L’attesa
Un’indagine di
Ballard & Bosch
Sinossi. Renée Ballard e Harry Bosch: una squadra perfetta, specie quando si tratta di cold case. Ballard ha appena scoperto una corrispondenza tra il DNA di un uomo recentemente arrestato e uno stupratore e assassino seriale scomparso vent’anni fa. L’uomo ha solo ventiquattro anni, quindi il legame genetico deve essere familiare: è chiaro che ad aver ucciso e seminato il terrore tanti anni prima è stato il padre del ragazzo. Ma non sarà facile provarlo… E sarà impossibile farlo senza Bosch. Nel frattempo Maddie Bosch, figlia di Harry e nuova agente di pattuglia, viene arruolata come volontaria nell’Unità Casi Irrisolti. Maddie ha una ragione molto personale per volere l’accesso alla biblioteca delle anime perdute della città: un cold case che potrebbe fare la storia del crimine.
- Casa Editrice: Piemme
- Pagine: 448
Michael Connelly
Biografia
Nato a Philadelphia il 21 luglio 1956, Michael Connelly è un grande scrittore di thriller oltre che un giornalista di fama internazionale. Si trasferisce successivamente in Florida con la sua famiglia e all’età di 12 anni si appassiona alla lettura delle opere di Raymond Chandler e come in una specie di vocazione decide che il suo futuro è quello di scrittore di thriller.
Dopo aver intrapreso studi tecnici di Construction management all’Università della Florida decide di passare a Giornalismo con indirizzo scrittura creativa dove si laurea nel 1980.
Subito dopo la laurea inizia a collaborare presso alcuni giornali, tra cui la redazione di Daytona Beach e Fort Lauderdale, dedicandosi principalmente alla cronaca nera. Si fa subito riconoscere per talento e iniziativa, attraverso un reportage realizzato nel 1986 intervistando i sopravvissuti di un disastro aereo insieme a due sue colleghi. Il lavoro è davvero notevole al punto tale da venir candidato per il Premio Pulitzer.
Dopo questa importante esperienza trova lavoro come giornalista criminologo al Los Angeles Times. Qui, come se fosse un film, Connelly prende in affitto l’appartamento in cui Raymond Chandler e successivamente Robert Altman avevano ambientato l’azione del detective Philip Marlowe tra gli anni ’40 e ’50. Questo è da identificare come uno di quei casi particolari nella biografia di uno scrittore che però ha influenzato molto il suo modo di scrivere.
Come giornalista criminologo inizia ad appassionarsi di indagini, segue i fatti di cronaca e il lavoro che la polizia svolge in seguito ai delitti e questo diventa tutto materiale per i suoi romanzi.
Il protagonista dei suoi libri è Hieronymus “Harry” Bosch, un detective del Dipartimento di Polizia di Los Angeles. Il particolare nome è dato dalla passione della madre del detective per il pittore olandese e dei suoi dipinti fantastici.
Quello che risulta davvero affascinante della scrittura di Connelly è la trattazione della natura psicologica dei suoi personaggi, che siano essi stessi dei criminali o brave persone. Anche lo stesso Harry Bosch rivela, libro dopo libro, tutte le sue fragilità e complessità che incontra nella sua vita, anche con i colleghi con cui divide il lavoro e il dipartimento. Connelly arriverà a tratteggiare Bosch anche quando ormai in pensione ha dismesso i panni del detective lavorativamente parlando, ma che non può abbandonare il suo desiderio di ricerca lanciandosi sui casi irrisolti del suo passato.
23 sono i libri scritti sinora con protagonista Bosch, tra i quali possiamo ricordare: Lame di luce, Il poeta è tornato, La città delle ossa, Il lato oscuro dell’addio, Le ore più buie.
Ha composto altri thriller con protagonisti altri detective come, per esempio, la serie di Mickey Haller, romanzi con Renée Ballard o Jack McEvoy, dove tutto è sospeso e ogni dettaglio diventa cruciale per risolvere le indagini.
Alcuni dei suoi libri sono diventati importanti film, come Delitto di sangue diretto da Clint Eastwood. La parte esilarante e irriverente di Connelly è nel ricreare in un nuovo romanzo Il poeta una situazione in cui i personaggi si ritrovano a commentare proprio il film di Eastwood.