Dove si riparano




Jungeun Yun


DETTAGLI:

Traduttore: Althea Volpe

Editore: Garzanti

Genere: Narrativa contemporanea

Pagine: 192

Anno edizione: 2024

Sinossi. Cosa faresti se fosse possibile cancellare il tuo ricordo più doloroso? Dalla cima della collina che sovrasta un piccolo paese della Corea spunta una casa isolata. Da fuori non ha nulla di insolito, ma al suo interno c’è una lavanderia speciale, in cui è possibile lavar via anche le macchie che portiamo sul cuore. Ji-eun, la proprietaria, è lì ad aspettare con una teiera fumante. Fa accomodare chiunque entri e gli pone la stessa domanda: hai un ricordo doloroso che vuoi cancellare? Perché lei ha il potere di farlo, bisogna solo avere il coraggio di dar voce a quella sensazione, quel sentimento che non si possono proprio dimenticare. Così Jae-ha ricorda la propria infanzia, in cui spesso si è sentito abbandonato; mentre Yeon-hee rivive una relazione che l’ha fatta soffrire. Ji-eun li ascolta con attenzione, e poi accade l’inaspettato: Jae-ha e Yeon-hee comprendono che non basta eliminare i brutti ricordi per ritrovare la felicità. Le cicatrici che quelle esperienze hanno lasciato fanno parte di loro. Ma, con il tempo, da quelle cicatrici potrebbero sbocciare dei fiori. Così Jae-ha realizza che i genitori avevano buone intenzioni e Yeon-hee torna a credere nella magia dell’amore. La stessa Ji-eun capisce che deve smettere di nascondersi in un passato che non può cambiare. Tutti escono dal negozio più forti, sereni e consapevoli. Perché a volte guarire significa accettare il dolore. Significa amarsi nonostante gli errori commessi. Bisogna sorridere anche quando gli abiti che portiamo sono macchiati, perché possono essere la tavolozza più bella del mondo.

 Recensione di Agnese Manzo


In Corea, a Marigold, esiste un luogo magico, ma non tutti possono vederlo; chi è in pace con se stesso, chi non ha macigni sul cuore, o un animo oppresso dall’angoscia, non ne ha bisogno: questo luogo è riservato agli infelici, anche a quelli che non sanno di esserlo.

In questa strana casa – una lavanderia per molti aspetti simile a una sala da tè – Ji-eun soccorre le persone che non riescono a far pace con il proprio passato e a voltare pagina: lei offre loro la possibilità di cancellare dalla loro mente quei traumi che li bloccano e impediscono di andare avanti, proprio come si cancella una macchia da un indumento sporco.

Ma perché lo fa? E lei stessa, è riuscita a cancellare  le proprie?

Come Hansel e Gretel, come Pollicino, le persone che arrivano da lei per farsi “ripulire” sono soprattutto esseri che si sono smarriti lungo la strada. Traditi dai loro  punti di riferimento, condizionano a quei momenti tutto il loro presente e le proprie speranze, o la mancanza di queste.

Jae-ha ha avuto un periodo di genialità e successo che in seguito non ha più ritrovato, e fatica a farsene una ragione: invece di tentare di spiccare nuovamente il volo, torna indietro ai propri infelici ricordi di infanzia, che credeva di aver rimosso; Yeon-hee non riesce a comprendere che a volte gli amori finiscono, e non c’è niente che possa impedirlo; Eun-byeol è una influencer da quasi due milioni di follower, ma comprende che sta perdendo tutto, anche l’amore dei suoi familiari, che ormai vedono in lei solo una fonte di soldi facili, pronta a finanziare tutti i loro desideri in cambio di pochi scampoli di affetto.

Delusioni, rimpianti, sconfitte che diventano pesi insostenibili.
Tuttavia, come dice Ji-eun:

A volte eliminare i ricordi dolorosi è l’unico modo per vivere, mentre altre volte, anche se ci fanno soffrire, questi ci danno la forza che ci manda avanti”.

E infatti cancellare queste “macchie dell’anima” senza che nulla sia cambiato dentro di noi non è possibile. I clienti della lavanderia magica riusciranno a superare i traumi che causano sofferenza e infelicità, ma i primi artefici del cambiamento saranno stati loro, con la loro determinazione a lasciarsi  il passato alle spalle. 

Le ferite devono guarire soprattutto grazie alla nostra consapevolezza.

E, come conclude Ji-eun:

Per rendere la vita un sogno bisogna anzitutto amare se stessi. E questa magia non è un privilegio concesso a persone speciali ed elette, ma  una capacità che tutti possono avere”.

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Jungeun Yun


è una scrittrice coreana che vive, ama e crede nel potere delle storie. Autrice di numerosi saggi di successo, esordisce nella narrativa con Dove si riparano i ricordi.