Recensione di Laura Salvadori
Autore: Karen Sander
Editore: Giunti
Genere: thriller
Pagine: 416
Anno pubblicazione: 2017
SINOSSI. La polizia di Düsseldorf riceve una strana chiamata: qualcuno ha notato movimenti sospetti in una fabbrica abbandonata nella zona del porto. Ma quando gli agenti arrivano sul posto, si rendono subito conto che non si tratta di banali traffici, ma che probabilmente siamo di fronte alla scena di un efferato delitto: una pozza di sangue sul pavimento, un rasoio, uno specchio in frantumi, ma… nessun cadavere. Solo un oscuro codice tracciato sulla parete. Un mistero indecifrabile, se non fosse che a distanza di pochi giorni, in una camera di albergo, viene rinvenuto il corpo di una donna con indosso solo un paio di slip, la mano destra appoggiata sul petto in una posa innaturale. Sangue dappertutto: sulle lenzuola bianche, sul tappeto, sul collo e sui lunghi capelli della vittima. Due casi apparentemente scollegati, eppure il commissario Stadler non riesce a liberarsi da un sospetto: entrambe le scene del crimine sembrano allestite come un macabro set cinematografico. Al commissario non resta che ricorrere di nuovo all’aiuto di Liz Montario, la brillante profiler a cui è legato da una sottile attrazione. Ma stavolta anche Liz avrà del filo da torcere, perché ogni progresso nell’indagine, ogni nuova scoperta sembra convergere su un unico indiziato: lo stesso commissario Stadler.
RECENSIONE. Terzo capitolo della saga investigativa tedesca, con protagonista un commissario, Georg Stadler, che si ripropone ai lettori come una figura eroica, solo un poco sbiadita, ma che non perde mai la sua umanità, fatta di debolezze da un lato, e di grande genialità dall’altro.
Con lui si muovono gli altri personaggi, anch’essi molto veri, che danno continuità alla storia e intrecciano le loro vicende personali a quelle dell’indagine del momento, distraendo con maestria il lettore, a tempo debito, dalla efferata ricerca del serial killer; distrazione che, sebbene sia poco più di un flash, serve per coinvolgerlo a pieno nella vicenda dei protagonisti, mai banale, ma anzi, spesso coinvolgente.
La trama è cruda, come quella dei due romanzi precedenti, ma ben strutturata. La ricerca del volto dell’assassino non è mai scontata e anche la scelta dell’autrice di costruire un efficace parallelismo con il mondo del cinema è piuttosto originale, ed è capace di creare una certa suspance, dal momento che ogni assassinio ne introduce un successivo.
Non ci sono colpi di scena e il cardiopalma è tenuto a bada proprio da questo incedere ben programmato del racconto; tuttavia fino alle ultime pagine non si svela il colpevole (oggettivamente insospettabile), anche se in qualche modo l’autore dispensa dei piccoli suggerimenti, se pur non semplicissimi da cogliere.
Che dire?
Complimenti alla Sander che ha creato un bel team di personaggi che assicura senz’altro un discreto appeal per i successivi capitoli; complimenti doppi per la genialità che esprime nella struttura della trama che, anche stavolta, ipoteca il capitolo successivo quanto a successo e a vendite.
Karen Sander
Karen Sander, scrittrice tedesca di romanzi di genere thriller di altissima qualità. Karen Sander è una docente universitaria oltre che una traduttrice. Il suo primo romanzo, pubblicato in Italia dalla casa editrice Giunti, dal titolo: “Muori con me” (2015), ha ottenuto un enorme successo di vendite in Germania e l’ha posta subito in primo piano come autrice di livello a livello internazionale. Il romanzo, incentrato sulla copia investigativa Stadler-Montario, ha avuto il suo seguito nel 2016 con “Ascolta e Muori” e con il recente “Guarda o muori”.
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