L’apparenza delle cose




Elizabeth Brundage


Traduttore: Costanza Prinetti Castelletti

Editore: Bollati Boringhieri

Genere: Thriller

Pagine: 528

Anno edizione: 2021


Sinossi. Un tardo pomeriggio d’inverno nello stato di New York, George Clare torna a casa e trova la moglie assassinata e la figlia di tre anni sola – da quante ore? – in camera sua. Da poco ha accettato un posto di insegnante di Storia dell’arte in un college locale, e si è trasferito con la famiglia in una fattoria che le voci di paese vogliono «stregata»: pochi anni prima, è stata al centro di un altro fatto di sangue, la morte di una coppia di agricoltori, che ha lasciato tre figli adolescenti. George diventa subito il sospettato numero uno, e mentre i suoi genitori tentano di salvarlo dalle accuse, e lo sceriffo cerca prove di colpevolezza, la cittadina opta per un intervento soprannaturale, che sembra confermato da strane apparizioni di oggetti, gelide folate di vento. I tre ragazzi orfani si ritrovano presto invischiati nel mistero, visto che l’omicidio è avvenuto in quella che era la loro vecchia casa d’infanzia. In questo noir ricco di riferimenti artistici e filosofici, seguiamo la storia di due famiglie, l’intreccio delle loro vite, il ritratto complesso di un matrimonio, e uno studio delle ferite che segnano un’intera comunità.

 Recensione di Fiorella Carta


Per quanto in questo romanzo scorra una vena thriller, per godere appieno della lettura, occorre scardinare la suddivisione in generi.

La storia è quella di una casa in cui avvengono, in tempi diversi, morti sospette. 

Sebbene si aggiri sempre l’ombra del sospetto, soprattutto su uno dei protagonisti, lo scorrere delle vite fagocita il lettore in riflessioni che tendono il filo rosso che lo lega alla risoluzione del mistero e lo portano a valutare, indagare di più sull’animo umano, su quanto siano bravi alcuni a costruire una facciata di perbenismo, una vita apparentemente lineare, ma scomoda e malata.

Presente e passato si legano e le menti acute che riescono a carpire il male, finiranno per subirlo nel peggiore dei modi.

È proprio l’apparenza delle cose, mai titolo fu più azzeccato, che viene analizzata dall’autrice con una scrittura intelligente, acuta e introspettiva.

Non giudica, agisce, valuta causa ed effetto di ogni azione efferata o gentile.

È stato un bel viaggio, a tratti dolce, a tratti fastidioso.

Ciò che viene raccontato non vi lascerà impassibili. Ognuno potrà indossare queste parole come reputa più comodo.

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Elizabeth Brundage


Elizabeth Brundage ha frequentato la NYU Film School, l’American Film Insitute di Los Angeles e il laboratorio di scrittura dell’University of Iowa. Ha insegnato alla University of Hartford e al Rochester Institute of Technology. È autrice di The Doctor’s Wife (2005) e A Stranger Like You (2011). Nel 2017 Bollati Boringhieri ha pubblicato il suo primo libro in edizione italiana, L’apparenza delle cose, da cui è stato tratto l’omonimo film Netflix. Abita ad Albany, New York.