LA STRADA
DELLE SPIE
Mick Herron
Traduttore: Alfredo Colitto
Editore: Feltrinelli
Genere: Spionaggio/Thriller
Pagine: 330
Anno edizione: 2024
Sinossi. Anche se si è ritirato dall’intelligence da vent’anni, David Cartwright ricorda benissimo dove sono nascosti gli scheletri. Ma quando ci si dimentica che certi segreti tali devono restare, ecco che cominciano i problemi. Il Vecchio Bastardo ha cresciuto suo nipote per diventare un eroe, non certo un perdente. Ma River Cartwright ha commesso un errore colossale all’inizio della sua carriera da spia ed è diventato uno dei Brocchi di Jackson Lamb: agenti in disgrazia condannati a smistare scartoffie nella Casa del pantano, sognando invano di poter riavere un posto in prima fila. Ora River passa i giorni incollato alla sedia ad annoiarsi a morte, il che spiega anche perché, appena intuisce che suo nonno è in pericolo, si dà alla macchia per investigare. Lamb ha lavorato con il Vecchio Bastardo ai tempi d’oro e sa bene che è tutto fuorché un innocuo pensionato con la passione per il giardinaggio. Perciò, quando scatta un allarme al quartier generale dei Servizi segreti, è Lamb a essere subito chiamato a rapporto. Ed è sempre Lamb che farà di tutto per proteggere un agente in pericolo. Con la sua ironia tagliente e la sua banda scalcinata di spie portata sullo schermo da attori del calibro di Gary Oldman, Kristin Scott Thomas e Jack Lowden in una serie tv trasmessa in oltre cento Paesi, Mick Herron – definito “il nuovo John le Carré” – non sbaglia un colpo. Vecchi complotti, giochi di potere e abili depistaggi: nella strada delle spie non sempre la legge viene rispettata, ma la suspense e il divertimento sono assicurati.
Recensione di Marco Lambertini
“È così che funzionano le cose nella Strada delle spie: di amici e vicini non ci si può fidare, ma è la tua famiglia che devi davvero temere”
La famiglia, sia quella di sangue che quella dei “Servizi”, è al centro della 4 indagine di Jackson Lamb e dei suoi “Ronzini”. Infatti tutto ruota intorno agli affetti e alle relazioni, anche lontane nel tempo.
Come sempre Herron dipana una storia intricata, come devono essere quelle di spionaggio, partendo da un evento generale ( un attentato in pieno centro di Londra) per arrivare, in modo serrato ed avvincente, al vero climax del libro, la lotta perenne che esiste all’interno di ogni Sevizio Segreto.
“Tutti commettono errori, River. anche io ne ho commessi tanti e a volte i miei errori hanno danneggiato persone. Sono gli errori che devi superare e dai quali devi imparare.”
Gli errori restano anche sotto la cenere del tempo e quando vengono in superficie possono essere molto dolorosi.
Herron si dimostra, ancora una volta, uno dei migliori nel raccontare storie di spie, rivisitando i classici (Le Carte’ in primis) e rinfrescando un mondo che pareva finito con la fine della guerra fredda. La trama è intricata al punto giusto, e comunque anche gli aspetti più moderni di ritmo ed azione sono ben presenti.
Il successo della serie Tv Apple Slow Horses poi aiuta e alla stessa, credo, dobbiamo anche la pubblicazione in Italia dei libri, giunti in Gran Bretagna al 7 episodio.
Non resta che immergersi nel mondo (improbabile ma possibile) di Jacskon Lamb e dei suoi ronzini e gustarsi una moderna avventura di reietti dello spionaggio che però risultano essere una squadra di moderni “Moschettieri”.
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Mick Herron
Mick Herron (Newcastle un’onda Tyne, 1963) è uno scrittore di romanzi thriller inglese. Ha studiato al Balliol College di Oxford, dove si è laureato in Letteratura inglese. In Italia è stato pubblicato il suo romanzo di successo Un covo di bastardi (Feltrinelli, 2018), primo di una serie da oltre 250.000 copie vendute in Inghilterra, vincitrice del più ambito premio internazionale in ambito giallo – il CWA Dagger Award – e in corso di pubblicazione in nove paesi. È stato definito dal “Daily Telegraph” “una delle venti migliori spy story di tutti i tempi”, insieme a bestseller come La spia che venne dal freddo di John le Carré o Un nome senza volto (The Bourne identity) di Robert Ludlum. La casa di produzione See-Saw Films ne ha acquisito i diritti per la televisione. Nel 2019 Feltrinelli pubblica In bocca al lupo e nel 2023 sempre per Feltrinelli esce Le tigri sono in giro