Recensione di Simona Vallasciani
Autore: Amanda Reynolds
Editore: Corbaccio
Pagine: 324
Genere: Thriller
Anno di Pubblicazione: 2017
Jo, una donna di mezz’età che ha dedicato la vita alla famiglia e ai figli, in seguito ad una brutta caduta dalle scale dimentica ciò che le è successo negli ultimi dodici mesi.
La sua memoria è rimasta ferma all’anno passato ed è un vero shock scoprire fin da subito che il suo mondo dorato, fatto di due figli perfetti e un marito fedele e amorevole, sia stato completamente scosso da una numerosa serie di eventi e lei dovrà lottare contro tutti, e principalmente contro sé stessa, per giungere lentamente a scoprire la verità, scavando per scoprire ciò che le viene volontariamente celato e fare luce sul grosso periodo avvolto dalla nebbia.
In questo romanzo veniamo messi di fronte ai segreti della nostra memoria, agli effetti che un semplice incidente può avere sul corpo e sull’intera vita di una persona, alle colpe e le decisioni che posso cambiare il corso di un’intera esistenza.
Ognuno di noi, almeno una volta nella vita ha desiderato di poter cancellare qualcosa del proprio passato, ma se ne avessimo la possibilità lasceremmo davvero che accada oppure faremmo di tutto per riprenderne coscienza, anche se potrebbe farci molto male?
Un libro che segna un buon esordio per questa scrittrice capace di creare un thriller di buona fattura, scritto egregiamente, ricco di suspance e colpi di scena.
Perfetta la decisione di narrare la vicenda in prima persona, permettendo così al lettore di entrare subito in contatto con la protagonista e i suoi angoscianti tormenti e a dir poco riuscita l’idea di creare una storia che scorre liberamente tra passato e presente, tra ricordi e desideri, tra realtà e mera illusione.
Amanda Reynolds
Vive nelle Cotswolds in Inghilterra, dove insegna scrittura creativa. Con i suoi racconti ha partecipato a numerosi festival letterari. L’anno che è passato è il suo primo romanzo.