Sinossi. Alla periferia di Buenos Aires, dietro alti muri perimetrali, al di là di cancelli rinforzati e affiancati dalle garitte della vigilanza, si trova il complesso residenziale di lusso Altos de la Cascada. Fuori, la strada, la baraccopoli di Santa Maria de los Tigrecitos, l’autostrada, la città, il resto del mondo. Ad Altos de la Cascada vivono famiglie facoltose che hanno lo stesso stile di vita e che vogliono mantenerlo, costi quel che costi. In quest’oasi dorata di pace e tranquillità, un gruppo di amici si riunisce una volta alla settimana lontano dalla vista dei figli, delle donne di servizio e soprattutto delle mogli che, escluse da questi incontri virili, si autonominano, ironicamente, “le vedove del giovedì”. Ma una notte la routine si spezza rivelando il lato oscuro di una vita “perfetta”. )
LE VEDOVE
DEL GIOVEDÌ
di Claudia Piñeiro
Feltrinelli 2015
Michela Finassi Parolo ( Traduttore )
Narrativa, pag.254
Recensione di Paola Iannelli
Riformulare nuovi paradigmi su cui accomodare la vita di una comunità, è lo scopo dei residenti di Altos de la Cascada. Un monumentale complesso residenziale, esclusivo e singolare luogo, cinto da alte mura, protetto da occhi indiscreti, minato al suo interno da dinamiche sociali intricate.
Il racconto è narrato in prima persona da una delle protagoniste: Mavi, un agente immobiliare, che deve la sua fortuna lavorativa alle vendite legate a la Cascada.
Ciò che sorprende e affascina, sin dalle prime righe, è il contatto sensoriale con il luogo, l’atmosfera è permeata di odori, sapori, colori, donando al lettore la sensazione di accarezzare un corpo nudo. La mescolanza delle cromie del meraviglioso paesaggio agreste, che avvolge La Cascada, fa a pugni con la deteriorante morale che colpisce ogni famiglia che vi risiede.
Lo scopo di tal esclusività, non si colloca nel desiderio intimo di pace e tranquillità, semmai volge l’attenzione verso la spasmodica richiesta di vivere all’interno di un guscio protetto, isolato dagli affanni altrui, la cui scorza dura resiste ai parassiti più feroci, restituendo l’illusione dell’incolumità.
Sebbene ogni famiglia tenti di restare a galla, mostrando un’estetica orale irreprensibile, accade un evento che sconvolgerà la vita dell’intera comunità.
Una mattina di settembre, tre uomini sono ritrovati morti all’interno della piscina del complesso residenziale, causa un corto circuito provocato dalla caduta di un macchinario destinato alla diffusione della neve artificiale.
Non vi sono dubbi sul susseguirsi del fatto, se non fosse per una coppia di giovani, che per ingannare la noia, si diverte a spiare le case durante la notte.
Da qui in poi la Piñeiro tesse la trama di un racconto nero, ogni famiglia coinvolta porge al lettore il lato oscuro, quel vizio di fatto che lede la splendida cornice in cui sono ritratti.
Il falso mondo in cui sono rinchiusi, rende ognuno di loro una belva in gabbia, sommersi da un manto putrido, fatto di bugie e sotterfugi, su cui regna l’apparire.
Claudia Piñeiro narra uno spaccato sociale dell’Argentina, una terra vasta e articolata, dove essere ricchi, rappresenta ancora la chiave per la felicità. L’effimera pretesa di salvaguardare se stessi dalle brutture della povertà, nessuno dei residenti de La Cascada rinuncia a questo sogno, che in pochi attimi si trasforma nel peggior incubo.
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Claudia Piñeiro
Scrittrice, drammaturga e sceneggiatrice, con Feltrinelli ha pubblicato: Tua (2011), Betibù (2012), La crepa (2013) con il quale si è aggiudicata il Premio Sor Juana Inés de la Cruz 2010, Un comunista in mutande (2014), Piccoli colpi di fortuna (2016), Le vedove del giovedì (2016), Premio Clarìn 2005, poi adattato al cinema da Marcelo Piñeyro nel 2009, e Le maledizioni (2019).
Nel 2019 si è aggiudicata il Premio Pepe Carvalho, riconoscimento internazionale destinato agli scrittori di polizieschi e intitolato al famoso detective ideato dallo scrittore Manuel Vázquez Montálban, vinto in passato da autori come Andrea Camilleri, Petros Markaris e James Ellroy
A cura di Paola Iannelli