincidenze e riferimenti. Infatti questo è un caleidoscopio dove guardo nel buco e ruoto il fondo e le immagini si compongono, si frammentano e creano nuovi disegni con i pezzetti colorati all’interno.
Vişniec non ha paura di cimentarsi nel marasma di immagini e sensazioni che crea. Si diverte, lo si percepisce quando in certi passaggi non si può non scoppiare a ridere per le trovate sensazionali che scrive. La lettura diventa così un dono per l’intensità che stravolge in pensiero coerente. Merito della splendida traduzione in italiano di Mauro Barindi che, come scrive nella postfazione, si è divertito pure lui a inseguire la scrittura di questo autore praticamente sconosciuto in Italia lasciandosi compenetrare da parole inusuali, precise e taglienti.
“Cos’è un romanzo? Prima di tutto una quantità di tempo. Quando vedi un romanzo in libreria, se fai attenzione, puoi valutare con immediatezza la quantità di tempo che vi è contenuta. E ciò in un duplice senso: il tempo che ha impiegato l’autore per scriverlo, e poi il tempo che impiegherai tu per leggerlo. Ma c’è qualcosa che nessuno può valutare…Ossia per quanto tempo sarai segnato da un romanzo dopo averlo letto. Ci sono romanzi che ti inseguono per una vita, che ti restano dentro, che durano…Ecco perché affermo che un buon romanzo è una vittoria sul tempo”.
Vişniec ricorda inoltre il suo passato in Romania, nell’era comunista grazie ad uno splendido edificio adibito a sede di incontri letterali, Casa Monterou. Un luogo inaccessibile senza invito dove grazia e intelligenza passavano le ore in compagnia delle migliori menti romene, ora chiuso ma lo stesso imponente nei ricordi dell’autore e dove, in perfetto stile spionaggio, tutte le conversazioni venivano registrate.
‘Il venditore di incipit per romanzi’ è fondamentale, un pilastro di ottima letteratura in cui mi sono resa conto di non aver perso neppure un minuto di tempo nella sua lettura. Geniale.
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Matei Vişniec
Matei Vişniec è un poeta, drammaturgo, romanziere, giornalista, nato nel 1956 a Radauti, nel nord della Romania. Trasferitosi nel 1987 in Francia per sfuggire alla censura di regime, è diventato negli anni il secondo drammaturgo romeno dopo Ionesco a imporsi nel panorama teatrale europeo. ‘Sindrome da panico nella Città dei Lumi’ (Voland 2021), suo secondo romanzo, è stato tradotto in francese, russo, ungherese e bulgaro.
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