Recensione di Marianna Di Felice
Autore: Manuel Sgarella
Editore: Amazon Publishing
Pagine: 278
Genere: Thriller
Anno di Pubblicazione: 2017
Sinossi. Una nuova indagine per il Cieco, una nuova speranza per tornare a vivere. Sono passati due anni da quando Luca Morando, detto il Cieco, ha affrontato il caso più importante della sua vita, e con esso il dolore custodito dentro di sé. Ma quando il Santo, l’amico di sempre, gli chiede aiuto per risolvere uno strano intrigo del passato, Luca capisce che è il momento di tornare e di provare ancora una volta a fare i conti con le proprie vecchie ferite.
Diana Garzelli, giovane agente scelto dei NOCS, vuole far luce sulla morte del padre: il poliziotto Giorgio Garbelli è rimasto ucciso nel tentativo di liberare un ricco imprenditore ostaggio di una banda di criminali. Ma quell’operazione ha sempre avuto troppi lati oscuri agli occhi di Diana e, ora che il capo della banda è stato arrestato dopo anni di latitanza, è giunto il momento per capire cosa sia veramente successo. Il Cieco riconosce subito l’animo tormentato di Diana, e in lei rivede tutto quel dolore che anche lui ha imparato a tenere ben nascosto dentro di sé, annegato nella vodka pura a quarantotto gradi e rinchiuso nella prigione di un isolamento autoimposto. Aiutare Diana potrebbe significare aiutare anche se stesso, cercare di ritrovare il senso di una vita ancora in frantumi e infine squarciare il velo di violenza e malaffare sotto cui si muovono le fosche trame di una Milano oscura e corrotta.
Recensione. Un comportamento umano quasi automatico è quello di rifugiarsi in un mondo proprio dove si vive in base a una realtà fittizia che si crea nella testa, più che affrontare la verità. Ci si fa aiutare dall’alcol o dal silenzio oppure si iniziano a seppellire i ricordi, quando invece l’unica soluzione è la ricerca della verità, il che comporta anche l’affrontare le proprie paure.
Alla fine si sceglie la via più facile: star bene per poco, più che star bene per sempre combattendo per uscire dal tunnel.
In questa storia troviamo dei personaggi rovinati da un silenzio che dura anni, da un insabbiamento derivante da un’azione diretta dai NOCS nella quale si doveva liberare un imprenditore sequestrato. Questo fatto, purtroppo, ha cambiato le viste di molte persone, dalla persona sequestrata (che aveva subito mesi di buio e violenze) ai poliziotti impegnati nella liberazione.
Si sa che se non si affrontano le proprie inquietudini, queste diventano sempre più grandi e insormontabili fino a soffocarci. Diana, Luca detto il Cieco, Andrea e il Commissario Bono sono personaggi oppressi da problemi irrisolti, che alla fine rimangono legati allo stesso filo che li condurrà a ripercorrere il passato, a superare degli scogli e ad affrontare una durata realtà, non gradita, soprattutto da chi aveva una dignità e credeva nell’assoluta integrità morale di coloro che conosceva da una vita e indossavano una divisa.
Si scoprirà che la vita della città è pura apparenza, una facciata che nasconde loschi intrecci.
Questo libro si legge, purtroppo, in poco tempo vista la gradevole scrittura dell’autore che accende la curiosità del lettore portandolo all’interno della storia, guidandolo negli ambienti più nascosti della città e mettendolo davanti a crude realtà sotterranee che fanno, disgraziatamente, parte della vita reale.
A volte non si pensa che fatti già brutti possano avere dei retroscena ancora più difficili da digerire, ma questa è una dura verità. I personaggi sono descritti in modo completo, sembra quasi di toccarli, di viverli, visto che si possono ritrovare anche al di fuori di un’opera di fantasia. Sembra di sentire le loro tristezze ed i loro turbamenti fin quasi ad emozionarsi.
Detto ciò vi auguro una buona lettura!
Manuel Sgarella
Manuel Sgarella è diplomato alla Civica Scuola di Cinema di Milano, dal 1999 collabora con VareseNews e dal 2010 è un giornalista professionista.
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