Gli angeli perduti




LE INDAGINI

DI

BORETTI E ORLANDINI

VOL. 3


Autore: Giovanna Barbieri

Editore: Self Publishing 

Genere: Giallo

Pagine: 204

Anno edizione: 2024


Sinossi. Terza indagine intricata per gli ispettori Boretti e Orlandini. Giugno 1983. Mentre le partite del Calcio Storico Fiorentino riempiono Firenze, Fiammetta e Guglielmo sono incaricati d’investigare sulla morte di un giovane architetto, picchiato, strangolato ed evirato nel parco delle Cascine. Il caso si rivela subito molto complicato, poiché la vittima è nota per le molteplici frequentazioni negli ambienti della prostituzione e della droga. Quando altri efferati omicidi, a lui collegati, scuotono Firenze, i sospettati si moltiplicano.

 Recensione di Sabrina Russo


Ed eccoci di ritorno in una Firenze degli anni 80, dove Giovanna Barbieri ci coinvolge e incuriosisce con il terzo caso della coppia di poliziotti non più definita in centrale dai colleghi, con loro somma gioia, “Mork e Mindy”.  

Guglielmo Orlandini, rispettivamente ispettore capo e Fiammetta Boretti, ispettore, entrambi alla Mobile di via Fermi di Firenze, si ritroveranno catapultati, una domenica di giugno del 1983, al parco delle Cascine, il più grande parco pubblico della città.

Un posto di giorno tranquillo, che vede svolgersi i giochi dei bambini, le passeggiate con il cane, gli allenamenti sportivi. Tutt’altro aspetto assume il medesimo parco la sera, dove le frequentazioni cambiano radicalmente e subentrano prostitute, clienti, spacciatori, drogati, magnaccia. Indubbiamente un ambiente poco raccomandabile. Qui è stato rinvenuto un corpo che poi si scoprirà essere dell’architetto Luca Argento, in condizioni raccapriccianti che lascerò a voi scoprire.

L’architetto sembrava, a primo acchito, condurre una vita tranquilla. Le indagini hanno immediatamente inizio e i nostri arguti ispettori non impiegheranno troppo tempo a scovare la polvere nascosta sotto il tappeto, grazie a domande pertinenti a coloro i quali facevano parte, in maniera più o meno intima, della vita della vittima. Un uomo dalla dubbia moralità Luca Argento, la cui fortuna è stata quella di incontrare   donne poco propense ad ammetterlo.

“Speravo di poterlo cambiare con il tempo, ma non sono mai riuscita. Luca non aveva un carattere facile, ma io lo desideravo e lo amavo”.

Firenze si tingerà, nel giro di pochi giorni, nuovamente di rosso. Stesso modus operandi. L’architetto non sarà l’unica vittima sulla quale Guglielmo e Fiammetta dovranno indagare.

In certi momenti sembrano distratti, i nostri ispettori, da pensieri inerenti alla loro vita privata. Fiammetta non è in ottima salute e attende di poterne parlare con Alessandro, il suo fidanzato. Guglielmo ha la sua personale idea di relazione che al momento sembra scontrarsi con quella del suo compagno, Marco. L’ omosessualità un possibile ostacolo alla sua carriera per la quale ha studiato, fatto sacrifici, rinunce, la tendenza a non esporsi troppo, a non lasciar trapelare la verità.

Una calda estate fiorentina, un caso dalla difficile risoluzione, due professionisti che sul campo, e non solo, si amalgamano alla perfezione, interrogatori a tappeto, varie piste al vaglio, esami del DNA. Per quanto concerne me, un tuffo nel passato, ricordi vividi di telefoni fissi con il filo, cabine telefoniche dalle quali poter chiamare grazie all’ausilio di qualche gettone, l’alfetta della polizia, la mitica macchina da scrivere Olivetti e sigarette accese e fumate in qualsiasi luogo chiuso dove sia disponibile un posacenere.

La Barbieri ha una scrittura che cattura, scorrevole ma con un’indubbia ricercatezza lessicale, uno stile ineccepibile. La narrazione breve, diretta, le descrizioni accurate dei luoghi e dei personaggi, (quest’ultimi veri e quasi tangibili), si svolge nel qui ed ora, senza perdersi in prolisse introspezioni, ma capace di elargire un’indagine ben strutturata, ricca di colpi di scena in un contesto crudelmente attinente alla realtà. 

I magnacci sono gelosi e possessivi con le loro sfruttate. Chi danneggia le donne o cerca di farle uscire dal giro, è punito molto severamente. Non per amore, loro non amano, ma per denaro. La merce rovinata non si compra”.

Il brutale giro della prostituzione, lo sfruttamento dei papponi nei confronti delle loro “protette”, le violenze fisiche, gli inganni che certe giovani donne si ritrovano costrette a subire, è una realtà innegabile che porta il lettore, usando un’iperbole, a sostenere più la tesi e il movente dell’assassino che provare pietà per le vittime in questione.

Ovviamente il finale ci lascia con una morbosa curiosità inerente al privato dei nostri ispettori, per cui Barbieri, inutile dirlo, rimaniamo in fervida attesa del prossimo capitolo!

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Giovanna Barbieri


è laureata in Scienze Politiche. È editor freelance e ha all’attivo numerosi romanzi: La stratega trilogia; Dell’Amore e della spada: Beatrice e Giuliano; L’accusa del sangue (vol. 1); Il palio insanguinato (vol. 2); Cave Bestiam (vol. 3); Il Ghibellin fuggiasco; Silfrida, la schiava di Roma; La sposa di Valleargentina; Il sangue dei figli. Le indagini di Boretti e Orlandini (vol.1); L’eredità dell’antiquario. Le indagini di Boretti e Orlandini (vol.2); Gli angeli perduti. Le indagini di Boretti e Orlandini (vol 3)

A cura di Sabrina Russo

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