Recensione di Valeria Martellotti
Autore: Camilla Läckberg
Traduttore: Laura Cangemi
Editore: Marsilio
Pagine: 574
Genere: Giallo
Anno Pubblicazione: 2011
Lo scalpellino è il terzo romanzo giallo della svedese Camilla Lackberg che vede protagonisti la scrittrice Erica Falck e il poliziotto Patrick Hedstrom.
Al largo della località costiera di Fjallbacka un pescatore di aragoste, tirando la nassa a bordo della sua imbarcazione, recupera il corpo senza vita di una bambina.
L’agente Patrick Hedstrom, accorso immediatamente sul luogo del ritrovamento col collega Martin Molin, rimane senza parole: il corpo appartiene ad una bambina che conosce.
E’ Sara Klinga, figlia dei suoi vicini di casa.
Mentre ai due poliziotti vengono affidate le indagini, il medico legale che effettua l’autopsia scopre, nei polmoni della piccola, tracce di acqua dolce e sapone.
E’ stato un incidente o qualcuno ha ucciso Sara per gettarla poi nel mare?
I genitori di Sara, sconvolti dal dolore, non sanno darsi pace e, interrogati, non trovano spiegazioni razionali. La nonna della bambina invece indica subito come possibile responsabile del delitto un vicino di casa. Le indagini sono solo all’inizio.
Leggendo “Lo scalpellino” colpisce subito come la Lackberg metta a confronto le gioie della maternità di Erica, che è appena diventata mamma di Maya, con le atroci sofferenze che un delitto così efferato genera.
Come al solito, nei libri di questa autrice, il male ha radici lontane. Stavolta il male ha il sapore della vendetta che, si sa, è un piatto che va servito freddo.
In questo giallo infatti matura lentamente, con il passare degli anni.
Il lettore si trova catapultato in due storie ben distinte che all’inizio sembrano evolversi in modo autonomo a capitoli alternati.
A metà del libro le due vicende, che si svolgono a più di cento anni di distanza l’una dall’altra, si accavallano e confluiscono in un unico punto accompagnando il lettore fino al drammatico epilogo.
Con continui spostamenti temporali tra presente e passato i poliziotti e il lettore si addentrano sempre più nella meschinità umana.
I personaggi interrogati da Patrick non ne escono bene. Le figure femminili sono completamente sprovviste di amore e comprensione mentre i personaggi maschili spiccano per mancanza di coraggio. Qualche lettore ha ironicamente evidenziato la pubblicità negativa che può scaturire da una così poco edificante descrizione del popolo svedese.
Attorno all’omicidio ruotano storie di persone diverse, ognuna con i propri demoni personali da sconfiggere.
Questi personaggi tormentati rispecchiano perfettamente il volto malvagio ed opportunista del genere umano.
Si sa, la Lackberg eccelle nell’introspezione psicologica.
Questo romanzo è la conferma della sua profonda conoscenza dell’animo umano.
Camilla Läckberg
Camilla Läckberg è cresciuta a Fjallbacka, sulla costa ovest della Svezia, dove ha ambientato la sua famosissima serie gialla. I suoi libri, finora pubblicati in Italia da Marsilio comprendono: La principessa di ghiaccio, Il predicatore, Lo scalpellino, L’uccello del malaugurio, Il bambino segreto, La sirena, Il guardiano del faro, Il segreto degli angeli, Tempesta di neve e profumo di mandorle, Il domatore di leoni e La strega.
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