Recensione di Loredana Cescutti
Autore: Daniel Silva
Editore: Harper Collins Italia S.p.A.
Traduttore: Giuliano Acunzoli
Pagine: 477 p., Rilegato
Genere: Thriller
Anno di pubblicazione: 2017
Gabriel Allon, leggendaria spia e capace restauratore, sta per diventare il nuovo capo dell’intelligence israeliana, ma proprio alla vigilia della promozione un sanguinoso attentato dell’Isis nel cuore di Parigi richiede la sua presenza sul campo un’ultima volta: il governo francese è in difficoltà e ha chiesto il suo aiuto per eliminare il responsabile della strage prima che colpisca di nuovo. Si tratta di un terrorista noto come il Saladino, così sfuggente che di lui non si conosce nemmeno la nazionalità. La sua rete di contatti è protetta da un sofisticato sistema di crittografia che gli permette di comunicare in assoluta segretezza, talmente impenetrabile da non lasciare ad Allon altra scelta che infiltrare un agente in quella che è senza dubbio l’organizzazione più pericolosa che il mondo abbia mai conosciuto. Natalie Mizrahi, medico brillante e donna bellissima, dovrà fingere di essere una cellula dormiente dell’Isis, una bomba a orologeria pronta a esplodere… una vedova nera assetata di sangue. La missione da portare a termine è delicata e pericolosissima, e la porterà dalle irrequiete banlieu parigine all’isola di Santorini e al mondo brutale del nuovo califfato, fino ad arrivare a Washington D.C., dove il Saladino sta organizzando un’apocalittica notte di terrore destinata a cambiare il corso della storia.
“ Non sono davvero io”, avrebbe detto ai suoi bambini, “ma qualcuno che sarei dovuto diventare. Non mi piace uccidere, ma se voi siete qui, se potete dormire tranquillamente a casa vostra, è solo perché esiste gente come me che combatte anche per voi.” (Gabriel Allon)
La trama affronta un argomento tutt’altro che di fantasia, o meglio, sicuramente alcune situazioni non sono reali o lo sono solo in parte e sono state romanzate com’è normale che sia, ma l’argomento su cui si fonda l’intera storia è sicuramente molto attuale e ci porta a riflettere: fra le pagine sono riportati numerosi frammenti di storia passata e presente riguardanti un territorio particolare, quale è la Palestina. Una panoramica fra Gerusalemme est e ovest, sui modi di vivere, sulle visioni di un popolo e dell’altro rispetto ai loro stessi confinanti, sui motivi di questi eterni conflitti che fanno sì che all’interno di quei territori non vi sia mai una vera pace.
Il libro inizia con un attentato terroristico nei confronti della comunità ebraica di Parigi ad opera di una cellula dormiente dell’Isis, ed è a seguito di questo evento che prende il via l’intera storia.
Il ritmo del libro è in crescendo, abbiamo una prima fase dove il tutto accade e si cerca di capire come muoversi fra i diversi apparati e chi coinvolgere nelle indagini, con tanto di alleanze da stipulare e favori da chiedere.
Poi vi è la fase più strategica dove il protagonista, Gabriel, identificata la persona a lui necessaria per portare a termine l’incarico, dovrà provvedere al suo addestramento che si rivelerà molto duro fisicamente ed emotivamente per riuscire in un’impresa dove non sono ammessi errori. Per Natalie, la prescelta, questo comporterà però la rinuncia a quello in cui crede, dovrà rinnegare la sua cultura, il suo stile di vita, la sua libertà personale… In poche parole dovrà cancellare Natalie per diventare una vedova nera, abbracciando un credo che lei non sente suo per nulla al mondo e un modo di vivere dell’islam più radicale che la priverà di molto.
Il dopo, sarà semplicemente una marea di adrenalina pura!!!
Pur non avendo mai letto nulla di questo autore, e non conoscendo quindi i vissuti di Gabriel Allon, ho trovato molto naturale la lettura di questo libro e, man mano che procedevo fra le pagine, alcuni flashback con briciole di passato mi hanno aiutato a farlo diventare un personaggio familiare e amico come accade solitamente quando si leggono in ordine cronologico le storie che hanno come protagonista una figura che si ritrova per più libri (penso al detective Harry Bosch nato dalla penna di Connelly).
Grazie alle descrizioni fornite dall’autore, non ho avuto difficoltà a farmi un’idea di chi e come fosse Gabriel. Il protagonista è infatti una persona con pregi e difetti e una propria morale, giusta o sbagliata che sia, e di fronte alle sue scelte, nonostante tutto, non sono mai riuscita a pensare che fosse spregevole.
Per quanto riguarda la dottoressa, mi sono semplicemente chiesta se io al suo posto sarei riuscita ad affrontare ciò che lei ha superato durante la preparazione e soprattutto dopo, e la risposta è decisamente negativa. Ha dimostrato coraggio, freddezza e determinazione, ma nel contempo dolcezza e umanità.
Senza svelare nulla di più, vi dico che questa storia è un crescendo di dolore, sentimenti contrastanti, sofferenza e azione, ma sono convinta che chi deciderà di leggerlo non ne rimarrà deluso e in qualche modo anche i personaggi lasceranno una loro traccia, proprio per l’abilità dell’autore nel trasmettere a noi i loro sentimenti nel bene e nel male. Arriverete agli ultimi capitoli con un’ansia crescente dovuta al fatto di voler sapere come finirà quest’avventura e che ne sarà dei diversi personaggi che vi ruoteranno attorno.
Penso proprio che presto mi deciderò a leggere dal primo libro della serie le altre avventure di Gabriel Allon!!!
Daniel Silva
Daniel Silva è nato nel Michigan. Si è laureato alla Fresno State University e iniziò anche un corso di specializzazione in relazioni internazionali alla San Francisco State University, lasciandolo però incompleto quando gli offrirono un posto di giornalista. Di famiglia cattolica si è convertito all’ebraismo in età adulta. Silva ha iniziato la sua carriera di scrittore come giornalista in un impiego temporaneo presso la United Press International nel 1984.
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