(recensione di Marianna Di Felice)
Editore: DrawUp
Pagine: 368
Genere: Thriller storico
Anno di Pubblicazione: 2016
Venezia, 1725. Un uomo in Baùta si aggira, di notte, tra le calli della città. Il Nobilhomo Nicolò Testier Gritti è un giovane brillante, dedito al vizio e alle donne. Durante una sua visita al Ridotto s’invaghisce di Elisabetta Pitacchi, che ottiene in pegno dopo una sfida allo Sbaraglino. L’amore fra Nicolò ed Elisabetta si consolida. A Venezia la ragazza conoscerà anche Zanetta Farussi, moglie di Gaetano Casanova. Alcune settimane dopo, Nicolò incontra Samuele Grozzi, Inquisitore di Stato e personaggio tra i più influenti della città, che aveva già incrociato a Palazzo Sandi. Il magistrato gli chiede di recarsi a Cremona, per ritirare un violino destinato ad Antonio Vivaldi. Il giorno successivo, il mercante d’arte Alfonso Bottin propone a Nicolò un dipinto del suo amico Antonio Canal, che l’aristocratico decide d’acquistare pagando il mercante con una moneta scalfita. Nella vita agiata di Nicolò Testier Gritti, però, qualcosa comincia a incrinarsi: sparizioni improvvise, segreti inestricabili, nuove presenze e accuse dalle quali non può scagionarsi inizieranno a spostare la rotta della sua esistenza. Un pericolo ancora più grande, intanto, incombe sull’intera Serenissima…
Dalle rive della Giudecca, tra voli e richiami di gabbiani, Venezia si stagliava all’orizzonte come un sontuoso dipinto appeso al cielo.
Una città unica e, allo stesso tempo, paradossale.
Una bellissima prostituta sfuggente: non si negava a nessuno, ma nessuno ne avrebbe mai colto la reale essenza, nemmeno possedendola un milione di volte.
Carnevale è sempre stata una festa ambigua. Giorno felice per i bimbi che si travestono da eroi e principesse che sognano. Giorno di bagordi per i tanti che vogliono festeggiare nascondendosi dietro una maschera. Ma la maschera può anche celare un assassino. Nella Venezia del ‘700 il giorno di Carnevale era utile agli aristocratici per conoscere vari malcontenti, mentre ai lavoratori o ai servi serviva per sentirsi come i loro signori.
Ad una Baùta che si aggirava di notte tra le calli di Venezia serviva per mietere vittime, sempre prostitute e in zone diverse. In questa Venezia libertina viveva e si divertiva Nicolò Testier Gritti, figlio del nobile Guido Giulio Testier Gritti che morì nella battaglia contro gli ottomani.
Nicolò giocava e vinceva e al suo fianco c’era sempre il fidato amico Giorgio Aliprandi, Capitan Grande capo del Satelizio che era una Polizia della Repubblica agli ordini del Consiglio dei Dieci e dei tre Inquisitori di Stato.
Nicolò si divertiva con molte donne e la scampava sempre dai mariti…oppure no?
Dopo averne combinata una delle sue anche se per la prima volta nella sua vita era innamorato davvero della donna che aveva portato via a un anconetano, iniziò per Nicolò un periodo funesto.
C’erano intrighi più grandi di lui dietro alcune azioni volte a ribaltare il potere veneziano.
La furbizia di Nicolò, l’aiuto dell’amico Giorgio, di suo fratello Jacopo e di Zaneta (sposa di Gaetano Casanova) sua fiamma e amica, riusciranno a sconfiggere la perfidia e l’avidità di alcuni loschi figuri?
E la Baùta che mieteva vittime tra le prostitute nel fiore degli anni sarà catturata?
Dovete leggere il libro per scoprirlo!
Tra peripezie e colpi di scena, tra prostitute e avventurieri, tra amori e intrighi si svela una Venezia con i suoi vizi e le sue cospirazioni.
Non posso dire più nulla altrimenti lo racconto tutto per quanto è fluida la trama. L’autore inserisce notevoli descrizioni che potrebbero risultare pesanti a quei lettori che preferiscono leggere in fretta o che si accontentano di descrizioni sintetiche per arrivare prima alla fine, a me invece son piaciute perché in questo modo potevo addentrarmi nella storia e comprendere bene i comportamenti dei personaggi, la vita e le azioni.
La lettura è decisamente scorrevole e diventa frenetica quando ci si avvicina alla fine grazie all’evolversi della trama che rende il lettore trepidante di scoprire l’intreccio funesto che investe il protagonista del romanzo.
L’AUTORE – Alessandro Vizzino nasce a Latina nel novembre del 1971. È scrittore, editore, revisionista e blogger. Nel 2006 pubblica SPETTRI, una raccolta antologica dei suoi scritti di gioventù, poi ritirata. Nel 2010 decide di fare della scrittura una passione professionalmente esercitata e inizia la lunga stesura di SIN, thriller pubblicato verso la fine del 2011. In nove mesi dal lancio il romanzo ottiene tre importanti riconoscimenti letterari, sino a vincere il Premio Letterario internazionale Città di Eboli e il Premio Provincia di Latina al Festival noir di Suio Terme, con ampi consensi di critica e pubblico. A settembre 2012 esce LA CULLA DI GIUDA: un poliziesco a sfondo marcatamente storico dal ritmo serrato e dallo stile innovativo. Il romanzo si aggiudica altri cinque premi letterari, per un totale di dieci riconoscimenti all’autore con due opere diverse. A ottobre 2012 esce CRISALIDE, Il malessere economico e sociale attraverso i racconti di 14 autori, una raccolta di racconti intorno al tema della crisi attuale, alla quale partecipa con il brano d’apertura: La vicenda del cantastorie afono. Altri suoi racconti sono stati premiati e inseriti nelle antologie Sapori alla carta 2014 e Giallolatino 2014. A ottobre 2013 la poesia in vernacolo Er fiore e la magnolia si aggiudica il primo posto assoluto al II° Premio internazionale di Poesia Guerino Cittadino a Rende. L’anno successivo, all’interno della stessa rassegna, la lirica Lettera a un sogno mai vissuto ottiene il 4° posto e la Menzione d’onore della Giuria. A fine agosto 2014, per Imprimatur Editore, pubblica TRINACRIME – Storia di un pentito di mafia, romanzo tratto da una storia vera e frutto di una lunga intervista esclusiva con un rilevante esponente delle cosche catanesi di Cosa nostra degli anni Ottanta e Novanta. TRINACRIME, tra i vari riconoscimenti raggiunti, è finalista al Premio Carver 2015. A luglio del 2016 esce il suo quarto romanzo, VENETIĂ NIGRĂ, thriller storico dalle mille sfaccettature ambientato in un’affascinante e oscura Venezia del 1725. Dal 2011 è titolare di Edizioni DrawUp, casa editrice con cui ha lanciato finora più di cento autori/autrici di qualità. Promotore e organizzatore del Premio internazionale di Poesia Città di Latina.
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