La gentile




LA GENTILE

Roberta Lepri


Editore: Voland

Genere: Narrativa

Pagine: 192

Anno edizione: 2024

Sinossi. Arrivata in Italia all’inizio del 1900, l’americana Alice Hallgarten sposa il barone Leopoldo Franchetti e lo convince a finanziare un grande progetto filantropico: la fondazione di una scuola per i figli dei contadini. La storia di Alice si intreccia così con quella di Ester, povera e senza istruzione, discendente di ebrei convertiti: una “gentile”. Nata in una famiglia che non capisce le sue idee e la ostacola in ogni modo, grazie al sostegno della nobildonna la bambina può andare a scuola e coltivare la speranza di diventare un giorno maestra. Ma la salute della baronessa ben presto si aggrava, costringendola ad abbandonare Ester al suo destino…

 A cura di Marina Toniolo


Disperazione, furore, rabbia, miseria ma anche uno sprazzo di luce. Tutto questo è presente nella storia di Ester e Alice in una Italia arretrata di inizio Novecento.

Ambientato a Città di Castello in Umbria, ‘La gentile’ narra dell’arrivo di Alice Hallgarten, ebrea miliardaria che, assieme al marito illuminato tanto quanto lei, finanzia la prima scuola per bambini poveri.

La presenza poi di Maria Montessori rende unica l’educazione dei giovani tanto da diventare l’esempio fondante del novello sistema scolastico italiano. Alice incontra Ester quando quest’ultima ha dieci anni. Di famiglia poverissima, con un fratello storpio e una madre anaffettiva e crudele, la bambina fa parte degli ebrei convertiti per convenienza, una ‘gentile’ appunto.

Alice prende a cuore la sorte di Ester e la segue nel corso degli anni, anche quando muore per tisi ma non trova pace perché il rancore di Ester la tiene ancorata in un limbo: né viva né morta.

Un romanzo crudo quello di Roberta Lepri che dosa sapientemente la storia della famiglia Franchetti e delle opere caritatevoli da loro costruite con le vicende di una bambina che vorrebbe riscattarsi dall’ignoranza e dalla miseria senza potercela fare.

Tristissima la sua vita che arranca tra i dolori lasciati dai genitori e il matrimonio con un ebreo brutto e povero quanto lei. Ma David, il marito, non è come quel padre che la tratta come se fosse invisibile: lui è buono e il suo cuore la fa innamorare inconsapevole del sentimento che prova. Con il consorte ha figli bellissimi e sostegno nei momenti più bui. 

Ma il rapporto tra la filantropa Alice e l’ombrellaia Ester è pieno di odio e amore. Alice è la stella fulgida che può salvare la bambina e la stessa si illude di poter essere la prescelta per una vita migliore.

Cadendo poi miseramente a terra quando si rende conto che nulla potrà mai cambiare la sua situazione e che mai potrà essere una maestra elementare. Ester ha la testa piena dei rimproveri e delle frasi velenose che sua madre le ha ripetuto nel corso degli anni.

Non è un essere umano completo perché mai nessuno la ama per quello che è realmente. Neanche il fratello Nazareno che, una volta cresciuto, può frequentare una scuola, imparare un mestiere ed elevarsi socialmente. Ester deve solo lavorare, rendersi utile e obbedire senza fiatare.

Roberta Lepri confeziona un gioiello pedagogico senza precedenti con uno stile sobrio ed empatico. Narrato in prima persona quando è la voce di Ester, si trasforma in un osservatore esterno quando a parlare è Alice.

Una figura splendida questa, quasi ascetica. Votata senza remore al bene comune e al futuro ha  una visone d’insieme completa e Città di Castello ancora vanta le sue opere famose in tutto il mondo. Ester è la sua spina nel fianco, la figlia mai avuta che avrebbe dovuto proteggere.

Oggi per i genitori è normale prendersi cura dei figli garantendo loro amore incondizionato, un tetto e del cibo. Solo cento anni fa nulla di tutto questo era usuale.

Ci sono principi basilari, e devono essere rispettati, è da lì che si comincia a costruire la vita di una persona: igiene, cibo sufficiente, preghiera, scuola.’

Grazie a Alice e Leopoldo Franchetti con Maria Montessori questo ora è un dogma. Nel cuore rimane l’amarezza per la vita di Ester che avrebbe voluto ma non ha potuto.

Potente.

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Roberta Lepri


è nata a Città di Castello nel 1965 e vive a Grosseto.  Dal 2003 ha scritto dieci romanzi e una raccolta di racconti. Con Voland ha pubblicato ‘Hai presente Liam Neeson?’ (2021) e ‘Dna chef’ (2023), vincitore del Premio Letterario Chianti 2024.

A cura di Marina Toniolo

https://ilprologomarina.blogspot.com/