Una brava madre




Sinossi. Elisabetta Cametti, una delle massime esperte di true crime in Italia, affonda gli artigli nelle pieghe più oscure della mente criminale e ci mostra che il male è ovunque. Anche qui e ora.

Fabrizio Ravizza e Aria si sono incontrati solo una volta. Lui è un editore di successo, appartenente a un’importante famiglia milanese, lei una tatuatrice molto seguita sui social, che vuole cancellare il proprio passato. Pochi giorni dopo quell’incontro, Fabrizio svanisce senza lasciare traccia. Della sua storia si occupa Giorgia Morandi, la conduttrice del programma televisivo che ha colmato il vuoto istituzionale in tema di persone scomparse. Per lei ogni caso è una missione, ogni vita un enigma da risolvere. E non si ferma alle apparenze, nemmeno quando la famiglia di Fabrizio sostiene che si sia allontanato volontariamente. Aria viene trovata accanto al cadavere di un uomo, in una stazione di servizio abbandonata. Impugna l’arma del delitto e confessa l’omicidio. Ha evidenti disturbi della personalità e si sospetta che abbia ucciso altre volte: i media la soprannominano “la serial killer dell’inchiostro”, la procura la considera un soggetto socialmente pericoloso. Ma Annalisa Spada, capo della Squadra Mobile di Milano, non crede nella sua colpevolezza. Due casi paralleli. Due strade lastricate di bugie, tradimenti e verità inconfessabili. Un unico segreto, taciuto per oltre trentacinque anni.

“non tutta la conoscenza viene dai libri… ci sono sensazioni che i libri non possono insegnare…”

 UNA BRAVA MADRE

di Elisabetta Cametti

Piemme 2023

Thriller, pag.542

 Recensione di

Loredana Cescutti & Sabrina de Bastiani

È stato difficile mettere nero su bianco ciò che questo romanzo ti lascia addosso.

La storia ti si aggrappa sulla pelle in cerca di aiuto, ti si avvinghia finendo per lasciarti cicatrici incancellabili, ti sbatte sul naso immagini che non avresti voluto “sentire” perché non riuscirai a scacciartele di dosso, tenta di soffocarti con le sue bugie e i suoi sotterfugi, ti imbriglia nella sua rete.

QUESTA storia è forte, intensa, piena di emozioni e riesce a ferirti, a distrarti, a dilaniarti, ma allo stesso modo ti accompagna, ti prende per mano e ti conduce fino al termine con fermezza, spietatezza, ma anche con quel lato dolce, flebile ma esistente, che ti porta speranza e soprattutto verità.

“Solo chi ama follemente la vita decide di togliersela quando si rende conto che la vita che sta vivendo non è all’altezza di quella che si vorrebbe… Solo chi ama la vita non accetta di sopravvivere, di essere appeso a una possibilità, di piegarsi al destino… Chi si spoglia della vita lo fa per rispetto all’idea che ha della vita stessa.”

Giorgia, una donna sola che ha rinunciato alla sua vita, soffocandola con la missione autoimposta di portare luce e verità nelle vite degli altri.

“Era abituata ad ascoltare i cadaveri: parlava più con i morti che con i vivi. Non mentivano mai e la maggior parte dei dialoghi era risolutiva… ogni causa ha il proprio effetto e sapere leggere il linguaggio della morte aiuta a interpretare le ambiguità della vita.”

Annalisa, vedova, abituata ad affrontare l’inferno in strada, che però non riesce ad affrontare la prova più grande, impedire che il figlio si rovini la vita.

“Gli assassini possono essere angeli?

Forese dovrei chiedermi se gli angeli rimangono angeli, dopo essersi trasformati in assassini.”

Aria, un essere fragile, indifeso, indefinibile.

Una trama ricca, intricata, costellata di segreti, con una storia che si sviluppa, pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo, per voce degli stessi personaggi, che mano a mano che avanzeranno incrociandosi in questo percorso lastricato di insidie, dal loro punto di vista aggiungeranno tasselli importanti, sempre se tutti saranno onesti e sinceri.

Se.

Una prosa talmente schietta e priva di filtri, quella di Cametti, che però, riesce con la sua fluidità ad ammaliarti e trascinarti nell’abisso in cui ha fatto cadere i suoi personaggi, per poi risputarti, alla fine soddisfatta, ma anche stritolata e sconvolta. 

“Nulla si inventa in fatto di emozioni. Per scoprire chi siamo è sufficiente aprire un libro: i libri rispondono sempre.”

Questa è una storia di donne, di madri, di figli, di vittime.

Questa potrebbe essere stata la storia di ognuno di noi.

Perché la vita è imprevedibile e lo sono anche le persone.

E l’attualità, ormai, ci ha raccontato più volte, che ciò che pensavamo impensabile, purtroppo, accade veramente, più spesso di quanto ci saremmo aspettati.

“Ognuno di noi è una fotografia ricca di colori e sfumature, di luci e ombre. È tutto lì, basta guardare con attenzione.”

Con una scrittura che non si vergogna di mettere nero su bianco argomenti come rapimenti, abusi di ogni tipo, efferati serial killer oltre agli effetti dell’impatto mediatico, in positivo e in negativo,  che tutto ciò può comportare, Elisabetta Cametti presenta un thriller completo che non lascia nulla al caso e, dove ogni fatto verrà minuziosamente analizzato e riposto solo dopo che l’intera vicenda avrà trovato una sua fine.

“… quando sei all’inferno, anche una goccia può dare sollievo alla gola arsa…”

Ed è proprio con questo principio che va affrontata la lettura, perché solo la speranza di riuscire ad individuare qualcosa di buono, di pulito, di immacolato, potrà permettervi di procedere senza paura, senza la tentazione di non voler conoscere le tante cose che fra queste pagine potrebbero ferirvi, farvi star male.

“dove le 

parole falliscono, trionfano gli sguardi…”

E talvolta, basterà lo sguardo giusto, quello di un sorriso anche solo accennato, l’attimo unico e irripetibile ma caldo e salvifico, per farvi andare avanti senza arrendervi al timore, così da superare i vostri limiti e arrivare in fondo.

A perdifiato, ammaccati ma pure sempre fino alla fine.

“… quando il peggio accade, devi scegliere se vivere o morire. Lei non aveva scelto la morte, ma si era tenuta a distanza dalla vita.”

Ma forse ora, è giunto per tutti il momento di fermarsi, resettarsi e ripartire.

E per voi, è sicuramente giunta l’ora di affrontare questo viaggio. 

Buona lettura!

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Elisabetta Cametti


classe 1970, con una laurea in Economia e Commercio in Bocconi, da vent’anni si occupa di editoria e lavora tra Milano e Londra. La stampa l’ha definita “la signora italiana del thriller”. Nel 2013 ha pubblicato il primo romanzo della serie K, I guardiani della storia, suo thriller di esordio e bestseller internazionale. Nel mare del tempo è stato pubblicato nel 2014 e Dove il destino non muore nel 2018. Nel 2015 ha inaugurato la serie 29 con Il regista, seguito nel 2016 da Caino, entrambi molto apprezzati da pubblico e critica. I suoi libri sono stati pubblicati in 12 paesi. È opinionista in programmi televisivi di attualità e cronaca su Rai 1 e sulle reti Mediaset.